Finanzareport.it | Borsa italiana oggi: 17 aprile 2025 - Finanza Report

Lun 12 Maggio 2025 — 23:32

Borsa italiana oggi: 17 aprile 2025



La Bce taglia i tassi, la Fed per ora rimane alla finestra

borsa italiana oggi

Borsa italiana oggi volatile, in linea con il resto d’Europa, nel giorno in cui la Bce come ampiamente atteso ha tagliato i tassi di un quarto di punto. Wall Street tenta un rimbalzo all’indomani di una seduta condizionata dal calo dei tecnologici e dalle parole del presidente della Fed, Jerome Powell, che in un discorso all’Economic Club di Chicago ha ricordato come la banca centrale, a fronte di un impatto della guerra dei dazi, potrebbe trovarsi a scegliere tra il controllo dell’inflazione e il sostegno alla crescita economica. Powell non ha fornito indicazioni sul possibile percorso dei tassi di interesse, ma ha osservato che “per il momento siamo ben posizionati per attendere maggiore chiarezza”. Attualmente i future sui Fed Funds incorporano 3-4 tagli dei tassi di un quarto di punto, a partire da giugno. Powell si è attirato intanto le ire del presidente Usa Donald Trump, tornato a sollecitare un taglio del costo del denaro, accennando anche a un possibile “licenziamento” del banchiere centrale. Per quanto riguarda le trattative sui dazi, il mercato ha apprezzato i “progressi” segnalati da Trump nei colloqui avviati con il Giappone. In giornata la premier italiana Giorgia Meloni arriverà negli Stati Uniti per parlare con Trump. Sul fronte delle trimestrali, tocca a Netflix questa sera riportare i conti. Intanto Tsmc, il colosso taiwanese dei semiconduttori, ha pubblicato risultati migliori delle previsioni. Ricordiamo che domani venerdì santo 18 aprile la Borsa italiana resterà chiusa per festività, così come lunedì prossimo 21 aprile, mentre sarà aperta a partire da martedì.

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Ore 17:30 – Ftse Mib finale -0,24% a 35.980 punti

Piazza Affari chiude debole, in linea con il resto d’Europa, a fronte di un taglio dei tassi Bce ampiamente atteso, che rivela comunque preoccupazione per la crescita economica dell’eurozona. Wall Street procede in ordine sparso.

Il meeting Bce “ha portato alcuni spunti di rilievo. Anzitutto, dalla conferenza stampa di Christine Lagarde è emerso come il tasso neutrale non sarebbe valido in periodi di shock: un’affermazione che indurrebbe a pensare che, in un contesto di forti rischi al ribasso sulla crescita come quello attuale, la Bce potrebbe portare il tasso sui depositi ben al di sotto del 2%, livello ritenuto come possibile riferimento per il tasso neutrale”, commenta a caldo Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte. “Lagarde – prosegue l’esperto – ha dato l’impressione di voler accelerare il percorso di tagli dei tassi, portando il mercato ad ipotizzare il calo del tasso di riferimento sui depositi all’1,5% a fine 2025. In questo momento, le priorità appaiono il bilanciamento dell’impatto negativo dei dazi sulla crescita e il freno all’apprezzamento dell’euro, perché danneggerebbe l’export. Date queste premesse, crediamo che le attese di 2/3 tagli entro la fine dell’anno restino plausibilili”. Venendo ai titoli della Borsa italiana, gli acquisti premiano Saipem (+2,2%) in scia alla ripresa dei prezzi del petrolio. Bene inoltre Poste, Enel e A2a con rialzi nell’ordine di un punto percentuale. Occhi puntati su Mps (-1,3%) che ha ottenuto il via libera dei soci all’ops su Mediobanca (+0,1%). In fondo al listino, Moncler (-2,5%) e Iveco (-2%),

Ore 15:00 – Borse caute dopo taglio Bce

La Bce come atteso ha tagliato i tassi di 25 punti base portando il tasso sui depositi a 2,25% e confermando l’approccio “meeting by meeting”. Sulla Borsa di Milano il Ftse Mib cede circa lo 0,35% con lo Euro stoxx a -0,47%; i future di Wall Street confermano i rialzi, a eccezione del Dow Jones su cui pesa il tracollo di Unitedhealth (vedi nostro precedente aggiornamento). Sul forex l’euro frena leggermente a 1,1350 contro il dollaro, confermando peraltro il trend già visto nella mattinata; calano i rendimenti obbligazionari europei, poco mossi quelli americani. Bitcoin +0,5% sopra 84.500 dollari. L’oro consolida sopra 3.300 dollari l’oncia. Il petrolio oggi rimbalza con il Brent a 66 dollari e il Wti a 63 dollari.

Ore 13:15 – Future WS positivi

Future di Wall Street in rialzo all’indomani di una seduta di vendite per i principali listini americani. Fra i singoli titoli, in pre-market:

  • Il settore dei chip tenta un rimbalzo: Amd guadagna mezzo punto percentuale
  • Le azioni Intel cedono invece il 2% in seguito alle news secondo cui l’azienda avrà bisogno di una licenza per vendere alcuni chip di intelligenza artificiale alla Cina.
  • Nvidia sulla parità all’indomani di un -6,9%: il ceo Jensen Huang ha effettuato una visita a sorpresa a Pechino, sottolineando l’importanza della Cina come mercato di vendita del gruppo,
  • Unitedhealth (-19,6%) ha tagliato la guidance 2025 citando costi inaspettatamente elevati per il programma Medicare Advance.
  • Netflix +1,3% in attesa dei risultati. Intanto Piper Sandler ha avviato la copertura sul titolo con rating overweight e un prezzo obiettivo di 1.100 dollari.

Ore 11:50 – Azioni Mfe, nuovi target price da Equita

Equita Sim ha limato del 2% il prezzo obiettivo su Mfe A (-1,52% a 3,118 euro) a 3,60 euro e su Mfe B (-5,19% a 4,276 euro) a 4,50 euro, confermando il rating hold. “Confermiamo sostanzialmente i ricavi 2025 (ricavi a +1,5%) mentre limiamo l’Ebit del 2% circa a causa di maggiori opex, in linea con la guidance fornita dalla società, e l’Eps adjusted esclusa Prosieben del 7%, anche per effetto di maggiori oneri finanziari. Variazioni simili anche sul 2026”, la spiegazione del broker.

Ore 11:15 – Delfin e Caltagirone si rafforzano in Mps

La Delfin della famiglia Del Vecchio e il gruppo Caltagirone, i maggiori azionisti privati di Mps (-0,8%), hanno aumentato le rispettive partecipazioni in vista dell’assemblea della banca che ha avviato i lavori stamattina a Siena. I soci di Rocca Salimbeni sono chiamati oggi a deliberare sull’aumento di capitale al servizio dell’offerta su Mediobanca (+0,1%). Il presidente di Banca Mps, Nicola Maione, ha indicato in assemblea che Delfin detiene il 9,86% del capitale, con un lieve arrotondamento rispetto al precedente 9,7%, mentre il gruppo Caltagirone, che in base ai dati pubblici risultava ancora fermo fino a ieri al 5,02%, è salito invece al 9,96% del capitale e diventa il primo socio privato di Rocca Salimbeni. Invariate le partecipazioni di Mef (11,73%) Banco Bpm (5%) e Anima (3,99%). In assemblea è presente il 73,59% del capitale che potrebbe rendere più facile il raggiungimento del quorum di azionisti favorevoli al varo dell’Ops Mediobanca.

Ore 10:30 – Moncler e Cucinelli, strade separate dopo i risultati

Moncler -1,71% a 54,14 euro, Brunello Cucinelli +0,25% a 97,60 euro dopo le rispettive trimestrali, mentre a Parigi cade Hermès (-2%) dopo i conti. Equita Sim ha tagliato il prezzo obiettivo su Moncler da 72 a 66,50 euro, confermando la raccomandazione buy. Il fatturato del primo trimestre è stato superiore alle attese, ma l’outlook è cauto dato il contesto, spiegano gli analisti, che hanno abbassato le previsioni del 5% sui ricavi e dell’8% sull’utile netto. “In un contesto in peggioramento per il lusso, Moncler rimane comunque, insieme a Prada, il nostro titolo preferito nel settore, meno esposto al mercato Usa (meno del 13% del fatturato) rispetto ai peer (media circa 20%), con un forte posizionamento del marchio (in particolare col consumatore cinese), solida esecuzione, margini al top del settore e circa il 10% della mkt cap in cassa”. Equita Sim ha poi limato da 104 a 102 euro il prezzo obiettivo su Brunello Cucinelli, confermando il rating hold. “Fatturato del primo trimestre 2025 in linea con le attese. Messaggi confortanti sul current trading, ma il management alza la soglia di attenzione dato il contesto”, spiegano gli analisti. “Abbiamo incorporato un approccio leggermente più cauto sulle vendite (+9% rispetto al precedente +10,5%) e limato Ebit/utile netto del 2% (2/3% sotto il consensus)”.

Ore 9:30 – Ftse Mib +0,13% a 36.115 punti

Piazza Affari in lieve rialzo dopo alcuni cambi di direzione. In vetta Amplifon con +3% dopo le recenti vendite che avevano affossato il titolo; bene inoltre Prysmian +1%. I conti di Moncler (-2,6%) e Cucinelli (+0,1%) ricevono un’accoglienza mista, con il settore europeo zavorrato da indicazioni deludenti di Hermès (-3% a Parigi). Nell’auto Stellantis +0,1%: Rbc, come da noi anticipato in preapertura, ha tagliato il target price da 12 a 9 euro, un livello leggermente superiore agli attuali corsi azionari, confermando la raccomandazione market perform. Barclays come anticipato ha alzato il target price su Intesa Sanpaolo (piatta) da 4,80 a 4,90 euro, e su Unicredit (+0,3%) da 50 a 56,30 euro, confermando in entrambi i casi il giudizio overweight.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib scambiano poco mossi.

Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Barclays hanno alzato il target price su Intesa Sanpaolo da 4,80 a 4,90 euro, confermando il rating overweight.

Barclays ha alzato il prezzo obiettivo su Unicredit da 50 a 56,30 euro, confermando overweight.

Rbc ha tagliato il target su Stellantis da 12 a 9 euro, confermando la raccomandazione sector-perform.

Da segnalare che Moncler ha chiuso il primo trimestre con ricavi in crescita dell’1% a 829 milioni, un dato migliore delle attese, grazie all’andamento dell’Asia.

Brunello Cucinelli ha chiuso il trimestre con un fatturato di 341,5 milioni (+10,5%) sostanzialmente in linea con le attese, confermando le sue aspettative di crescita delle vendite di circa il 10% sia per il 2025 sia nel 2026.

Oggi si riunisce l’assemblea straordinaria di Mps per deliberare sull’aumento di capitale al servizio dell’offerta su Mediobanca.

Mfe-MediaforEurope ha proposto un aumento dell’8% del dividendo annuale a 0,27 euro per azione, secondo quanto reso noto dal gruppo di Cologno Monzese, che ha inoltre svalutato la partecipazione in ProSiebenSat.1, con una manovra “che ha effetti puramente contabili e non intacca la cassa”, ed è “espressione di trasparenza, prudenza e rigore gestionale”.

Preapertura

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi poco mossa, all’indomani di una seduta contrastata che ha visto Piazza Affari chiudere in discreto rialzo (Ftse Mib +0,67% a 36.067 punti). La Borsa italiana è stata sostenuta da acquisti su alcuni titoli difensivi fra cui Campari, Snam; miste le banche, con un acuto di Unicredit; sul fondo Buzzi.

Wall Street ha chiuso in netto calo, zavorrata dal comparto tecnologico dopo il warning di Nvidia (-6,9%) alle prese con le nuove restrizioni sulle esportazioni di microchip in Cina. A pesare inoltre sono state le parole del presidente della Fed, Jerome Powell, che in un discorso all’Economic Club di Chicago ha ricordato come la banca centrale, a fronte di un impatto della guerra di dazi, potrebbe trovarsi a scegliere tra il controllo dell’inflazione e il sostegno alla crescita economica. Powell non ha fornito indicazioni sul possibile percorso dei tassi di interesse, ma ha osservato che “per il momento siamo ben posizionati per attendere maggiore chiarezza”. Attualmente i future sui Fed Funds incorporano 3-4 tagli dei tassi di un quarto di punto a partire da giugno. Per quanto riguarda le trattative sui dazi, il mercato ha apprezzato i “progressi” segnalati dal presidente Usa Donald Trump nei colloqui avviati con il Giappone. In giornata la premier italiana Giorgia Meloni arriverà negli Stati Uniti per parlare con Trump.

Oggi si conosceranno le decisioni della Bce: atteso un nuovo taglio dei tassi di un quarto di punto, mentre in conferenza stampa la presidente Lagarde dovrebbe illustrare le valutazioni di Francoforte sulla situazione attuale. In agenda anche le richieste settimanali di sussidio.

Sul fronte delle trimestrali, tocca a Netflix questa sera riportare i conti. Intanto Tsmc, il colosso taiwanese dei semiconduttori, ha pubblicato risultati migliori delle previsioni.

I future Usa trattano stamattina in buon recupero.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un +1,35% a 34.377 punti; anche nel resto dell’Asia prevalgono gli acquisti.

Sul forex, l’euro/dollaro si ritira leggermente a 1,1340; il petrolio rimbalza con il Brent a 66 dollari e il Wti a 63 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso ieri sera in marcato calo: Dow Jones -1,73% a 39.669 punti, S&P 500 -2,24% a 5.275 punti, Nasdaq -3,07% a 16.307 punti.

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