Finanzareport.it | Borsa italiana oggi (16 ottobre): lusso e Stellantis, trimestre debole - Finanza Report

Mer 23 Aprile 2025 — 11:25

Borsa italiana oggi (16 ottobre): lusso e Stellantis, trimestre debole



Brusco calo per l’inflazione britannica. Vigilia di Bce

Borsa italiana oggi

Borse oggi in ordine sparso in una giornata segnata dalle indicazioni negative di un colosso del lusso come Lvmh, mentre ieri a pesare era stato soprattutto il profit warning di Asml, che ha zavorrato il comparto dei semiconduttori. Nuovi guai anche per l’auto, con le consegne consolidate trimestrali di Stellantis peggiori delle attese. Sul fronte macro, da segnalare lo scivolone dell’inflazione britannica, passata a settembre da 2,2% a 1,7%, per la prima volta dal 2021 sotto il target del 2% della Banca d’Inghilterra. Domani si riunisce la Bce: ampiamente atteso un nuovo taglio dei tassi di un quarto di punto.

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Ore 17:30 – Ftse Mib finale +0,24% a 34.660 punti

Borse europee contrastate alla vigilia del meeting Bce (nel quale tutti danno per scontato che i tassi scenderanno di 25 punti base, ma si attendono le parole della Lagarde sulle mosse future). Al top Londra, con un guadagno intorno all’1% grazie all’inflazione Uk sotto controllo che spiana la strada alla BoE per una riduzione del costo del denaro.

Nell’attesa, a segnare la giornata sono state la delusione per i conti di Lvmh e ancora il taglio dei target dell’olandese Asml, zavorrando due settori già alle prese con la frenata dell’economia cinese, mentre da indiscrezioni Washington valuta tetti alle esportazioni di chip. Intanto, prosegue la stagione delle trimestrali delle big Usa, con Morgan Stanley (+7%) che si aggiunge all’elenco delle grandi banche che hanno battute le attese degli analisti.

A Piazza Affari, dove il Ftse Mib chiude con un guadagno dello 0,24% e in serata si attende la revisione del rating sovrano da parte di Fitch e S&P, banche e assicurazioni superano il test della manovra finanziaria, dimostrando di aver già scontato in anticipo le ipotesi, poi confermate dal governo, di un contributo da parte del settore per far quadrare i conti della finanziaria. Rally per Leonardo (+2,7%) dopo l’alleanza con i tedeschi di Rheinmetall. Sul podio anche Saipem che rimbalza e Tim (+2,6%).

Positivi, seppur prudenti, gli istituti di credito con Mediobanca (+0,3%) e Banco Bpm (+0,6%). All’opposto, tra le peggiori Interpump (-1,4%), male il lusso con Moncler (-0,9%) in scia al comparto europeo, e Campari (-0,7%).

Ore 16:30 – Sesa rassicura ma titolo crolla

Le azioni Sesa si confermano in calo, ma sopra i minimi di giornata, anche dopo le rassicurazioni arrivate dal gruppo. Ora i titoli cedono il 7,25%. In una fase di mercato di Borsa che sta “indistintamente colpendo società operanti in settori collegati all’inchiesta che coinvolge Digital Value”, la società precisa di non essere in alcun modo coinvolta in tali inchieste, di avere un focus strategico come gruppo in aree diverse da quelle svolte da parte di Digital Value e di detenere, attraverso Dv Holding, una partecipazione di “appena il 3,6%” nella società. Una quota acquisita per 4 milioni di euro nel corso del 2018, precisa Sesa in una nota. Da un punto di vista industriale, il business oggetto di indagine non rientra tra le attività strategiche del gruppo.

Ore 15:35 – Leonardo ancora sugli scudi

Leonardo anche oggi brillante all’indomani della firma ufficiale dell’alleanza con Rheinmetall negli armamenti terrestri. Il titolo del colosso italiano della difesa guadagna il 3,2% a 21,63 euro in cima al Ftse Mib in una giornata debole per l’indice milanese (al momento sulla parità). Il gruppo tedesco guadagna invece lo 0,1% a Francoforte. Leonardo oggi beneficia in particolare del potenziamento degli investimenti per la difesa previsto dalla legge di bilancio varata ieri dal consiglio dei ministri. L’indicazione del governo “è positiva per le aziende italiane del settore tenuto conto della scarsa flessibilità dell’Italia sul bilancio pubblico” osserva Intermonte, calcolando che il raggiungimento del target Nato di una spesa militare al 2% del Pil “implica a tendere un aumento delle spese di circa 10 miliardi l’anno”.

Ore 15:00 – Moody’s taglia outlook Stellantis

Future di Wall Street sopra la parità, all’indomani di una seduta di realizzi che hanno preso di mira il settore tecnologico. Nel pre-mercato si mette in luce Morgan Stanley (+3,6%) dopo la trimestrale. Fra i tecnologici: Cisco Systems incassa un upgrade a buy da parte degli analisti di Citi e avanza di circa il 2%; Nvidia +1,4% dopo il -4,7% della vigilia.

Ore 13:15 – Moody’s taglia outlook Stellantis

Stellantis procede con un calo di circa un punto percentuale a fronte del – 0,2% del Ftse Mib: a pesare non sono però solo le consegne consolidate , come prima illustrato , del terzo trimestre. Moody’s Ratings ha abbassato l’outlook di Stellantis da stabile a negativo, mentre ha confermato confermato i rating “Baa1” di lungo termine, quelli degli strumenti senior non garantiti e quelli degli strumenti senior non garantiti di Stellantis N.V. Inoltre, è stato confermato il rating a breve termine della società a (P)P-2. Come si legge in una nota dell’agenzia di rating, la modifica dell’outlook è legata alla “gravità della perdita di liquidità prevista per la seconda metà del 2024, dopo il recente profit warning, con l’aspettativa che la performance operativa si riprenda l’anno prossimo”. Moody’s ricorda che “l’aggiustamento della guidance per l’esercizio 2024 è dovuto alla decisione del management di accelerare le misure di risanamento delle scorte negli Stati Uniti, ma anche alla debolezza di altre regioni, tra cui l’Europa”. Inoltre, Moody’s spiega che la decisione di oggi tiene conto della “forte posizione di liquidità di Stellantis, che fornisce un cuscinetto fino a quando i risultati operativi e il flusso di cassa libero non miglioreranno il prossimo anno”.

Ore 11:35 – Digital Value e Olidata restano sotto pressione

Olidata e Digital Value osservate speciali dopo i pesanti crolli di ieri (Olidata -13% e Digital Value -10%). I due titoli continuano a risentire delle notizie sull’inchiesta della Procura di Roma per reati contro la Pubblica Amministrazione per le ipotesi di corruzione e turbata libertà degli incanti. Olidata ora cede circa il 2%, mentre le azioni Digital Value non hanno ancora aperto e segnano un calo teorico intorno a -75%. Su entrambi i titoli Borsa Italiana ha comunicato che a partire da oggi non è consentita l’immissione di ordini senza limite di prezzo.

Ore 10:55 – Azioni Ferragamo, per Jp Morgan valgono 6,50 euro

Jp Morgan come da noi anticipato in preapertura ha rivisto il prezzo obiettivo su Salvatore Ferragamo (-2,01% a 6,345 euro) da 6,80 a 6,50 euro dopo i risultati trimestrali diffusi ieri sera, confermando la raccomandazione underweight. Il broker, che cita ricavi del terzo trimestre inferiori del 3% rispetto alle proprie stime, taglia del 30% la stima sull’Ebit 2024.

Ore 10:35 – Bene i Btp, aspettando Bce e dopo inflazione Uk

Acquisti sull’obbligazionario europeo alla vigilia del meeting Bce, che dovrebbe tagliare i tassi di 25 punti base, e dopo il brusco calo dell’inflazione nel Regno Unito, che verosimilmente spingerà anche la Bank of England ha una nuova sforbiciata del costo del denaro. Il rendimento del Btp decennale scende così di 2 punti a 3,43%, mentre il differenziale (spread) rispetto al Bund tedesco è sostanzialmente stabile a 124 punti base. Intanto il rendimento del Gilt inglese cala di 7 punti.

Ore 9:45 – Stellantis delude ancora

Nuove vendite su Stellantis (-0,88% a 11,896 euro), titolo già messo a dura prova dal severo profit warning cui è seguita una riorganizzazione del management che non ha convinto il mercato. Il gruppo nelle scorse ore ha deciso di diffondere i numeri delle consegne consolidate nel terzo trimestre, che vengono stimate in 1,148 milioni di unità, il 20% in meno rispetto allo stesso periodo del 2023. Un dato peggiore delle attese, anche se Stellantis precisa di attendersi un “posizionamento più forte del Gruppo per il futuro”.

Il dato sulle consegne è più debole del previsto, commentano gli analisti di Banca Akros, che sul titolo hanno una raccomandazione neutral e un prezzo obiettivo a 12,5 euro. “Ci sembra che il Nord America non sia l’unico problema di Stellantis”, aggiungono gli esperti, che evidenziano i “dati deludenti” delle consegne in Europa e Medio Oriente e Africa.

In Nord America, le consegne sono diminuite di circa 170mila unità e Europa allargata di circa 100mila unità rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nelle altre aree le consegne sono rimaste complessivamente invariate, poiché la crescita in Sud America ha compensato i cali in Medio Oriente & Africa, Cina e India & Asia Pacifico.

Ore 9:30 – Ftse Mib -0,04% a 34.565 punti

Il calo del fatturato trimestrale di Lvmh (-5% a Parigi) pesa a Piazza Affari su Moncler -3,3%, Cucinelli -2,5%, Campari (-1,8%); fuori dal paniere principale Salvatore Ferragamo segna un calo di oltre il 3% dopo i conti deboli dei nove mesi, mentre Jp Morgan ha limato il prezzo obiettivo sul titolo da 6,80 a 6,50 euro, confermando la raccomandazione underweight.

Il comparto finanziario si muove poco mosso dopo la manovra del governo che chiede un contributo a banche e assicurazioni di 3,5 miliardi. Bene comunque Mps in rialzo di un punto percentuale.

Nuovi acquisti su Leonardo che svetta a +1,7%.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib trattano sotto la parità.

Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Jp Morgan hanno limato il target price su Salvatore Ferragamo dopo i risultati diffusi ieri sera da 6,80 a 6,50 euro, confermando il rating underweight.

Da seguire tutto il settore del lusso dopo i conti del colosso Lvmh, che nel terzo trimestre ha evidenziato un fatturato in calo del 3% a 19,08 miliardi a cambi e perimetro costanti, rispetto ai 19,96 miliardi dello stesso periodo del 2023 e contro attese per almeno 20 miliardi. A pesare, viene evidenziato, la domanda cinese. La divisione moda e pelletteria, con marchi come Louis Vuitton, Céline e Dior, ha registrato un calo del 5%, vini e liquori e orologi, rispettivamente del 7% e 4%.

Salvatore Ferragamo ha chiuso il trimestre estivo con ricavi pari a 221 milioni, in calo del 7,2% a cambi costanti e del 9,6% a cambi correnti. Il consensus indicava 228 milioni, anche se alcuni broker come Intesa e Mediobanca stimavano una cifra inferiore a 220 milioni. L’Asia Pacifico ha registrato vendite nette in calo del 20,5% a tassi di cambio costanti. Quanto alle prospettive per l’anno in corso, “in considerazione del perdurare delle incertezze sulla domanda da parte dei consumatori del lusso, prevediamo che il risultato operativo per l’intero esercizio si collocherà nella parte più bassa delle attuali aspettative degli analisti”, spiega la maison fiorentina.

Stellantis ha deciso di diffondere i numeri delle “consegne consolidate” nel terzo trimestre, che vengono stimate in 1,148 milioni di unità, il 20% in meno rispetto allo stesso periodo del 2023. Il calo delle consegne è stato maggiore rispetto a quello delle vendite ai clienti finali nel periodo, che si sono ridotte di circa il 15%, scontando l’impatto temporaneo della transizione del portafoglio prodotti e delle iniziative di riduzione delle scorte presso la rete. “La riduzione riflette le iniziative di riduzione delle scorte nonché gli impatti dei lanci dei nuovi prodotti. Dai progressi su entrambi ci si attende un posizionamento più forte del Gruppo per il futuro”, spiega una nota.

Preapertura

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi debole, all’indomani di una seduta di consolidamento che ha visto Piazza Affari chiudere in leggero calo (Ftse Mib -0,29% a 34.578 punti). La Borsa italiana è stata frenata da vendite su tecnologia (Stm) e petroliferi; in controtendenza Tim e utilities.

In rosso anche Wall Street, dopo i recenti record, al termine di una giornata per l’azionario internazionale segnata dal tonfo del petrolio, ma anche del profit warning di Asml (-15% ad Amsterdam) che ha pesato inevitabilmente sul settore dei semiconduttori. Oggi il focus sarà probabilmente sul lusso, dopo i conti nuovamente deludenti di una big del calibro di Lvmh.

Cresce anche l’attesa per le decisioni che arriveranno domani dalla Bce: quasi certo un nuovo taglio dei tassi di un quarto di punto; focus inoltre sulla conferenza stampa di Lagarde.

Pochi i dati oggi in agenda. Intanto l’inflazione del Regno Unito è calata bruscamente a 1,7% a settembre, da 2,2% e sotto attese per +1,9%.

I future Usa trattano stamattina poco mossi.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso oggi con un -1,83% a 39.180 punti.

Sul forex, l’euro/dollaro consolida a 1,0880; il petrolio è poco mosso con il Brent a 74 dollari e il Wti a 70 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso ieri sera in ribasso: Dow Jones -0,75% a 42.740 punti, S&P 500 -0,76% a 5.815 punti, Nasdaq -1,01% a 18.315 punti.

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