Finanzareport.it | Borsa italiana oggi: 16 aprile 2025 - Finanza Report

Mer 23 Aprile 2025 — 11:29

Borsa italiana oggi: 16 aprile 2025



Un caso cinese per Nvidia. Attesa per discorso di Powell

Borsa italiana oggi

Sui mercati finanziari oggi si riaffaccia la volatilità, complici prese di beneficio dopo il recente recupero e timori di un’escalation Usa-Cina nella guerra commerciale, mentre è atteso in serata un discorso del presidente della Fed Powell. Le Borse internazionali trattano per lo più in rosso. L’Europa tuttavia inscena una rimonta nel finale e Piazza Affari termina in moderato guadagno. Il sentiment è tornato a farsi incerto dopo che Nvidia ha annunciato un onere contabile di 5,5 miliardi di dollari per incorporare le nuove restrizioni all’esportazione di chip verso la Cina. La notizia peraltro segue i rumors su uno stop di Pechino alle forniture del colosso americano Boeing. Il dollaro ha perso terreno e l’oro ha registrato un nuovo record superando per la prima volta 3.300 dollari l’oncia. D’altra parte la Cina ha nominato un nuovo capo negoziatore con Washington, una mossa che potrebbe consentire di superare l’attuale fase di stallo nelle trattative. Il presidente Trump ha annunciato che oggi sarà una giornata di negoziati con il Giappone. Il focus è anche sull’agenda macro, che a mercati europei chiusi vede un atteso discorso del presidente della Fed Powell. Intanto le vendite al dettaglio Usa di marzo hanno superato leggermente le previsioni. Il Pil della Cina del primo trimestre è uscito stamattina a +5,4%, sopra attese del consensus per un +5,1%.

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Ore 17:30 – Ftse Mib finale +0,62% a 36.067 punti

La Borsa di Milano recupera terreno nel finale e termina discretamente positiva, con il resto d’Europa in ordine sparso, mentre Wall Street procede in rosso. A sostenere il Vecchio Continente sono anche le aspettative confermate di un taglio dei tassi domani da parte della Bce. Sul Ftse Mib, maglia rosa fra i principali listini europei, svetta Campari (+2,9%) seguita da Snam (+2,36%). In ordine sparso le banche, con Unicredit migliore del comparto a +2%. Sul fondo Buzzi (-4,5%). Stm (-1,4%), pur lontana dai minimi, ha sofferto la giornata difficile del comparto tech alla luce dello scivolone di Nvidia (-7% a Wall Street).

Ore 16:00 – Unicredit, la preferita di Mediobanca Research nel settore

Mediobanca Research indica la sua preferenza per Unicredit (-0,78% a 49,265 euro) in un focus di previsioni sulle trimestrali delle banche italiane. Il broker stima che gli istituti di credito registreranno nel primo trimestre un Rote superiore al 18% e un margine netto (net interest income – Nii) in calo di circa il 3% su base trimestrale, penalizzati da tassi più bassi nell’area dell’euro e da una crescita contenuta dei prestiti, a cui si contrappone una forte tendenza delle commissioni, sostenuta dagli afflussi di asset management (+20% atteso su trimestre). “I costi e il costo del rischio dovrebbero rimanere stagionalmente bassi. Tuttavia, poiché prevale l’incertezza macroeconomica, si profila il rischio di potenziali svalutazioni Ifrs”, commentano gli analisti di Piazzetta Cuccia. Le banche italiane hanno sottoperformato l’indice SX7E (banche Eurozona) del 6%, con Unicredit che è stata l’unica a sovraperformare (+7% a fine anno). Fra i singoli titoli, gli analisti esprimo una preferenza per Unicredit, confermando la raccomandazione outperform e target a 65 euro.

Ore 15:00 – Future WS in rosso

Future di Wall Street in calo, essenzialmente zavorrati da vendite sui tecnologici (Nasdaq -1,4%, Dow Jones solo marginalmente negativo). Fra i singoli titoli, nella fase pre-mercato:

  • Nvidia -6,6% dopo il warning sui costi delle nuove restrizioni alla Cina; sempre fra i semiconduttori, Amd -7,4% in quanto la società deve a sua volta richiedere nuove licenze di esportazione per consegnare i suoi chip MI308 in Cina (inclusi Hong Kong e Macao) e nei Paesi D5 e prevede potenziali oneri fino a 800 milioni.
  • Restando fra le big tech, Meta Platforms, Alphabet e Tesla cedono oltre il 2%.
  • Lyft +2,2% ha acquistato la piattaforma di mobilità FreeNow da Bmw (-0,5%) e Mercedes-Benz (-0,3%) per 175 milioni di euro. FreeNow è attiva in oltre 150 città in nove Paesi europei dove offre servizi di taxi, noleggio di monopattini elettrici e car sharing.
  • United Airlines +6% ha sorpreso gli investitori sugli utili e confermato la guidance, pur introducendo uno scenario di crescita più limitata in caso di recessione.

Ore 13:00 – Borsa, le azioni anti-crisi secondo Mediobanca

Piazza Affari in moderato calo intorno a metà seduta, con il Ftse Mib a -0,61%. Intanto gli analisti di Mediobanca hanno elencato alcuni titoli che a loro giudizio potrebbero sovraperformare a fronte dell’attuale momento di incertezza. “In un contesto di decelerazione economica – spiegano a Piazzetta Cuccia-, la nostra strategia privilegia i titoli finanziari con un capitale solido, un’elevata remunerazione degli azionisti (Unicredit/Poste/Unipol), asset sottovalutati ad alto rendimento esposti a trend di elettrificazione secolari attraverso investimenti in conto capitale a bassa volatilità nelle reti (Enel), una maggiore spesa per la difesa dell’Ue in un contesto geopolitico complesso (Leonardo), la posizione proattiva dell’Ue sul consolidamento delle telecomunicazioni (Tim), la resilienza del settore sanitario con un impatto tariffario gestibile (Recordati/Diasorin) e alcuni beni di consumo selezionati (Campari/Amplifon), poiché la correzione del prezzo delle azioni da metà 2024 (-40/50%) compensa l’impatto dei dazi e l’indebolimento della domanda”.

Ore 11:20 – Stm e Technoprobe pagano caso Nvidia e conti Asml

Il comparto globale dei semiconduttori viene messo oggi alla prova da news poco incoraggianti. Nvidia (-5,5% nel premarket di Wall Street) ha previsto oneri fino a 5,5 miliardi di dollari nel primo trimestre legati all’esportazione in Cina dei processori H20; mentre Asml (-4,8% ad Amsterdam) ha pubblicato risultati deludenti per i primi tre mesi dell’esercizio 2025. A Piazza Affari le azioni Stmicroelectronics (Stm) segnano -2,3%; giù inoltre Technoprobecon -4,3%. Più in dettaglio, la Casa Bianca ha comunicato al colosso americano dei chip per l’intelligenza artificiale la necessità di una licenza speciale per esportare l’unità di elaborazione grafica H20 verso un gruppo di Paesi tra cui Cina, Hong Kong e Macao. La società olandese, invece, ha registrato per il primo trimestre prenotazioni pari a 3,95 miliardi di euro, per un calo su base annua del 44% e inferiori del 18% rispetto alle stime del consensus. “Un aumento delle restrizioni all’esportazione di Gpu è negativo, in primo luogo per i progettisti come Nvidia e Amd, ma anche per la loro fonderia, Tsmc, e per la catena di fornitura, comprese le aziende coperte da Technoprobe”, spiegano a Banca Akros. Tuttavia, gli esperti spiegano che le prospettive qualitative di Asml supportano l’idea “che il 2025 sarà un anno di crescita anche se con alcuni venti contrari dovuti ai dazi”.

Ore 10:30 – Ovs -5,5%,risultati sotto attese

Ovs cede il 5,5% sotto 3 euro dopo risultati definitivi 2024 inferiori alle aspettative. Banca Akros (buy su Ovs con prezzo obiettivo a 4 euro) punta il dito su un quarto trimestre più debole del previsto per il gruppo retail. “I risultati dell’Ebitda sono stati modesti, ma al netto delle spese non ricorrenti sono ancora a sostegno delle nostre proiezioni di 200 milioni di euro di Ebitda per il 2025”, commenta il
broker. “La chiave rimane la normalizzazione del clima nel mese di maggio, che l’anno scorso è stata molto penalizzante”. Infine, gli esperti ricordano che l’impatto dell’attuale contesto geopolitico “sui dazi e sull’indebolimento del dollaro è favorevole a un potenziale miglioramento dei costi di approvvigionamento”. Il gruppo infatti prevede un Ebitda in ulteriore crescita nel 2025, evidenziando di non essere esposto ai dazi Usa per l’assenza di vendite nel mercato americano; inoltre, secondo quanto indicato da Ovs, i dazi imposti sui Paesi asiatici stanno determinando una maggiore disponibilità da parte dei fornitori verso clienti europei, creando opportunità di approvvigionamento più favorevoli.

Ore 9:30 – Ftse Mib -0,94% a 35.506 punti

Borsa di Milano negativa in linea con il resto d’Europa e i future di Wall Street. In fondo al listino pesano realizzi su Stellantis, ieri maglia rosa con +6,5% dopo le esenzioni ipotizzate dal presidente Usa Trump per il settore auto, e oggi in calo di oltre il 3%. Giù inoltre Interpump (-2,5%), Amplifon (-2,4%) e fra i tecnologici Stm (-2,3%) che sostanzialmente annulla i guadagni della vigilia. In controtendenza le utilities, acquistate a scopo difensivo, con Hera e Snam in rialzo di circa un punto percentuale; stesso guadagno per Telecom che resta nel mirino delle ricoperture.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib scambiano negativi.

Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Morgan Stanley hanmo limato il target price su Saipem da 3,30 a 3,20 euro, confermando il rating overweight.

Morgan Stanley havl inoltre tagliato il prezzo obiettivo su Eni da 15 a 13,30 euro, confermando la raccomandazione equal-weight.

Da segnalare che Mps ha incassato dai soci Banco Bpm e Anima il via libera all’aumento di capitale per l’offerta su Mediobanca, in vista dell’assemblea straordinaria di domani.

S&P ha migliorato i rating di Snam e Terna da BBB+ ad A- in seguito al recente upgrade sul debito dell’Italia.

Ovs ha pubblicati i risultati d’esercizio definitivi che hanno visto utile netto a 77,9 milioni (+2,6%) mentre l’Ebitda raggiunge 195,3 milioni (+7,2%). Proposto un dividendo di 0,11 euro (+57%), mentre viene confermato il buyback per ulteriori 10 milioni. Il gruppo prevede un Ebitda in ulteriore crescita nel 2025, evidenziando di non essere esposta ai dazi Usa per l’assenza di vendite nel mercato americano; inoltre, viene indicato, i dazi imposti sui Paesi asiatici stanno determinando una maggiore disponibilità da parte dei fornitori verso clienti europei, creando opportunità di approvvigionamento più favorevoli.

Preapertura

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi in ribasso, all’indomani di una seduta positiva che ha visto Piazza Affari chiudere in netto rialzo (Ftse Mib +2,39% a 35.843 punti). La Borsa italiana è stata trainata da acquisti su Stellantis; bene anche le banche; debole Campari; fanalino di coda Amplifon.

Wall Street ha chiuso sotto la parità dopo il recupero delle sedute precedenti, solo in parte sostenuta da alcune trimestrali e dall’approccio meno aggressivo da parte del presidente Trump sulla questione dazi.

A mercato chiuso Nvdia ha ceduto il 6% negli scambi after hours dopo l’annuncio di un onere contabile di 5,5 miliardi di dollari per incorporare le nuove restrizioni all’esportazione di chip verso la Cina. La notizia peraltro segue i rumors su uno stop di Pechino alle forniture del colosso americano Boeing.

Il sentiment nelle ultime ore è tornato così a farsi incerto. Il dollaro ha perso terreno e l’oro ha registrato un nuovo record superando per la prima volta 3.300 dollari l’oncia.

Il focus è anche sull’agenda macro, che prevede le vendite al dettaglio Usa di marzo e, a mercati europei chiusi, un atteso discorso del presidente della Fed Powell.

Intanto il Pil della Cina del primo trimestre è uscito stamattina a +5,4%, sopra attese del consensus per un +5,1%.

I future Usa trattano stamattina in calo.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un -0,90% a 33.920 punti; nel resto dell’Asia seduta di vendite anche per Hong Kong.

Sul forex, l’euro/dollaro si rafforza a 1,1370; il petrolio è negativo con il Brent a 64 dollari e il Wti a 60 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso ieri sera debole: Dow Jones -0,38% a 40.368 punti, S&P 500 -0,17% a 5.396 punti, Nasdaq -0,05% a 16.823 punti.

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