Finanzareport.it | Borsa italiana oggi: 12 marzo 2025 - Finanza Report

Lun 24 Marzo 2025 — 04:46

Borsa italiana oggi: 12 marzo 2025



Occhi puntati sull’inflazione Usa, primi dazi di Trump all’Ue

borsa italiana oggi

Borsa italiana oggi ben intonata in scia ai mercati internazionali dopo una frenata dell’inflazione americana più marcata del previsto. Il CPI di febbraio è uscito a +2,8% annuo e l’inflazione core a 3,1% (consensus 2,9% da 3% annuo, con il dato core a 3,2% da 3,3%). Il rimbalzo arriva dopo i realizzi della prima parte della settimana e nonostante l’escalation sui dazi. Con una mossa dell’ultimo minuto, il presidente americano Trump ha lanciato tariffe del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio che riguarderanno anche la Ue, colpita così per la prima volta dalle politiche commerciali della nuova amministrazione Usa. L’Unione europea in risposta ha detto che imporrà dazi su importazioni dagli Stati Uniti per un valore di 26 miliardi di euro a partire da aprile. Sul fronte geopolitico, l’Ucraina ha accettato un cessate il fuoco immediato di 30 giorni proposto dagli Stati Uniti. Come parte del piano, gli Usa hanno ripristinato la collaborazione di intelligence con Kiev. La Russia tuttavia si è mostrata cauta, chiedendo ulteriori garanzie prima di aderire. La Banca del Canada ha tagliato il suo tasso di interesse di riferimento di 25 punti base, portandolo al 2,75%.

(Scorrere verso il basso per vedere tutti gli aggiornamenti della diretta news)

Cliccare qui per le principali raccomandazioni dei broker di oggi 12 marzo 2025.

Ore 17:30 – Ftse Mib finale +1,61% a 38.307 punti

Piazza Affari chiude nettamente positiva, in linea con la giornata di ricoperture per l’azionario europeo, dopo i dati confortanti sull’inflazione americana e nonostante le tensioni commerciali con l’America di Trump. Wall Street procede tutta in verde, trainata in particolare dai tecnologici (Nasdaq +1,7%) mentre il Dow Jones tratta solo in marginale rialzo.

A Milano lo spettro dei dazi non spaventa un terzetto di titoli legati alle infrastrutture, fra cui svetta Saipem con +5,85%, seguita da Prysmian a +5,8%, Buzzi +5,7%. Si rivedono Inoltre le banche, guidate da Mps con +4,2%.

Sul fondo Amplifon e Campari a -1,7%.

Leonardo termina poco sotto la parità in una giornata volatile dopo le valutazioni aggiornate da parte di numerose banche d’affari.

Ore 16:00 – Pirelli, nuovo target price da Goldman Sachs

Pirelli +2,21% a 5,74 euro con il Ftse Mib a +1%. Goldman Sachs ha alzato il prezzo obiettivo sul gruppo della Bicocca da 6,80 a 7 euro, confermando la raccomandazione buy. Il broker ha aumentato le stime di Eps del 2,6% sul 2025 e del 2% sul 2026 per tener conto di minori oneri finanziari alla luce del miglioramento del debito.

Ore 15:00 – Wall Street a caccia di un rimbalzo

Wall Street per lo più positiva al traino del Nasdaq, in rialzo di oltre 1 punto percentuale, mentre il Dow Jones perde slancio e tratta sotto la parità (-0,2%), S&P 500 a +0,6%.

Il Dow Jones e l’S&P 500 sono scesi di oltre il 3% nelle prime due sedute della settimana, mentre il Nasdaq è calato del 4%. L’S&P 500 è sceso brevemente in territorio di correzione martedì, in calo del 10% rispetto al record stabilito a febbraio.

Fra i singoli titoli, prosegue oggi il rimbalzo delle big tecnologiche, con Nvidia a +6%, Meta +4%, Tesla +8%.

Ore 13:45 – Future WS in rally

I numeri dell’inflazione Usa inferiori alle attese, come detto, accendono la rimonta di Wall Street: i future sui principali indici mettono a segno rialzi di circa un punto percentuale.

A Milano il Ftse Mib sfiora +1,6%.

Ore 12:10 – Popolare Sondrio in luce dopo target stand-alone

Banca Popolare Sondrio procede brillante con un rialzo di circa il 3% sopra 11 euro dopo i target di piano aggiornati che la banca ritiene di poter mettere a segno stand-alone, qualora cioè gli azionisti respingessero l’Ops di Bper. Gli analisti apprezzano in particolare i target sulla remunerazione. L’istituto valtellinese prevede circa 1,5 miliardi di dividendi nell’arco del piano 2025-2027, raddoppiando la distribuzione avvenuta negli ultimi tre anni, con un payout ratio annuale del 85% a partire già da quest’anno, rispetto al 63% del 2024. E questo mantenendo, sotto il profilo patrimoniale, un Cet 1 sopra il 14%.
Equita Sim conferma la raccomandazione hold e il prezzo obiettivo a 9,50 euro. “Il piano prevede un radicale cambiamento di approccio sul fronte della remunerazione degli azionisti, con un payout indicato a 85% in arco piano, ben superiore rispetto al 63% del 2024 e alla nostra stima di circa il 70%”. Jefferies, che ha una raccomandazione hold e prezzo obiettivo a 9,80 euro, spiega che il target sull’utile supera del 20% le sue previsioni, mentre il payout si confronta con attese del broker al 75%.

Ore 11:00 – Erg cade a Piazza Affari

Erg -5,73% a 17,45 euro. Equita Sim (rating hold sul titolo con prezzo obiettivo a 27 euro) sottolinea “numeri 2024 e guidance 2025-2026 inferiori alle attese e ai precedenti target di piano”. Per il broker Erg “rimane tra le migliori renewables companies in termini di qualità degli asset, del management e in termini di valutazione. Tuttavia, riteniamo che le incertezze di breve termine e l’approccio value contro growth possano pesare ancora sulle valutazioni, soprattutto rispetto alle altre società del segmento utility (Enel, A2a, Iren, Acea, Hera), che trattano a multipli simili su P/E ed Ev/Ebitda, ma con minore indebitamento, dividend yield più elevato e una maggiore esposizione a business regolati (a parità di crescita operativa attesa)”.

Ore 10:10 – Brunello Cucinelli, per Morgan Stanley vale 130 euro

Brunello Cucinelli +1,76% a 109,70 euro. Morgan Stanley, come da noi anticipato in preapertura, ha avviato la copertura sul titolo con rating overweight e prezzo obiettivo a 130 euro. Per il broker la casa di moda umbra merita una valutazione a premio elevato rispetto al settore del lusso. “Apprezziamo la strutturale resilienza del modello di attività di Brunello Cucinelli, soprattutto in un contesto di accresciuta incertezza macro”, spiega la banca Usa nel report.

Ore 10:05 – Leonardo,
scure di Equita

Leonardo -2,72% a 42,56 euro. Per Equita il titolo ha corso abbastanza: la Sim ha così tagliato il giudizio sull’ex Finmeccanica da buy a hold, con prezzo obiettivo alzato del 26% a 46,50 euro. “Pur sapendo che il newsflow del settore difesa resterà positivo e che Leonardo è ben posizionata per cavalcarlo, oltre ad aver dimostrato capacità nel raggiungere quanto promesso”, il broker ha deciso il taglio del rating “alla luce della performance del titolo (+69% da inizio anno)”.

Equita prevede “ulteriore upside in caso di soluzione definitiva per le Aerostrutture (entro fine anno), mentre l’obiettivo di realizzare acquisizioni in Cyber/Space rischia di diventare costoso visto il rerating dei multipli del settore”. Quanto al piano aggiornato, per Equita è “da considerare un floor in quanto non include l’upside del piano ReArm Eu” cioè l’aumento della spesa militare europea.

Jp Morgan ha migliorato a sua volta il prezzo obiettivo su Leonardo dopo il piano da 44 a 47,50 euro confermando il rating overweight.

Ore 9:30 – Ftse Mib +0,92% a 38.044 punti

Piazza Affari mette a segno un rimbalzo assieme al resto d’Europa, mentre i future di Wall Street scambiano poco sopra la parità in attesa dei dati sull’inflazione. Bene Prysmian (+2,9%), fra i titoli esposti al mercato Usa considerati maggiormente al riparo dalla questione dazi.

In recupero le banche guidate da Popolare Sondrio (+2,4%), dopo il piano stand-alone dell’istituto valtellinese che prevede dividendi per circa 1,5 miliardi al 2027, mentre le attività di merchant acquiring saranno cedute a Nexi (+2%) per 100 milioni.

Nel lusso spicca Cucinelli sopra il 2%: come da noi anticipato in preapertura, Morgan Stanley ha avviato la copertura con raccomandazione overweight e prezzo obiettivo di 130 euro.

Sul fondo Leonardo (-4,9%) oggetto di prese di profitto: Equita ha tagliato il giudizio a hold, pur alzando il target a 46,50 euro, dopo un rally che ha visto il titolo crescere fino al 70% da inizio anno.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib trattano in moderato rialzo.

Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Morgan Stanley hanmo avviato la copertura su Brunello Cucinelli con rating overweight e target price a 130 euro.

Jp Morgan ha migliorato il prezzo obiettivo su Leonardo dopo il piano aggiornato da 44 a 47,50 euro, confermando overweight.

Banca Popolare di Sondrio ha svelato il suo piano industriale 2025 – 2027 in chiave stand-alone, in risposta all’Ops di Bper, che prevede circa 1,5 miliardi di dividendi in arco di piano, raddoppiando la distribuzione avvenuta negli ultimi 3 anni, con payout all’85% in ogni anno di piano a partire già dal 2025 (rispetto al 63% del 2024).

Erg ha tagliato la guidance per il 2026, citando tempi più lunghi per l’approvazione di una legge di incentivazione del settore e un approccio più cauto negli Stati Uniti, mentre valuta la politica di energia verde della nuova amministrazione.
Il gruppo ha ridotto la spesa di capitale prevista per il 2026 del 20% a 1 miliardo di euro (1,1 miliardi di dollari) e la crescita del portafoglio di asset a 4,2 gigawatt, precedentemente fissata a 4,5 GW.

Preapertura

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi poco mossa o leggermente positiva, all’indomani di una seduta di vendite che ha visto Piazza Affari chiudere a sua volta in calo (Ftse Mib -1,38% a 37.698 punti). La Borsa italiana è stata zavorrata da vendite su Stellantis; bene invece Leonardo dopo il piano aggiornato.

Seduta nuovamente in calo per Wall Street, che ha pagato l’escalation sui dazi.

Oggi, secondo quanto annunciato dal presidente Trump, sarebbero dovute entrare in vigore tariffe Usa del 50% su acciaio e alluminio provenienti dal Canada. Poi nella notte la Casa Bianca ha corretto il tiro, affermando che i dazi saranno del 25% ma riguarderanno anche Ue, Australia e altri Paesi. L’Unione europea in risposta ha detto che imporrà dazi su importazioni dagli Stati Uniti per un valore di 26 miliardi di euro a partire da aprile.

Intanto sulle Borse Usa sono ricomparsi i timori per la tenuta dell’economia dopo un outlook deludente sul trimestre da parte di Delta Airlines, che ha chiuso in netto calo (-7,25%) trascinando altri titoli correlati ai viaggi, come Airbnb, in flessione del 5%. In parziale recupero invece i tecnologici, con le azioni Nvidia a +1,7%, Tesla +3,8% all’indomani di un -15%.

Occhi puntati oggi sull’inflazione CPI di febbraio (consensus 2,9% da 3% annuo, con il dato core a 3,2% da 3,3%). Domani sarà la volta dei prezzi alla produzione.

Sul fronte geopolitico, l’Ucraina ha accettato un cessate il fuoco immediato di 30 giorni proposto dagli Stati Uniti. Come parte del piano, gli Usa hanno ripristinato la collaborazione di intelligence con Kiev.

I future Usa trattano stamattina poco mossi.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un +0,07% a 36.819 punti; in rosso la Cina.

Sul forex, l’euro/dollaro consolida a 1,0890; il petrolio è poco mosso con il Brent a 69 dollari e il Wti a 66 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso ieri sera in calo: Dow Jones -1,14% a 41.433 punti, S&P 500 -0,75% a 5.572 punti, Nasdaq -0,18% a 17.436 punti.

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