Finanzareport.it | Borsa italiana oggi: 13 gennaio 2025 - Finanza Report

Ven 07 Febbraio 2025 — 00:05

Borsa italiana oggi: 13 gennaio 2025



Rally del petrolio e occhi puntati sui bond americani. Attesa per il via alle trimestrali Usa

borsa italiana oggi

Mercati finanziari oggi nuovamente in subbuglio dopo che il report sull’occupazione Usa di dicembre venerdì scorso ha ulteriormente ridimensionato le aspettative sui prossimi tagli dei tassi da parte della Fed, mentre sono schizzati i rendimenti obbligazionari. Inoltre le quotazioni del petrolio si sono riaccese dopo le nuove sanzioni alla Russia decise dall’amministrazione Usa di Joe Biden, uno degli ultimi atti del presidente uscente in attesa dell’insediamento di Donald Trump fra una settimana. Sull’agenda macro, focus sui numeri dell’inflazione Usa di dicembre, in calendario mercoledì, quando usciranno anche i primi risultati del quarto trimestre di alcune big fra cui Jp Morgan, Goldman Sachs, Wells Fargo e Citigroup.

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Ore 17:30 – Ftse Mib finale -0,83% a 34.799 punti

Le Borse europee chiudono in rosso la prima seduta della settimana, seppur risalendo dai minimi di giornata e con il Ftse Mib di Milano maglia nera del Vecchio Continente a -0,83%. A penalizzare i listini, da un lato le difficoltà di Wall Street, complice anche il rialzo dei rendimenti dei titoli del Tesoro ai massimi dalla fine del 2023; dall’altro, la paura che l’aumento dei prezzi dell’energia, innescato dalle nuove sanzioni Usa contro la Russia, permetta all’inflazione di tornare a rialzare la testa.

A Piazza Affari in controtendenza Amplifon, grazie alle indicazioni positive degli analisti; bene i petroliferi con Tenaris a +1%, Eni +0,9%, più indietro Saipem poco sopra la parità. Sul fronte opposto, il comparto tech soffre in scia a Nvidia che a Wall Street cede il 2,8% dopo l’annuncio di nuove restrizioni americane sull’export di chip per limitare la loro vendita a Paesi non alleati: Stm chiude così a -2,6%.

Ore 16:00 – Leonardo sotto tono

Leonardo con circa -1,5% finisce nel mirino dei realizzi, complice la notizia di una maxi richiesta di indennizzo dall’Inghilterra. La causa, come ricordano gli analisti di Mediobanca Research, è stata presentata dalla famiglia di Vichai Srivaddhanaprabha, l’ex presidente tailandese del Leicester deceduto nel 2018 in un incidente con un elicottero AW169 di AgustaWestland. La richiesta ammonta 2,15 miliardi di sterline pari a circa 2,5 miliardi di euro “È possibile che si raggiunga un accordo. Tuttavia, questo potrebbe rimanere un problema per le azioni nel medio termine”, affermano gli analisti.

Ore 15:30 – Wall Street apre in rosso

Wall Street cede altro terreno dopo i realizzi dei giorni scorsi legati ai timori sule prossime mosse della Fed. Si attende inoltre il via alle trimestrali. Fra i “casi” di giornata, da segnalare:

  • Nvidia -3,5%, Micron Technology -4,5%, Tesla -3% fra i titoli che zavorrano il comparto tecnologico.
  • Poco sotto la parità le azioni delle banche che diffonderanno questa settimana i risultati, fra cui Jp Morgan, Goldman Sachs e Bank of America.
  • Pinterest -4,9% dopo un downgrade di Jefferies a hold.
  • Johnson & Johnson +1% dopo l’annuncio dell’acquisizione di Intra-Cellular Therapies (+34%) a 132 dollari per azione in contanti, valutando la società specializzata nella cura dei disturbi neurologici 14,6 miliardi di dollari.

Ore 13:45 – Cucinelli aspetta i conti

Azioni Brunello Cucinelli -0,09% a 109,20 euro in attesa dei ricavi preliminari del quarto trimestre che saranno diffusi in serata.
Mediobanca Research prevede che per la casa di moda umbra il 2024 si sia chiuso con ricavi pari a 1,271 miliardi di euro (+11,5% anno su anno), con un +9,2% annuo nel quarto trimestre. Gli esperti si aspettano inoltre che venga confermata la guidance di un +10% dei ricavi nel 2025 e nel 2026.

Ore 12:30 – Tim, in arrivo sentenza ricorso Vivendi

Telecom Italia poco mossa a 25,46 euro, dopo alcuni cambi di direzione, nel giorno della sentenza a Milano in merito al ricorso di Vivendi contro la vendita della rete. Il primo socio (24%) di Tim contesta la modalità con cui il cda ha approvato la cessione di NetCo, senza passare da un’assemblea straordinaria. La società, spiega Intermonte, “supportata da cinque pareri legali, confida in un esito favorevole, ritenendo che la decisione di cedere la rete sia stata un atto gestionale che non ha comportato modifiche all’oggetto sociale e, quindi, non ha richiesto l’approvazione da parte dell’assemblea. In caso di sentenza sfavorevole per Vivendi, non prevediamo ulteriori ricorsi da parte del socio francese”. Per il broker eimane tuttavia improbabile una riconciliazione che porterebbe a sondare opzioni strategiche “come il buyback, la conversione delle azioni di risparmio o la semplificazione della struttura societaria di Tim”. Intemonte ricorda inoltre che è previsto un cda il 15 gennaio, seguito da un incontro il 22 gennaio per discutere e approvare l’offerta vincolante relativa alla cessione di Sparkle, mentre il 20 gennaio, scade il termine per negoziare con il governo la restituzione del canone del 1998, pari a un miliardo di euro.

Ore 11:10 – Stm, analisti tagliano

Stm -4,06% a 23,065 euro dopo un andamento volatile dabinizio anno e le vendite del 2024. TD Cowen ha declassato il titolo da buy a hold con prezzo obiettivo invariato 24,50 euro. Il broker cita le prospettive incerte a breve termine per settore dei semiconduttori, in particolare su domanda e scorte. Da parte sua Banca Akros ha ridotto il prezzo obiettivo da 28 a 27 euro, confermando la raccomandazione neutral, in vista della pubblicazione dei conti del quarto trimestre 2024, in agenda il 30 gennaio, e dopo avere ridotto le stime di Eps adjusted 2025-2026 del 6%.

Ore 10:00 – Enel, per MS vale 8 euro

Morgan Stanley ha rivisto il prezzo obiettivo su Enel (-0,39% a 6,943 euro) da 8,25 a 8 euro, confermando il giudizio overweight. La banca Usa ha limato le stime di Eps sul colosso elettrico del 2% sul 2024, confermando le previsioni per gli anni successivi.

Ore 9:45 – Ftse Mib -0,60% a 34.879 punti

Piazza Affari oggi in rosso assieme al resto d’Europa assieme al resto d’Europa e ai future di Wall Street. I rialzi del greggio premiano Eni (+1%), bene inoltre Telecom (+1,4%), in accelerazione dopo una partenza negativa.

Sul fondo Stm (-3%) che paga il downgrade di TD Cowen da buy a hold con prezzo obiettivo di 24,50 euro. Realizzi anche su Leonardo (-1,7%), citata in giudizio per 2,15 miliardi di sterline a Londra per l’incidente di elicottero che nel 2018 provocò la morte dell’uomo d’affari tailandese Vichai Srivaddhanaprabha.

Campari -1,5% a sua volta in rosso dopo che Rbc ha tagliato il target da 6,10 a 5,30 euro, confermando il giudizio underperform.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib trattano in moderato ribasso.

Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Deutsche Bank hanno alzato il target price su Mps da 6,60 a 7,90 euro, confermando il rating buy.

TD Cowen ha tagliato il giudizio su Stmicroelectronics (Stm) a hold con prezzo obiettivo di 24,50 euro.

Morgan Stanley ha limato il target su Enel da 8,25 a 8 euro, confermando la raccomandazione overweight.

Da seguire i petroliferi, da Eni a Saipem, in scia ai rialzi del greggio.

Leonardo è stata citata in giudizio per 2,15 miliardi di sterline in un tribunale di Londra per l’incidente di elicottero del 2018 che ha provocato la morte dell’uomo d’affari tailandese Vichai Srivaddhanaprabha.

Fra le banche, da segnalare indiscrezioni della Stampa secondo cui il governo avrebbe maturato la decisione di applicare il golden power all’ops di Unicredit su Banco Bpm. L’apposito Comitato aspetta ora la notifica dell’operazione da parte di Unicredit per poi avviare il provvedimento, che dopo 45 giorni potrebbe indicare alcuni paletti fra cui mantenere aperti un certo numero di sportelli e la tutela dei dipendenti. Intanto Bpm secondo il Corriere intende presentare entro il primo trimestre un piano aggiornato che punterebbe fra l’altro ad alzare il payout; inoltre, secondo quanto riferito, il nuovo piano comprenderebbe nel perimetro la gestione del risparmio di Anima, di cui il Banco Bpm è socio al 22,3% e su cui ha lanciato un’opa.

Da segnalare che il cda di Illimity Bank ha preso atto dell’opa di Banca Ifis, precisando che l’offerta “non è stata sollecitata né preventivamente concordata”; inoltre “proseguono le attività del Gruppo illimity secondo quanto pianificato o già comunicato, inclusa la predisposizione del nuovo piano industriale, non trascurando alcuna opzione strategica che possa contribuire all’obiettivo di creare valore per gli azionisti e per tutti gli stakeholders della Banca”.

Preapertura

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi in rosso, alla ripartenza dopo una seduta negativa che ha visto Piazza Affari chiudere in moderato calo (Ftse Mib -0,64% a 35.090 punti). La Borsa italiana ha archiviato la settimana con un +2,8%, al traino di una pattuglia di titoli fra cui Moncler (+7,7% nelle cinque sedute), Mediolanum, Bper Mps tutte sopra il 6%; fanalino di coda nell’ottava Erg a -5,2%.

Wall Street ha chiuso la settimana in rosso dopo che il report sull’occupazione Usa di dicembre ha ulteriormente ridimensionato le aspettative sui prossimi tagli dei tassi da parte della Fed, mentre sino schizzati i rendimenti obbligazionari.

Inoltre le quotazioni del petrolio si sono riaccese dopo le nuove sanzioni alla Russia decise dall’amministrazione Usa di Joe Biden, uno degli ultimi atti del presidente uscente in attesa dell’insediamento di Donald Trump fra una settimana.

Sull’agenda macro, focus sui numeri dell’inflazione Usa di dicembre, in calendario mercoledì, quando usciranno anche i primi risultati del quarto trimestre di alcune big fra cui Jp Morgan, Goldman Sachs, Wells Fargo e Citigroup.

I future Usa trattano stamattina nuovamente sotto la parità.

A Tokyo intanto il Nikkei è rimasto chiuso oggi per festività; realizzi diffusi nel resto dell’Asia.

Sul forex, l’euro/dollaro cala ulteriormente a 1,0220; il petrolio corre con il Brent a 81 dollari e il Wti a 78 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso venerdì sera in netto calo: Dow Jones -1,63% a 41.938 punti, S&P 500 -1,54% a 5.827 punti, Nasdaq -1,63% a 19.161 punti.

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