Borsa italiana oggi: Bpm, Unicredit, Generali, Sabaf

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi in rosso, alla ripartenza dopo una seduta contrastata venerdì scorso che ha visto Piazza Affari chiudere debole (Ftse Mib -0,39% a 28.663 punti). La Borsa italiana ha archiviato la settimana con un bilancio nettamente positivo pari a +3,2%.

A spingere i listini nei giorni scorsi è stata la frenata dell’inflazione americana, accompagnata a dati sufficientemente solidi, sempre negli Stati Uniti, che fanno pensare a un atterraggio morbido dell’economia. Positive anche le indicazioni arrivate venerdì scorso dalle prime trimestrali bancarie americane – Jp Morgan, Citi e Wells Fargo – mentre usciranno questa settimana i conti di altre big fra cui Bank of America, Morgan Stanley, Lockheed Martin, Tesla, Netflix, Ibm, Goldman Sachs, Johnson & Johnson, United Airlines.

Ora la Fed dovrebbe tornare ad alzare i tassi il prossimo 26 luglio, dopo lo stop di giugno, ma il mercato scommette che per quest’anno potrebbe essere l’ultimo.

Anche la Bce è pronta a varare un ulteriore rialzo dei tassi al meeting in agenda il 27 luglio, in uno scenario ben più incerto.

Sull’agenda macro, il Pil della Cina del secondo trimestre è uscito stamani a +6,3% ben al di sotto del +7,3% atteso dal consensus.

I future Usa trattano stamattina sotto la parità.

A Tokyo intanto il Nikkei è rimasto chiuso per festività, mentre gli altri mercati asiatici scambiano in rosso.

Sul forex, l’euro/dollaro consolida a 1,1220; il petrolio arretra con il Brent a 79 dollari e il Wti a 74 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso venerdì sera nuovamente in ordine sparso, a conclusione di una settimana di acquisti: Dow Jones +0,33% a 34.509 punti, S&P 500 -0,10% a 4.505 punti, Nasdaq -0,18% a 14.113 punti.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, da seguire Banco Bpm che ha annunciato venerdì a mercato chiuso la firma dell’accordo con bcc Pay e Fsi per la creazione del nuovo polo dei pagamenti, di cui sono stati forniti tutti i dettagli. L’accordo prevede il pagamento a Banco Bpm di un corrispettivo complessivo fino a 600 milioni oltre alla partecipazione agli utili, alle commissioni future ed al potenziale di rivalutazione della joint venture.

Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Barclays hanno alzato il target price su Unicredit da 27 a 29,50 euro, confermando il rating overweight.

Inoltre Barclays ha migliorato il prezzo obiettivo su Generali da 17 a 18,70 euro, confermando però il giudizio underweight.

Da segnalare che Sabaf, tramite la controllata Sabaf America, ha rilevato il 51% di Mansfield Engineered Components (Mec), società Usa con sede a Mansfield (Ohio) e principale produttore nordamericano di cerniere per elettrodomestici (in prevalenza forni, lavatrici e frigoriferi). Gli accordi raggiunti prevedono una valutazione di Mec pari a 21 milioni di dollari (Enterprise Value). Grazie all’operazione Sabaf, già presente nel mercato delle cerniere per gli elettrodomestici attraverso le società controllate Cmi e Faringosi Hinges, diventa il principale produttore mondiale di cerniere per elettrodomestici del mondo occidentale.

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