Finanzareport.it | Borsa italiana oggi: 13 febbraio 2025 - Finanza Report

Mer 23 Aprile 2025 — 10:52

Borsa italiana oggi: 13 febbraio 2025



Focus su trimestrali e geopolitica

borsa italiana oggi

Borsa italiana oggi positiva in linea con l’intonazione dell’azionario internazionale. Il sentiment è in parte supportato dagli ultimi sviluppi sul fronte geopolitico: una nuova telefonata tra il presidente Usa Donald Trump e il suo omologo russo Vladimir Putin fa pensare a un’accelerazione del processo che dovrebbe portare a negoziati per l’Ucraina. Non pesano invece le indicazioni di Trump su un meccanismo di “dazi teciproci” che il presidente americano illustrerà in una conferenza stampa fissata per le 19 ora italiana. Fra i dati macro, i prezzi alla produzione Usa di gennaio hanno battuto le attese con +0,4% (consensus +0,3% da +0,5% a dicembre) confermando la tendenza inflattiva emersa ieri dall’indice dei prezzi al consumo; le richieste settimanali di sussidio sono diminuite leggermente oltre attese. Il Pil del Regno Unito è cresciuto a dicembre dello 0,4% su base mensile, sopra attese per +0,1%; e di +0,1% nel quarto trimestre contro attese per un dato negativo (-0,1%).

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Ore 17:30 – Ftse Mib finale +0,82% a 37.839 punti

Piazza Affari chiude positiva, in linea con il resto d’Europa e l’andamento di Wall Street.

In cima al listino principale svetta Moncler con uno sprint finale (+9,5%) in attesa dei risultati, e a fronte di acquisti sul settore del lusso che hanno visto Brunello Cucinelli (+3,8%) chiudere per la prima volta sopra 130 euro.

Bene l’auto con Stellantis (+4,5%). Acquisti inoltre su Campari (+3,8%) in linea con il comparto europeo.

Deboli le banche: Mps (-2,4%) è la peggiore, ai minimi in chiusura da fine novembre 2024, mentre continua ad allargarsi la forchetta dello sconto dell’Ops su Mediobanca (-0,7%).

Fanalino di coda Tim (-2,5%), all’indomani dei conti, mentre l’ad Pietro Labriola si è mostrato prudente sui target del piano aggiornato, spiegando fra l’altro che la remunerazione degli azionisti attesa nel 2026 dovrebbe probabilmente concretizzarsi con un buyback piuttosto che con la distribuzione di un dividendo.

Ore 16:00 – Moncler aspetta i conti

Moncler +2,57% a 63,86 euro in una giornata di acquisti sul comparto del lusso e in attesa dei risultati che saranno diffusi a mercato chiuso. Le previsioni di Barclays indicano ricavi per 1,153 miliardi di euro nel quarto trimestre, in linea (+0,2%) con il consensus Bloomberg per 1,151 miliardi; nel 2024 il broker stima vendite a 3,019 miliardi contro 3,030 miliardi del consenso.

Ore 15:00 – Future WS in verde

Future di Wall Street positivi nonostante i dati sfavorevoli sui prezzi alla produzione; il PPI core è tuttavia uscito in linea con le previsioni (+0,3%) contribuendo ad alleviare il sentiment. Fra i singoli titoli, in pre-market: Cisco +5,5%, Reddit -6,5%, dopo le rispettive trimestrali.

Ore 13:15 – Banco Bpm, downgrade di Mediobanca

Mediobanca Research, come da noi segnalato in preapertura, ha tagliato il rating su Banco Bpm (-2,96% a 8,60 euro) da outperform a neutral con un prezzo obiettivo a 8,90 euro, dopo la pubblicazione dei risultati del quarto trimestre 2024 e le strategie aggiornate. Gli analisti di Piazzetta Cuccia vedono dei limiti all’ulteriore allargamento del rapporto di swap a favore di Bpm nell’operazione con Unicredit, a causa della scarsa visibilità sull’eccesso di capitale della banca nel breve termine, e dei limitati scenari alternativi di M&A.

Ore 11:30 – Azionario Italia, il portafoglio di Lemanik

“Per il 2025 ci aspettiamo un anno meno entusiasmante, con guadagni minori e un’elevata volatilità, ma comunque un risultato positivo una volta conclusi i prossimi 12 mesi”, spiega in una nota Andrea Scauri, gestore del fondo Lemanik High Growth, primo per rendimento nel 2024 tra i fondi Azionari Italia, con una performance positiva del 5,76% a gennaio. “Tuttavia – prosegue il gestore -, riteniamo che i rendimenti limitati dell’intero anno possano essere migliorati in modo sostanziale in quanto ci aspettiamo alcuni brutti drawdown nel mezzo e la nostra strategia molto attiva e il nostro portafoglio concentrato possono generare ulteriore alfa. La differenza la farà il percorso e il momento in cui potremo aspettarci cali e recuperi. Osservando l’S&P negli anni post-elettorali, si nota un chiaro periodo di debolezza che si protrae fino a marzo. I mercati europei tendono generalmente a seguire l’andamento generale degli Stati Uniti, come di consueto. Ma è evidente che abbiamo assistito a un sentiment estremo e a una lettura del posizionamento a favore dell’eccezionalismo degli Stati Uniti rispetto all’Europa. Tutti sanno che la valutazione è a buon mercato, ma anche la performance relativa ha raggiunto livelli senza precedenti”.

“La nostra asset allocation – afferma Scauri – è ben bilanciata con la giusta combinazione di titoli growth a multipli relativamente convenienti, come per esempio Diasorin e Recordati; titoli legati alle materie prime con un elevato valore non sfruttato, come Danieli savings; nomi ciclici con un limitato margine di revisione al ribasso degli utili, come Stellantis, Brembo e Interpump;opzioni di M&A nel settore bancario, come Banco Bpm, Banca Monte dei Paschi, Mediobanca e Generali. Inoltre, il nostro posizionamento sulle small/mid cap rimane concentrato su pochi titoli di qualità/turnaround. Tra questi Newlat, Fincantieri, Dovalue, Lottomatica, Telecom Italia savings”.

Ore 11:10 – Tim nervosa dopo i risultati

Tim -0,46% a 0,304 euro, dopo alcuni cambi di direzione, con un massimo a 0,3173 e un minimo di 0,3021 euro. Il titolo reagisce nervosamente ai risultati e al piano industriale che gli analisti di Equita definiscono “in linea con le attese”, apprezzando in particolare la generazione di cassa prevista per il periodo 2025-27 e il ritorno del dividendo. Il broker conferma il rating buy e il prezzo obiettivo di 0,36 euro. Da parte sua Mediobanca ha alzato il target price da 0,35 a 0,40 euro, apprezzando i numeri forniti dalla società a mercato chiuso e confermando outperform. Deutsche Bank, che conferma hold sul titolo con prezzo obiettivo di 0,34 euro, parla di “risultati misti”. Se da una parte gli obiettivi di potenziale distribuzione agli azionisti sono superiori a quanto indicato nello scorso capital markets day, dall’altra gli obiettivi di crescita dell’Ebitda aL nel 2025 e a medio termine sono inferiori a quanto precedentemente indicato. “Anche l’andamento dei ricavi nazionali del quarto trimestre è stato più debole”, aggiungono gli analisti della banca tedesca.

Ore 10:15 – Leonardo in rosso ma riduce le perdite

Leonardo -0,74% a a 29,69 euro. Il titolo risale dai minimi dell’apertura, seppure penalizzato dalle prospettive di negoziati sull’Ucraina. Gli analisti di Jp Morgan restano convinti che i cali di questi giorni sui titoli della difesa rappresentino un’opportunità di acquisto, con una preferenza per la stessa Leonardo, Thales e Babcock.

Ore 9:45 – Ftse Mib +0,28% a 37.637 punti

Piazza Affari ben intonata al traino dell’auto con Stellantis a +4%, Pirelli +2,7%. Bene anche Campari (+3,3%) e ancora Nexi (+3,1%) in vista del passaggio della quota di Poste (sulla parità) a Cdp.

Tim avanza con circa +2%: Mediobanca, come da noi anticipato in preapertura, ha alzato il target price da 0,35 a 0,40 euro, dopo i conti e le strategie aggiornate, confermando outperform.

Le prospettive di negoziati sull’Ucraina penalizza il settore della difesa con Leonardo sul fondo a -2,2%.

Banco Bpm -1,7% dal momento che risultati e piano sono stati accolti con valutazioni miste dagli analisti.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib trattano positivi.

Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Morgan Stanley hanmo promosso Stmicroelectronics (Stm) da underweight a equal-weight con target price alzato da 20 a 22 euro.

Mediobanca ha tagliato Banco Bpm da outperform a neutral, con target a 8,90 euro; Barclays ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo da 8,80 a 9,50 euro, confermando la raccomandazione overweight.

Mediobanca ha alzato il target su Telecom Italia (Tim) dopo i conti da 0,35 a 0,40 euro, confermando outperform.

Hsbc ha tagliato il prezzo obiettivo su Stellantis da 13 a 11,50 euro, confermando il giudizio hold.

Hsbc ha alzato il target su Ferrari da 413 a 445 euro, confermando hold.

Telecom Italia (Tim) ha diffuso i dati preconsuntivi di bilancio 2024 e il piano strategico 2025-27, che prevede il ritorno al dividendo. In particolare, per gli esercizi 2026 e 2027, il gruppo punta a distribuire il 70% dell’equity free cash flow after lease generato, al netto dei dividendi per le minoranze di Tim Brasil, per una remunerazione di circa 0,5 miliardi nel 2027 e circa 0,6 miliardi nel 2028. Inoltre nel corso del 2026 viene
stimata un’ulteriore remunerazione legata alla vendita di Sparkle e pari a circa il 50% dell’incasso (circa 0,35 miliardi). Il piano prevede una crescita media annua del 3% dei ricavi e tra il 6 e il 7% per i margini. Intanto il 2024 va in archivio con ricavi totali a 14,5 miliardi, in crescita del 3,1% su anno (+1,5% nel domestico a 10,2 miliardi, +6,8% in Brasile a 4,4 miliardi). I ricavi da servizi sono in crescita del 3,4% a 13,5 miliardi (+2% nel domestico a 9,3 miliardi). L’Ebitda è aumentato dell’8,3% a 4,3 miliardi (+8,3% nel domestico a 2,2 miliardi). In crescita anche l’Ebitda after lease di gruppo, che sale del 10,1% a 3,7 miliardi (+8,5% nel domestico a 2 miliardi, +11,9% in Brasile a 1,7 miliardi) L’indebitamento finanziario netto rettificato after lease del gruppo al 31 dicembre è sceso sotto 7,3 miliardi.

Da seguire Unicredit dopo i conti e le strategie aggiornate di Commerzbank. La banca tedesca, finita nel mirino di Piazza Gae Aulenti per una possibile aggregazione, ha chiuso l’esercizio con un utile in rialzo del 20%, a 2,7 miliardi e ha migliorato i target che puntano fra l’altro a una distribuzione del 100% agli azionisti.

Le prospettive di negoziati per l’Ucraina dovrebbe penalizzare i titoli della difesa come Leonardo.

Preapertura

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi positiva, all’indomani di una seduta di consolidamento che ha visto Piazza Affari chiudere in frazionale calo (Ftse Mib -0,14% a 37.531 punti). La Borsa italiana è stata trainata da nuovi acquisti su Ferrari, bene anche Mediobanca dopo i conti, debole Unicredit.

Wall Street ha chiuso debole ma limitando i danni, tenuto conto che i numeri dell’inflazione di gennaio, superiori alle attese, chiudono ulteriormente gli spazi di manovra della Fed per un taglio dei tassi.

Il mercato guarda con ottimismo agli ultimi sviluppi sul fronte geopolitico: una nuova telefonata tra il presidente Usa Donald Trump e il suo omologo russo Vladimir Putin fa pensare a un’accelerazione del processo che dovrebbe portare a negoziati per l’Ucraina.

Fra i dati macro, spiccano oggi i prezzi alla produzione Usa, ma anche le richieste settimanali di sussidio. Intanto il Pil del Regno Unito è cresciuto a dicembre dello 0,4% su base mensile, sopra attese per +0,1%; e di +0,1% nel quarto trimestre contro attese per un dato negativo (-0,1%).

I future Usa trattano stamattina in verde.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un +1,28% a 39.461 punti; bene anche Hong, debole invece Shanghai.

Sul forex, l’euro/dollaro rimbalza a 1,0430; il petrolio è in calo con il Brent a 74 dollari e il Wti a 70 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso ieri sera contrastata: Dow Jones -0,50% a 44.368 punti, S&P 500 -0,27% a 6.051 punti, Nasdaq +0,03% a 19.649 punti.

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