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Gio 06 Febbraio 2025 — 23:26

Borsa italiana oggi: 15 ottobre 2024



DIRETTA NEWS / Dati macro e trimestrali Usa sotto i riflettori

borsa italiana oggi

La Borsa di Milano oggi consolida all’indomani di un +1,1%, mentre la scorsa settimana Piazza Affari era salita di oltre il 2%. I mercati azionari, nonostante le incertezze economiche e geopolitiche, fra cui l’imminente voto per le presidenziali americane, restano comunque supportati dalle aspettative di ulteriore allentamento da parte delle banche centrali. In vista del meeting Bce di giovedì prossimo, viene scontato un nuovo taglio dei tassi da 25 punti base. Fra i dati, lo Zew tedesco di ottobre ha riservato indicazioni miste, con un miglioramento a sorpresa delle aspettative economiche, mentre negli Usa l’Empire manufacturing di ottobre ha deluso ampiamente le previsioni. Focus anche sulle trimestrali con i conti in agenda di Bank of America, Goldman Sachs, Citigroup e Johnson & Johnson; in serata a Parigi i risultati di Lvmh.

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Ore 17:30 – Ftse Mib finale -0,29% a 34.578 punti

I conti solidi dei colossi bancari Usa non bastano a risollevare le Borse europee, che archiviano una seduta contrastata fin dalle prime battute. Nonostante i risultati sopra le aspettative di Bank Of America, Citigroup, e il balzo degli utili di Goldman Sachs oltreoceano, il Ftse Mib chiude in retromarcia, in calo dello 0,29%. I
Sul versante macro, l’attesa resta focalizzata sulla riunione della Bce in calendario giovedì, da cui il mercato dà ormai per scontata una nuova sforbiciata di 25 punti base al costo del denaro.

A rendere nervosi i listini è anche il tonfo del prezzo del petrolio, dopo che l’Opec ha ulteriormente ridotto le previsioni di crescita della domanda per il 2024 e il 2025, segnando il terzo declassamento mensile consecutivo. Al contempo, si diradano i timori legati a uno stop degli approvvigionamenti a causa delle tensioni in Medio Oriente. Il comparto dell’energia soffre così in tutto il Vecchio Continente (-3,3% il sottoindice stoxx 600 di settore) con la consegna di dicembre del Brent in flessione del 4,85% a 73,7 dollari al barile, e il future novembre del Wti in calo del 5% a 70 dollari. Di riflesso, a Piazza Affari scivolano in fondo al listino i titoli del comparto: -2,72% Eni, -2,54% Saipem, -1,76% Tenaris. In cima al Ftse Mib, in luce Tim (+2,07%), spinta dai conti migliori delle attese della compagnia di tlc Ericsson (+10,78%) a Stoccolma. Bene i titoli difensivi, tra cui le utilities (Hera +1,83% e A2a +1,31%). Contrastato il comparto bancario, con Bpm in rialzo dell’1,74% grazie all’upgrade di Deutsche Bank, mentre terminano in rosso Mps (-1,39%) e Popolare Sondrio (-0,83%). In coda al listino termina Stm (-3,17%) in scia alla debolezza del settore tech dopo il profit warning inaspettato dell’olandese Asml (-13%).

Ore 15:35 – Poste, nuovo target da Barclays

Barclays ha ritoccato il prezzo obiettivo su Poste Italiane (-0,23% a 12,885 euro) da 11,90 a 12,20 euro, confermando la raccomandazione equal-weight in vista dei risultati del terzo trimestre attesi il prossimo 6 novembre. “Ci aspettiamo sviluppi commerciali costruttivi nel Q3 in tutte le divisioni, in particolare per l’MPD”, scrivono gli esperti della banca britannica, mentre “il collocamento di una parte della quota del governo potrebbe essere il prossimo catalizzatore”. Nel terzo trimestre il broker vede un utile netto di gruppo di 516 milioni di euro e un Ebit di 737 milioni (+37% anno su anno). Poste, ricorda Barclays, ha migliorato la sua guidance sull’Ebit a luglio, puntando a un Ebit di 2,8 miliardi di euro nel 2024; “siamo in linea con questa guidance (nel limite superiore, 2,841 miliardi di euro) e prevediamo un dividendo di 0,97 euro nel 2024”.

Ore 14:30 – Future WS stabili

Future di Wall Street poco mossi all’indomani di ennesimi massimi storici per Dow Jones e S&P500. In pre-market i i risultati societari spingono Goldman Sachs (+3%), Citigroup (+2%), BofA (+1,4%) mentre penalizzano Johnson & Johnson (-1%) e United Health (-3,5%). Fra gli altri titoli, sempre nella contrattazioni pre-mercato, Nvidia -0,8% all’indomani di una chiusura record; McDonald’s sopra la parità dopo che gli analisti di Morgan Stanley hanno alzato il target price sul titolo da 296 a 340 dollari per azione, confermando la raccomandazione overweight.

Ore 12:50 – Ferragamo, in arrivo i conti

Salvatore Ferragamo +0,08% a 6,435 euro in attesa della pubblicazione dei ricavi del terzo trimestre, in agenda oggi a mercato chiuso. Equita Sim conferma la raccomandazione hold e il prezzo obiettivo a 7,5 euro sul titolo. “Stimiamo un fatturato a 228 milioni di euro, -7% a/a reported e -5% a/a organico, con wholesale a 49 mln (-3% organico) e retail a 173 mln (-6% organico)”, affermano gli analisti.

Intesa Sanpaolo conferma la raccomandazione hold e il prezzo obiettivo a 7,10 euro. Gli esperti di Ca’ de Sass stimano vendite nette a 219,5 milioni di euro (-6,5% a/a), con un -7,5% del retail a 170,5 mln e un -3% del wholesale a 49 mln. “Rispetto al trend del retail nel secondo trimestre 2024, ci aspettiamo un ulteriore deterioramento dell’Asia Pacifico, con un continuato calo nel traffico nei negozi cinesi”, oltre a un retail in Nord America che “torna in territorio negativo in un contesto volatile”. Dopo aver incorporato l’effetto cambi e i ricavi da licenze e affitti i ricavi totali sono visti a 225,3 mln euro (-7,7%).

Ore 11:30 – Borsa italiana frena

Piazza Affari gira in rosso (Ftse Mib -0,17%) zavorrata dai petroliferi, con Eni e Saipem a circa -2,5% in scia alla debolezza del greggio. Le aspettative di un taglio del costo del denaro da parte della Bce premiano le utilities e Telecom, quest’ultima in testa al listino principale con un rialzo di oltre 1%, e frenano le banche con Mps la peggiore a -1,8%.

Ore 10:30 – Spread giù in attesa Bce

Spread in calo in attesa della Bce: il mercato si aspetta giovedì una nuova sforbiciata dei tassi di 25 punti base e ulteriori tagli graduali nei prossimi meeting. Il differenziale tra Btp e Bund a 10 anni segna 126 punti, contro i 127,1 della precedente chiusura, con il rendimento del titolo italiano in calo di 5 punti a 3,49%.

Ore 10:05 – Banco Bpm, promossa da Deutsche Bank

Deutsche Bank, come da noi anticipato in preapertura, ha alzato la raccomandazione su Banco Bpm (+1,55% a 6,308 euro) da hold a buy, con target che passa da 6,50 a 7,40 euro. Il broker ptevede un margine di interesse più resiliente del previsto nel 2025 che potrebbe generare una sorpresa positiva rispetto al consenso. Dal momento che il titolo viene scambiato a un P/E 2026 di 2 volte, per Deutsche Bank “in altre parole, un business bancario redditizio e ben capitalizzato è attualmente molto sottovalutato”. La gestione proattiva della sensitività ai tassi di interesse da parte di Banco Bpm sta inoltre mitigando l’impatto dei tassi più bassi. Questo, conclude la banca tedesca, supporta la revisione al rialzo delle previsioni per l’utile per azione (Eps) del 2024 e rafforza la fiducia nel raggiungimento dell’obiettivo di utile netto del 2026, anche se l’Euribor raggiungesse un livello (2%) ben al di sotto delle ipotesi incorporate nel piano (3,1%).

Ore 9:45 – Ftse Mib +0,53% a 34.865 punti

A Piazza Affari, in discreto rialzo, gli acquisti premiano Banco Bpm (+1,6%) dopo l’upgrade di Deutsche Bank a buy con target di 7,40 euro. Bene anche le utilities, guidate dalle municipalizzate come A2a e Hera in rialzo di oltre un punto percentuale, mentre Enel segue con +0,8%. Prosegue il momento positivo di Leonardo (+1,1%) nel giorno della firma della joint venture con Rheinmetall. In fondo i petroliferi Saipem ed Eni lasciano sul terreno circa il 2%, dopo il brusco calo del greggio su aspettative di attacchi israeliani limitati sull’Iran, mentre pesano anche le preoccupazioni per la domanda.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib trattano in leggero rialzo.

Da segnalare che è stata confermata per oggi alle 12 a Roma la presentazione della joint venture tra Leonardo e Rheinmetall, alla presenza dei rispettivi ceo Roberto Cingolani e Armin Papperger. Il primo obiettivo dell’alleanza annunciata a luglio con un Memorandum of understanding è la collaborazione industriale per i programmi di fornitura all’Esercito Italiano: due maxi commesse da complessivi 23 miliardi per 280 carri armati e oltre mille mezzi cingolati di fanteria leggeri.

Fra le raccomandazioni di Borsa, Deutsche Bank ha promosso Banco Bpm da hold a buy con un target price di 7,40 euro.

Jefferies ha migliorato il prezzo obiettivo su Bper da 6,20 a 7 euro, confermando il rating buy.

Gli analisti di Hsbc hanno rivisto il target price su Stmicroelectronics (Stm) da 38 a 32 euro, confermando il buy.

L’agenzia Ansa ha scritto che Intesa Sanpaolo è indagata dalla procura di Bari come persona giuridica per il caso del dipendente infedele accusato di aver spiato i conti correnti di politici e autorità. Un portavoce dell’istituto “rispetto a notizie di stampa” ha precisato che “la banca non ha ricevuto alcuna comunicazione dall’autorità giudiziaria” e “ha potuto procedere con la notifica presso l’Autorità per la Privacy” e presentare denuncia presso la Procura di Bari “come parte lesa nei tempi resi possibili da un processo esteso e accurato, volto alla ricostruzione di quanto avvenuto”.

Preapertura

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi poco mossa o leggermente sopra la parità, all’indomani di una seduta positiva che ha visto Piazza Affari chiudere in buon rialzo (Ftse Mib +1,09% a 34.680 punti). La Borsa italiana è stata trainata da un allungo di Leonardo; sul fondo invece Amplifon; debole il lusso.

Nonostante le incertezze economiche e geopolitiche, fra cui l’imminente voto per le presidenziali americane, i mercati restano supportati dalle aspettative di un ulteriore allentamento da parte delle banche centrali. In vista del meeting Bce di giovedì prossimo, viene praticamente scontato un nuovo taglio dei tassi da 25 punti base.

Oggi Francoforte diffonde l’Ecb Lending Survey; fra gli altri dati, spicca lo Zew tedesco di ottobre.

Sul fronte Fed, previsti discorsi di Daly e Kugler; si guarda poi all’Empire manufacturing di ottobre.

Ripartono le trimestrali con i conti in agenda di Bank of America, Goldman Sachs, Citigroup e Johnson & Johnson; in serata a Parigi i risultati di Lvmh.

I future Usa trattano stamattina poco mossi.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso oggi con +0,77% a 39.910 punti.

Sul forex, l’euro/dollaro si indebolisce sotto a 1,09; il petrolio scivola dopo che l’Opec ha tagliato le sue previsioni di crescita della domanda globale di petrolio nel 2024 e nel 2025, mentre alcuni media riferiscono che Israele è intenzionato a colpire obiettivi militari iraniani e non nucleari o petroliferi, con il Brent a 74 dollari e il Wti a 71 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso ieri sera nuovamente in rialzo: Dow Jones +0,47% a 43.065 punti, S&P 500 +0,77% a 5.859 punti, Nasdaq +0,87% a 18.502 punti.

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