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Ven 20 Settembre 2024 — 19:18

Borsa italiana oggi: nuovi target per Leonardo e Stellantis, crolla Erg



DIRETTA NEWS / Cauti acquisti dopo il rally della vigilia

borsa italiana oggi

Piazza Affari oggi nuovamente positiva, all’indomani di un rally messo a segno dalle Borse nonostante i numeri sopra attese dell’inflazione Usa di febbraio. Il mercato infatti non ha smesso di puntare sul primo taglio dei tassi a giugno, mossa che dovrebbe accomunare Fed e Bce.

Ore 17:30 – Ftse Mib finale +0,39% a 33.885 punti

A Piazza Affari svetta Leonardo (+3,4%) all’indomani della presentazione del piano al 2028 accolto dagli analisti con target price al rialzo; terminano positivi anche Azimut (+3%) e i petroliferi con Eni a +1,9%, Tenaris +0,9%. Buona performance per Unicredit (+1,3%) con l’apertura da parte del ceo Andrea Orcel a nuove operazioni di M&A. Ancora sotto pressione Tim, che poi recupera sul finale a +0,71%. Termina in coda al listino Erg (-4,9%) che, nonostante risultati positivi e sopra le attese, delude gli analisti nei target 2024. Debole anche A2A (-2,5%) che ieri ha diffuso conti e piano al 2035.

Janus Henderson: nel 2023 dividendi a livello record

Secondo l’ultimo Janus Henderson Global Dividend Index, i dividendi globali hanno raggiunto la cifra record di $1.660 miliardi nel 2023, con un aumento del 5,0% su base sottostante. L’anno si è concluso in maniera particolarmente positiva, con i dividendi del quarto trimestre in rialzo del 7,2% su base sottostante, grazie alla solidità di Europa, Regno Unito e Giappone. Le banche sono state il principale motore della crescita dei dividendi (circa la metà del totale). A livello globale, l’86% delle società ha aumentato i dividendi o li ha mantenuti inalterati, ma gli ingenti tagli di appena cinque gruppi – BHP, Petrobras, Rio Tinto, Intel e AT&T – hanno ridotto di due punti percentuali il tasso di crescita globale sottostante annuale. A livello geografico, Stati Uniti, Francia, Germania, Italia, Canada, Messico e Indonesia sono solo alcuni dei 22 Paesi che hanno registrato dividendi record nel 2023.

Ore 15:00 – Nexi -0,5% ma accelerano pagamenti via smartphone

Seduta di consolidamento per Nexi, che dall’inizio della seduta non trova spunti per risalire sopra la parità. Intanto il gruppo fa sapere che nel 2023 Nexi ha registrato un incremento dell’88% dello speso con smartphone e smartwatch, “un dato persino superiore a quello dell’intero comparto che, in base ai dati diffusi oggi dall’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, lo scorso anno è cresciuto complessivamente del 78% rispetto al 2022, raggiungendo un valore di 29 miliardi di euro”. Inoltre, “Nexi registra un +103% del numero di transazioni mobile negli store fisici e online e un +41% delle carte registrate su wallet virtuali negli smartphone”.

Ore 13:30 – Future WS piatti

Future di Wall Street poco mossi all’indomani di una seduta di acquisti, con ricoperture che hanno preso di mira soprattutto il comparto tecnologico. In premarket Nvidia tratta sotto la parità dopo il +7%;della vigilia; Tesla -2,5% dopo un report di Wells Fargo che ha tagliato il rating sul produttore di auto elettriche a underweight. La banca ha affermato di vedere “un rischio in termini di volumi poiché i tagli dei prezzi stanno avendo un impatto decrescente”.

Ore 12:00 – Unicredit +2% dopo parole Orcel

Il ceo di Unicredit Andrea Orcel in un intervento alla European financials conference di Morgan Stanley ha assicurato che la banca vuole battere la guidance e ha rilanciato sul tema fusioni/acquisizioni dicendo di sperare in un M&A “redditizio”. Il titolo svetta sul Ftse Mib.

Ore 11:15 – Tassi Fed, mercato vede ancora taglio a giugno

In attesa del Fomc della prossima settimana, e all’indomani dell’inflazione Cpi di febbraio, questa mattina il mercato dei future incorpora una possibilità del 65,5% di un taglio dei tassi Fed a giugno (58% di una riduzione di 25 punti base e 7,5% di un taglio di mezzo punto percentuale).

Ore 10:30 – Erg delude, arriva un downgrade

Banca Akros ha tagliato la raccomandazione su Erg (-5,17% a 23,84 euro) da buy a neutral dopo i conti diffusi in preapertura; ridotto anche il prezzo obiettivo che passa da 35 a 28 euro. Il broker parla di “buoni risultati 2023, ma target 2024 deludenti”, con riferimento in particolare alla guidance sull’Ebitda. Le stime di Eps vengono ridimensionate del 17,5% sul 2024, del 13,4% sul 2025 e del 14,3% sul 2026.

Ore 10:00 – Ftse Mib +0,16% a 33.807 punti

Gli acquisti premiano una pattuglia di titoli fra cui Azimut in rialzo di circa 1 punto percentuale, così come Mps, Enel, Tenaris.

Sul fondo Erg dopo i conti 2023 e il dividendo invariato a 1 euro, mentre secondo gli analisti la guidance in particolare sarebbe deludente: Banca Akros taglia a neutral e il target price da 35 a 28 euro; il titolo perde circa il 6%.

Leonardo guadagna altro terreno (+0,5%) all’indomani del piano al 2028, mentre Mediobanca ha alzato il target price da 20 a 23 euro, confermando la raccomandazione outperform.

Stellantis prova a resistere sulla parità, anche se Nomura ha tagliato il rating sul titolo da buy a neutral con un prezzo obiettivo di 27 euro, livelli comunque superiore agli attuali corsi azionari; da parte sua Redburn Atlantic ha alzato il target da 27 a 29 euro, confermando il giudizio buy.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, da segnalare i rumors riportati da Bloomberg, secondo cui il governo italiano si opporrebbe alla conferma di Jean-Marc Chery alla guida di Stmicroelectronics (Stm) reclamando maggiori investimenti in Italia. Voci analoghe erano state riportate nei giorni scorsi dalla stampa francese, mentre l’azienda italo-francese dei semiconduttori ha ricordato che Chery resta candidato alla riconferma per un mandato
di altri tre anni.

Erg ha chiuso il 2023 con un utile netto adjusted di 219 milioni di euro, in aumento rispetto ai 145 milioni contabilizzati nel 2022. Il dividendo proposto pari a 1 euro è invariato rispetto all’anno precedente.

Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Jefferies hanno alzato il target price su Ferrari da 285 a 375 euro, confermando il rating hold.

Société Générale ha alzato il prezzo obiettivo su Leonardo da 15,80 a 21,70 euro, confermando hold; Mediobanca ha alzato il target da 20 a 23 euro, confermando il giudizio outperform.

Nomura ha tagliato Stellantis da buy a neutral con un prezzo obiettivo di 27 euro, superiore agli attuali corsi azionari; da parte sua Redburn Atlantic ha alzato il target da 27 a 29 euro, confermando la raccomandazione buy.

Intesa Sanpaolo ha avviato la copertura su Bff Bank con buy e un target price di 13,20 euro.

Fra le altre notizie, Eni ha annunciato il perfezionamento dell’accordo per la cessione a Perenco della partecipazione in alcuni permessi upstream in Congo, marginali rispetto alla strategia della società energetica nel Paese, dopo aver ottenuto l’autorizzazione delle autorità competenti. L’operazione, precisa una nota, è in linea con la strategia di Eni di focalizzare le proprie attività Upstream su sviluppi maggiormente significativi.

Il gruppo Caltagirone, che opera nei settori del cemento, dell’editoria, dei grandi lavori, immobiliare e finanziario, ha chiuso l’esercizio 2023 con un risultato netto pari a 261,6 milioni, in aumento del 20,3 per cento. Il cda ha proposto un dividendo di 0,25 euro (+67%) che sarà messo in pagamento il 22 maggio (stacco cedola 20 maggio, record date 21 maggio).

Nel 2023 il gruppo Tod’s, destinato al delisting, ha realizzato ricavi pari a 1,12 miliardi, in crescita dell’11,9%; l’ebit è stato di 94,7 milioni, pari all’8,4% dei ricavi, il risultato netto è stato positivo per 50 milioni, pari al 4,4% dei ricavi, più che raddoppiato rispetto all’utile netto del 2022.

Preapertura

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi poco mossa, all’indomani di una seduta di acquisti che ha visto Piazza Affari chiudere in deciso rialzo (Ftse Mib +1,32% a 33.753 punti). La Borsa italiana è stata sostenuta da ricoperture sulle banche (soprattutto Bper, Mps); sul fondo alcuni titoli fra cui Erg, Unipol, Iveco.

Wall Street ha chiuso ieri in rally nonostante i numeri dell’inflazione di febbraio usciti leggermente sopra attese. Il mercato infatti non ha smesso di puntare sul primo taglio dei tassi Fed a giugno.

Oggi non sono previsti dati macro particolarmente rilevanti.

I future Usa trattano stamattina poco mossi.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un -0,26% a 38.695 punti, con il mercato che teme l’avvio di una stretta la prossima settimana da parte della Banca del Giappone.

Sul forex, l’euro/dollaro consolida a 1,0920; il petrolio avanza leggermente con il Brent a 82 dollari e il Wti a 78 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso ieri sera in marcato rialzo: Dow Jones +0,61% a 39.005 punti, S&P 500 +1,12% a 5.175 punti, Nasdaq +1,54% a 16.265 punti.0

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