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Ven 07 Febbraio 2025 — 00:02

Borsa italiana oggi: 12 novembre 2024



DIRETTA NEWS / Trump Trade alla prova dopo gli ennesimi record, in calendario la fiducia degli investitori tedeschi

Borsa italiana oggi

Il Trump Trade accenna solo a un consolidamento, dopo ennesimi massimi storici per Wall Street e un rally del dollaro, mentre l’Europa torna nel mirino delle vendite. Sul fronte macro la fiducia Zew tedesca di novembre
ha deluso ampiamente le aspettative; domani si conosceranno i numeri aggiornati dell’inflazione Usa.

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Ore 17:30 – Ftse Mib finale -2,14% a 33.607 punti

Il rimbalzo delle Borse europee è durato una sola seduta: i listini europei tornano nel mirino delle vendite, scontando nuovamente i timori per le future mosse del presidente eletto Donald Trump che hanno invece galvanizzato finora gli indici di Wall Street (oggi in vena di consolidamento poco sotto la parità).

A Piazza Affari le vendite si accaniscono su Mediobanca (-8 2%) dopo i conti del trimestre che hanno deluso sul fronte del margine di interesse e in parte delle commissioni. In netto calo inoltre Prysmian (-5,5%) e Cucinelli (-4,8%), Le vendite colpiscono quasi tutti i titoli del listino principale, ad eccezione della sola Stm (+1,1%). Limitano i danni Iveco e Leonardo dopo che è stato annunciato l’accordo con Idv per la fornitura di componenti nell’ambito della joint venture con Rheinmetall.

Ore 16:15 – Stellantis in russo con l’auto europea

Stellantis -1,91% a 12,518 euro, in linea con lo Stoxx di settore che segna -1,6%. Non basta a sostenere il comparto un report di Morgan Stanley che ha migliorato il giudizio sull’auto europea a in-line. Il broker conferma su Stellantis il rating overweight con un target price di 14 euro. Su Bmw viene alzata la raccomandazione da equal-weight a overweight con target di 85 euro: il titolo a Francoforte resiste sulla parità.

Ore 15:00 – Future Ws poco mossi

Future di Wall Street sostanzialmente invariati dopo la carrellata di massimi storici legati alle aspettative di deregulation e rilancio della ripresa economica sotto la presidenza Trump. Sul fronte macro si attende l’inflazione CPI di novembre in calendario domani. “Stimiamo un aumento dello 0,31% del CPI core di ottobre (rispetto allo 0,3% del consensus), corrispondente a un tasso annuo del 3,30% (rispetto al 3,3% atteso del consensus) – si legge in una nota di Goldman Sachs -. Prevediamo un aumento dello 0,19% del CPI headline di ottobre (rispetto allo 0,2% del consenso), che riflette un aumento dello 0,2% dei prezzi dei generi alimentari e un calo dell’1,3% dei prezzi dell’energia”.

Ore 12:50 – Bper, nuovo target da Ubs

Bper +1,36% a 5,946 euro. Oggi Ubs ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo da 7,50 a 7,80 euro, confermando la raccomandazione buy. Gli analisti dopo la recente trimestrale hanno incrementato del 2-3% le stime sugli utili 2024-2028 per tener conto di migliori ricavi e minori costi.

Ore 11:30 – Iveco frena

Iveco frena improvvisamente a Piazza Affari in una giornata difficile per l’azionario europeo: il titolo, dopo rialzi superiori al 2%, si porta sulla parità, con il Ftse Mib a -1%. Secondo Equita per Iveco Defence l’accordo per collaborare con la jv Leonardo-Rheinmetall vale oltre 1,5 miliardi. Leonardo continua intanto a salire con un rialzo di 1 punto percentuale.

Ore 10:45 – Mediobanca fanalino di coda

Mediobanca si conferma in calo di circa il 7% a metà mattina dopo i risultati del primo trimestre 2024-2025 che hanno deluso sul fronte dei ricavi. In particolare il margine di interesse è calato a 485 milioni (-2,2%) e le commissioni sono cresciute a 231,2 milioni (+28,6%), mentre il consensus fornito dal gruppo stimava rispettivamente 495 e 243 milioni. Secondo Jefferies i “trend core sono stati contrastati con margine di interesse e commissioni sotto le attese, portando il risultato pre accantonamenti a essere del 4% sotto il consensus”. Intermonte parla di risultati complessivamente “leggermente sotto le attese”. Infatti “il margine d’interesse appare meno resiliente del previsto, dovuto ad un calo dei volumi, così come vediamo una certa stagionalità nelle commissioni”, aggiungono gli analisti, pur notando che nel wealth management si registrano “trend molto forti in termini di passaggio da raccolta diretta a indiretta, e stabili in termini di ricavi commissionali”. I numeri, quindi, si basano su “buoni trend a livello di tutte le linee di business”.

Ore 10:25 – Mps, per Intesa vale 6,80 euro

Mps +0,81% a 5,48 euro. Intesa Sanpaolo ha alzato il target price sul titolo da 6,40 a 6,80 euro, confermando la raccomandazione buy. Il broker dopo i conti del terzo trimestre ha migliorato le previsioni di Eps adjusted su Banca Monte dei Paschi di Siena del 9% sul 2024 e del 5% sul 2025-2026.

Ore 9:45 – Ftse Mib -0,86% a 34.048 punti

Sulla Borsa italiana oggi tornano a fare capolino i realizzi. In fondo al listino principale le azioni Mediobanca lasciano sul terreno circa il 7% dopo un utile netto leggermente migliore delle attese, mentre a deludere a detta dei trader è stato il margine di interesse, ma anche le commissioni.

Vendite inoltre su Prysmian a circa -3% e sul lusso con Moncler a -2,3% e Cucinelli in flessione del -3,2%.

Prosegue il buon momento di Leonardo (+2%) che peraltro cederà a Iveco (+1%) fino al 15% delle attività totali della joint venture con Rheinmetall per lo sviluppo e la produzione di veicoli cingolati da combattimento terrestri per l’Esercito italiano.

Bper guida le banche con +1,8%.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib scambiano in territorio negativo.

Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Morgan Stanley hanno alzato il target price su Unicredit da 43 a 44 euro, confermando il rating equal-weight.

Hsbc ha alzato il prezzo obiettivo su Buzzi da 46 a 50 euro, confermando il buy.

Da seguire Iveco, che ha annunciato un accordo preliminare tra Idv, il marchio del gruppo specializzato in mezzi per la difesa e la protezione civile, e Leonardo, per la fornitura di componenti funzionali per futuri contratti nell’ambito della joint venture tra Leonardo e Rheinmetall. La partecipazione di Idv sarà compresa tra il 12 e il 15 percento delle attività totali della joint venture per lo sviluppo e la produzione di veicoli cingolati da combattimento terrestri per l’Esercito italiano. La collaborazione, spiega una nota, farà leva sull’esperienza dell’azienda, che spazia dai sistemi avanzati di propulsione e trasmissione per veicoli militari a tecnologie di protezione altamente specializzate. L’accordo permetterà al marchio di continuare a contribuire allo sviluppo di veicoli per la difesa e la protezione civile, aggiunge il gruppo, come dimostrato da un portafoglio ordini che nel 2023 ha superato i 4 miliardi di euro.

Fra le trimestrali, spiccano i risultati del primo trimestre 2024/25 di Mediobanca, che evidenziano un utile netto di 330 milioni (-6,1%, sopra attese pari a 319 milioni) su ricavi di gruppo per 865 milioni. Commissioni nette +29% a 230 milioni, trainate dal Wealth Management (+15%) e dal Cib (+26%). Piazzetta Cuccia segnala una “importante crescita del margine di interesse nel Consumer (+8%, +4% t/t) che si conferma essere il motore del margine di interesse del Gruppo”. Tuttavia il margine di interesse di Gruppo risulta “in temporaneo calo (-2% a 485 milioni) per azioni mirate a favorire la crescita ricorrente futura”. Via libera al buyback da 385 milioni già approvato dall’assemblea, in partenza oggi per concludersi entro il 7 ottobre 2025. Mediobanca stima che nell’esercizio 2024-2025 l’utile per azione crescerà del 6/8%, mentre “la remunerazione degli azionisti prevede una crescita attesa del dividendo per azione, con cash pay out confermato al 70%”.

A2a ha archiviato i nove mesi con un utile netto di 713 milioni, in crescita del 68%, che consente alla multiutility di alzare la guidance 2024. Il gruppo ha inoltre aggiornato il piano strategico al 2035, confermando i 22 miliardi di investimenti, mentre la politica di remunerazione degli azionisti che prevede una crescita sostenibile del dividendo per azione di almeno il 4% annuo, rispetto al 3% annuo previsto nel precedente piano presentato a marzo.

Si riuniscono inoltre per approvare i dati contabili i cda di Bialetti Industrie, B&C Speakers, Cy4Gate, De Longhi, Dexelance, Enervit, Equita Group, Fila, Gefran, Iren, Italmobiliare, Sabaf, Saes Getters, The Italian Sea Group, Toscana Aeroporti, Unidata, Zest.

Preapertura

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi in calo, all’indomani di una seduta positiva che ha visto Piazza Affari chiudere in deciso rialzo (Ftse Mib +1,56% a 34.343 punti). La Borsa italiana è stata trainata da nuovi acquisti su Leonardo; bene anche Azimut e Stm; sul fondo Erg e il lusso.

Wall Street ha visto inizialmente un parziale consolidamento, per poi accelerare e chiudere nuovamente su massimi storici, sempre in scia al Trump trade che ha galvanizzato nell’ultima settimana i mercati americani.

L’agenda macro prevede oggi alcuni dati, fra cui la fiducia Zew tedesca di novembre. Domani si conosceranno i numeri dell’inflazione americana di ottobre. Previsti diversi discorsi Fed tra cui a mercato aperto quelli di Waller, Barkin, Kashkari.

I future Usa trattano stamattina poco mossi.

A Tokyo il Nikkei ha chiuso con un -0,40% a 39.376 punti.

Sul forex, l’euro/dollaro cede ancora terreno a 1,0630; il petrolio arretra con il Brent a 71 dollari e il Wti a 67 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso ieri sera positiva: Dow Jones +0,69% a 44.293 punti, S&P 500 +0,10% a 6.001 punti, Nasdaq +0,06% a 19.298 punti.

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