Borsa italiana oggi: 13 novembre 2024
Ste. Ne.
13-11-2024 — 08:50
DIRETTA NEWS / Focus sull’inflazione Usa di ottobre
Piazza Affari oggi poco mossa all’indomani di una seduta negativa. Il focus si sposta dall’effetto Trump all’agenda macro, con i numeri dell’inflazione americana di ottobre, usciti peraltro esattamente in linea con il consensus e cioè a +2,6% annuo da +2,4% con il dato core stabile a +3,3%.
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Ore 17:30 – Ftse Mib finale +0,30% a 33.707 punti
Borse europee in ordine sparso al termine di una seduta dominata dal nervosismo e dall’incertezza. Milano chiude sopra la parità tenuta a galla dalle banche, che beneficiano delle indicazioni positive contenute in in report degli analisti di Hsbc. Svetta tuttavia Prysmian con +2,6%, seguita a ruota da Bper e Mps a circa +2%. Sul fondo pesante Stm che cede oltre il 4%.
Ore 15:50 – Bper tiene a galla il Ftse Mib
La Borsa italiana a metà pomeriggio frena ma si conferma positiva (Ftse Mib +0,1%) al traino delle banche, dopo un report di Hsbc che ha alzato il target price dei principali istituti di credito tricolori. Svetta in particolare Bper (+3,41% a 6,07 euro) su cui il broker ha alzato il prezzo obiettivo da 6,90 a 7,20 euro, confermando il giudizio buy; gli analisti della banca britannica ne apprezzano in particolare la “redditività superiore” e il rendimento giudicato attraente.
Ore 15:00 – Future WS stabili
I future di Wall Street trattano intorno alla parità dopo l’inflazione CPI di ottobre uscita perfettamente in linea con le previsioni. Fra i singoli titoli, in pre-market, si mette ancora in evidenza Tesla a +3%; bene inoltre alcune banche. In rosso Starbucks (-1,1%) dopo che Redburn Atlantic ha tagliato il rating a sell.
Ore 13:15 – Intesa, le Fondazioni siglano patto
Le Fondazioni azioniste di Intesa Sanpaolo hanno sottoscitto il consueto patto di “preventiva consultazione e voto” in vista dell’assemblea per il rinnovo dei vertici dell’istituto. Il titolo a metà seduta è tra i migliori del listino principale (+0,3%) con +1,7%. Tornando al comunicato, lunedì i presidenti di Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariplo, Fondazione Cr Firenze, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo hanno firmato l’accordo “avente ad oggetto la preventiva consultazione, la presentazione e il voto, nell’assemblea degli azionisti di Intesa Sanpaolo prevista entro il mese di aprile 2025 di una lista congiunta per la nomina del consiglio di amministrazione e del comitato per il controllo sulla gestione”. Le fondazioni precisano che alle cariche di presidente e vice presidente saranno proposti “rispettivamente il primo e il secondo nominativo indicati nella lista congiunta”. Il tutto, conclude il comunicato, in attesa dell’autorizzazione della Bce, con “scioglimento automatico del patto ove la predetta autorizzazione non sia intervenuta alla data del ventiseiesimo giorno antecedente alla data dell’assemblea di Intesa Sanpaolo”.
Ore 11:50 – Dovalue in netto calo
Dovalue -5,56% a 4,25 euro. Equita Sim ha tagliato il prezzo obiettivo da 8,50 a 7,50 euro, confermando il giudizio hold. Il broker cita l’impatto “meramente tecnico dall’aggiornamento delle nostre assunzioni sul prezzo dell’aumento di capitale” per l’acquisizione di Gardant.
Ore 11:05 – Bpm, per Hsbc vale 7,90 euro
Banco Bpm +2,65% a 6,96 euro tra i migliori del Ftse Mib in scia alle indicazioni aggiornate di Hsbc sul comparto bancario italiano. La banca britannica ha alzato il prezzo obiettivo da 7,50 a 7,90 euro, confermando la raccomandazione buy. Le stime di Eps su base stand alone vengono aumentate del 6% sul 2024, del 3% sul 2025 e del 5% sul 2026 per tener conto di previsioni migliori su net interest income, altri ricavi e accantonamenti per perdite su crediti. Per quanto riguarda l’offerta su Anima, per gli esperti l’operazione sarà accrescitiva in termini di Eps per Banco Bpm nell’ordine del 10% nel 2025 e dell’11% nel 2026.
Ore 10:15 – Mediobanca +1% a caccia del rimbalzo
Mediobanca +0,98% a 14,45 euro all’indomani di un -8% dopo i conti del primo trimestre 2024-2025 che hanno deluso sul lato dei ricavi. Morgan Stanley ha ridotto il target price sul titolo da 18,20 a 17,70 euro, confermando il giudizio overweight. Gli analisti hanno limato le stime di utile netto del 5% sul 2025 e del 3-2% sul 2026-2027 per tener conto di un net interest income “più debole”.
Ore 9:45 – Ftse Mib +0,10% a 33.642 punti
Sulla Borsa di Milano tentativo di rimbalzo guidato dalle banche, complice anche un report positivo degli analisti di Hsbc. Bene in particolare Banco Bpm su cui il broker ha alzato il prezzo obiettivo da 7,50 a 7,90 euro, confermando la raccomandazione buy; e Mps (+1,85%) su cui viene iniziata la copertura con buy e target di 7,20 euro, come da noi anticipato in preapertura.
Rimbalzo per Unipol (+1,8%) all’indomani di una seduta di vendite.
Sul fondo scattano prese di profitto su Iveco (-2%) e Leonardo (-1,5%), mentre anche Stm cede oltre un punto percentuale, nel giorno in cui Samsung ha toccato i minimi da quattro anni.
Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano
Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib scambiano poco mossi.
Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Hsbc hanno avviato la copertura su Mps con rating buy e un target price di 7,20 euro.
Sul fronte delle trimestrali, si riuniscono tra gli altri i cda di Telecom (Tim) e Mondadori.
Fra le altre notizie, Maire ha annunciato che Nextchem, attraverso la sua controllata Stamicarbon (tecnologie dei fertilizzanti azotati), si è aggiudicata il licensing e il Process design package (Pdp) per un’unità di abbattimento terziario che verrà installata nell’impianto di acido nitrico di soluciones químicas a Minatitlán, Veracruz, in Messico.
Preapertura
L’apertura delle Borse europee è attesa oggi poco mossa, all’indomani di una seduta di vendite che ha visto Piazza Affari chiudere in netto calo (Ftse Mib -2,14% a 33.607 punti). La Borsa italiana è stata zavorrata da realizzi diffusi; in controtendenza solo Stm, Iveco e Bper.
Wall Street ha tirato il fiato dopo la valanga di record dell’ultima settimana, all’insegna del cosiddetto Trump trade.
L’Europa è invece preoccupata dalle future mosse della nuova amministrazione Usa, che fra politiche commerciali e deregulation pongono una sfida in termini di concorrenza alle aziende del Vecchio Continente.
Per dare un’idea del divario, agli attuali livelli, dalla vittoria di Trump la sottoperformance dell’indice Stoxx Europe 600 (-2,5%) rispetto all’S&P500 (+3,48%) si aggira attorno al 6%.
Il focus oggi sarà principalmente sull’agenda macro con i numeri dell’inflazione americana di ottobre: il consensus prevede un +2,6% annuo da +2,4% con il dato core stabile a +3,3%.
I future Usa trattano stamattina sotto la parità.
A Tokyo il Nikkei ha chiuso con un -1,66% a 38.721 punti in una giornata negativa sui mercati asiatici.
Sul forex, l’euro/dollaro si conferma debole a 1,0610; il petrolio è poco mosso con il Brent a 72 dollari e il Wti a 68 dollari al barile.
Wall Street aveva chiuso ieri sera in rosso: Dow Jones -0,86% a 43.910 punti, S&P 500 -0,29% a 5.983 punti, Nasdaq -0,09% a 19.281 punti.
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