Borsa italiana oggi: Kbw taglia Bper, Barclays punta su Intesa e Unicredit
Ste. Ne.
15-07-2024 — 08:38
DIRETTA NEWS / In primo piano Pil Cina,
trimestrali e un discorso di Powell
Le Borse europee chiudono negative senza approfittare della scia di record di Wall Street. L’attentato a Trump non allarma il mercato americano che sconta semmai una vittoria “rotonda” del candidato repubblicano alle elezioni di novembre, senza incertezze politiche. Intanto crescono le aspettative di un taglio Fed a settembre.
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Ore 17:30 – Ftse Mib finale -0,59% a 34.375 punti
Piazza Affari oggi chiude negativa, in linea con il resto d’Europa, zavorrata da vendite sul lusso dopo la frenata del Pil cinese e le trimestrali deludenti di Burberry e Swatch. A Wall Street invece vanno in scena nuovi massimi storici.
A Milano i realizzi fanno capolino su Brunello Cucinelli -4,25%, la stessa Moncler -2,4%, Salvatore Ferragamo che cede un -6,8% fuori dal listino principale.
Deboli anche le banche, peraltro in una giornata condizionata anche dalle stime aggiornate da parte di alcuni broker. In controtendenza Saipem +2% dopo i nuovi ordini per mezzo miliardo in Arabia Saudita e Leonardo (+1,3%) che beneficia di un report positivo di Mediobanca, che ha migliorato le valutazioni sul gruppo della difesa.
Ore 16:00 – Banche italiane, Barclays prevede trimestrali solide
Banche oggi generalmente negative, in linea peraltro con l’impostazione generale, dopo che il Ftse Mib è passato in rosso e cede a metà pomeriggio circa mezzo punto percentuale.
Barclays, in un report sul settore bancario italiano, si attende conti trimestrali “solidi” ma con una guidance per lo più in linea con le attese del consenso. I commenti del management sulla distribuzione di capitale saranno il driver principale per il trimestre, sostengono gli analisti che, su un più ampio periodo, vedono in Intesa Sanpaolo e in Unicredit gli istituti più capaci di navigare uno “scenario di tassi più alti e più lunghi in cui ci troviamo, ma anche quello macro più incerto in cui potremmo trovarci. In particolare, ci aspettiamo che entrambe le banche dimostrino una crescita degli utili nel 2025 e nel 2026, con rendimenti patrimoniali superiori alla media. Inoltre, riteniamo che entrambe le banche dispongano di solidi buffer incorporati, nel caso in cui la situazione macroeconomica dovesse peggiorare più di quanto previsto da noi (e dal consenso)”.
Quanto agli aggiornamenti su rating e prezzo obiettivo, confermato il sovrappeso su Intesa Sp con target price alzato da 4,10 euro a 4,20 euro, così come su Unicredit il cui tp passa da 43,10 a 44,30 euro; Barclays ha inoltre alzato il target su Mps da 5,50 a 6,30 euro, confermando overweight; e su Bper da 5,70 a 6,50 euro, a sua volta overweight; e su Mediobanca da 15,20 a 15,80 euro, confermando equal-weight.
Ore 15:30 – Wall Street apre in rialzo
I listini americani aprono tutti in verde, con il Dow Jones su nuovi massimi storici, mentre anche S&P 500 si avvicinano a nuovi livelli record dopo quelli fatti registrare nelle scorse settimane.
Fra i singoli titoli:
- Goldman Sachs avanza di oltre un punto percentuale dopo una trimestrale migliore delle attese.
- Apple a circa +3% dopo che Morgna Stanley ha inserito il titolo fra le sue top pick, mentre le vendite in India nell’anno conclusosi a marzo avrebbero raggiunto un record storico, con una crescita del 33%, come segnala Bloomberg.
- Trump Media & Technology Group vola +38% dopo che l’ex presidente è sopravvissuto al grave attentato e pare ormai lanciato verso un ritorno alla Casa Bianca con il voto di novembre.
Ore 12:30 – Fincantieri, inoptato a ruba
Fincantieri oggi debole a Piazza Affari con un calo a fine mattinata di oltre un punto percentuale. Il gruppo intanto mette la parola fine alla sua operazione di ricapitalizzazione. Nell’ambito dell’aumento di capitale di Fincantieri, sono stati già venduti nella prima seduta utile tutti i diritti che erano rimasti inoptati nel periodo di esercizio. In particolare, sono stati venduti 1.358.880 diritti di opzione, che attribuiscono il diritto alla sottoscrizione di 1.222.992 azioni ordinarie Fincantieri di nuova emissione – con abbinati gratuitamente altrettanti warrant 2024-2026 – pari a circa lo 0,8% del totale delle nuove azioni dell’aumento di capitale. L’esercizio dei diritti inoptati acquistati nell’ambito dell’offerta e la sottoscrizione delle nuove azioni dovranno essere effettuati entro e non oltre domani, 16 luglio 2024. I diritti inoptati possono essere utilizzati per la sottoscrizione delle nuove azioni al prezzo unitario di 2,62 euro, nel rapporto di 9 nuove azioni ogni 10 diritti inoptati acquistati. Il gruppo ricorda che durante il periodo di offerta in opzione, iniziato in data 24 giugno 2024 e conclusosi l’11 luglio 2024, sono stati esercitati 167.996.020 diritti di opzione per la sottoscrizione di 151.196.418 nuove azioni, pari a circa il 99,2% del totale delle nuove azioni offerte, per un controvalore complessivo pari a 396.134.615,16 euro.
Ore 11:30 – Bper, per Kbw ha corso troppo
In un focus sulle banche italiane Kbw, come da noi anticipato in preapertura, ha tagliato il rating su Bper (-1,08% a 5,12 euro) da outperform a market perform, seppure incrementando il target price del 5% a 6,27 euro. Un downgrade che, secondo quanto sottolinea il broker, non riflette le aspettative sui prossimi risultati o sul nuovo piano industriale (atteso il 10 ottobre), ma il fatto che il titolo ha corso molto e quindi ora Kbw pensa che sia tempo di prendere “una pausa”.
In generale Kbw si aspetta per le banche italiane (e spagnole) un’altra tornata di trimestrali positiva, con un margine di interesse in leggero calo, ma ancora robusto, un rinnovato slancio sulle commissioni e costi sotto controllo. Prevista una qualità degli attivi stabile. Aggiornati anche i target su Banco Bpm a 7,54 euro (da 7,51, rating market perform); Mps a 6,37 euro (da 6,36, outperform); Credem a 12,98 euro (da 13,31, outperform).
Ore 11:00 – Lusso sotto pressione con Cina, Burberry e Swatch
Azioni europee del lusso in grande difficoltà dopo i dati negativi della Cina: le attese per misure di stimolo non bastano infatti a Support un settore particolarmente esposto ai consumi della seconda maggiore economia mondiale. Non a caso il titolo più colpito a Piazza Affari è Salvatore Ferragamo (-7,5%) che punta in maniera particolare su Pechino, mentre sul Ftse Mib Cucinelli perde il 2,3% e Moncler l’1,5%.
A pesare è anche il newsflow riguardante alcuni titoli: Burberry crolla del 15% dopo l’annuncio dell’uscita immediata del suo amministratore delegato Jonathan Akeroyd e della sua sostituzione con Joshua Schulman, ex amministratore delegato dei marchi di moda americani Michael Kors e Coach, dopo vendite in calo di oltre il 20% nel trimestre a giugno e un profit warning sul prosieguo dell’anno. Il rallentamento “è continuato nel mese di luglio. Se questa tendenza continuasse nel trimestre in corso, la perdita operativa della prima metà dell’anno e l’utile operativo dell’anno sarebbero peggiori di quanto previsto attualmente,’ avverte Burberry. Il gruppo britannico ha deciso di sospendere il pagamento dei dividendi “per l’anno finanziario 2024-25 al fine di mantenere un bilancio solido e la nostra capacità di investire nella crescita a lungo termine di Burberry”.
Crolla anche Swatch (-10%), dopo la pubblicazione dei numeri del semestre chiuso con un utile netto in calo del 70,5% a 147 milioni di franchi svizzeri, margine operativo in contrazione al 5,9% rispetto al 17,1% dello stesso periodo del 2023 e un fatturato di 3,44 miliardi di franchi in calo del 14,3% (-10,7% a cambi costanti), penalizzato proprio dal forte calo della domanda di prodotti di lusso in Cina (incluse Hong Kong e Macao).
Ore 9:45 – Ftse Mib +0,11% a 34.354 punti
Svetta Saipem (+1,3%) dopo gli ordini da 500 milioni di dollari in Arabia Saudita. Bene inoltre Leonardo (+0,o%) su cui Mediobanca ha alzato il prezzo obiettivo da 24,50 a 28 euro, confermando la raccomandazione outperform.
In fondo al listino principale il lusso che paga il momento incerto per la Cina con prese di profitto su Brunello Cucinelli e Moncler in valo di oltre il 2%.
Giù inoltre le azioni Bper (-2,2%) su cui pesa il taglio di Keefe Bruyette & Woods a market perform con target price alzato da 5,99 euro a 6,27 euro.
In una giornata negativa per le banche, Intesa limita il calo a meno di un punto percentuale dopo che Barclays ha alzato il target da 4,10 euro a 4,20 euro, confermando il rating overweight; stesso discorso per Unicredit, su cui il broker britannico ha ritoccato il prezzo obiettivo da 43,10 a 44,30 euro, confermando il sovrappeso.
Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano
Sulla Borsa di Milano, da segnalare che Saipem si è aggiudicata due progetti offshore in Arabia Saudita nell’ambito del Long-Term Agreement (LTA) in vigore con Saudi Aramco. L’importo complessivo dei due progetti è di circa 500 milioni di dollari.
Fra le raccomandazioni di Borsa, Keefe Bruyette & Woods (Kbw) ha tagliato il giudizio su Bper da outperform a market perform con un target price alzato da 5,99 euro a 6,27 euro.
Gli analisti di Barclays hanno alzato il target price su Intesa Sanpaolo da 4,10 euro a 4,20 euro, confermando il rating overweight.
Barclays ha alzato il prezzo obiettivo su Unicredit da 43,10 a 44,30 euro, confermando il giudizio overweight.
Barclays ha inoltre ritoccato il target su Generali da 21 a 21,50 euro, confermando la raccomandazione underweight.
Morgan Stanley ha alzato il prezzo obiettivo su Eni da 17,30 a 18 euro, confermando equal-weight.
Mediobanca ha alzato il target su Leonardo da 24,50 a 28 euro, confermando outperform.
Preapertura
L’apertura delle Borse europee è attesa oggi sotto la parità, alla ripartenza dopo una seduta positiva venerdì scorso che ha visto Piazza Affari chiudere in discreto rialzo (Ftse Mib +0,77% a 34.580 punti). La Borsa italiana ha archiviato la settimana con un bilancio positivo (+1,74%) al traino di acquisti che hanno preso di mira nell’ottava soprattutto Iveco (+11,1%) e Prysmian (+7,5%); debole invece Campari (-2%), ma anche Banco Bpm (-1,2% nelle cinque sedute).
I mercati ripartono dopo lo shock politico per l’attentato cui è scampato di un soffio Donald Trump, quando mancano poche settimane alle presidenziali Usa di novembre. Al momento le notizie drammatiche del fine settimana sono più che altro di supporto al dollaro, acquistato come rifugio, mentre l’azionario americano sui future conferma l’intonazione positiva, dopo che venerdì il Dow Jones ha chiuso per la prima volta sopra 40.000 punti.
Sul fronte macro crescono le aspettative su un taglio dei tassi Fed a settembre, mentre questa settimana si riunisce la Bce, con la presidente Christine Lagarde chiamata a fare chiarezza dopo il taglio “hawkish” arrivato a giugno.
Attesa questa sera per un nuovo discorso del presidente della Fed, Jerome Powell, mentre fra i dati spicca l’indice Empire State di luglio.
Intanto il Pil della Cina del secondo trimestre è uscito nella notte a +4,7% su base annua nel secondo trimestre, meno delle previsioni diconsensus (+5,1%), a causa della debolezza dei consumi.
Da seguire anche la trimestrale di Goldman Sachs.
I future Usa trattano stamattina positivi.
A Tokyo intanto il Nikkei è rimasto chiuso oggi per festività.
Sul forex, l’euro/dollaro frena sotto 1,09 dopo i recenti rialzi; il petrolio è poco mosso con il Brent a 85 dollari e il Wti a 82 dollari al barile.
Wall Street aveva chiuso venerdì sera in rialzo: Dow Jones +0,62% a 40.000 punti (nuovo record), S&P 500 +0,55% a 5.615 punti, Nasdaq +0,63% a 18.398 punti.
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