Borsa italiana oggi: 12 maggio 2025
Ste. Ne.
12-05-2025 — 08:45
Focus su trattative dazi e geopolitica

Borse oggi in netto rialzo. A tenere banco sono ancora le trattative sui dazi, in particolare tra Usa e Cina dopo un round decisivo di colloqui svoltosi nel fine settimana in Svizzera: il risultato è stato un accordo che vedrà entrambi i Paesi tagliare le tariffe da oltre il 100% al 10% per 90 giorni. Gli Stati Uniti manterranno comunque in vigore i dazi del 20% sul fentanyl nei confronti di Pechino. Intanto il presidente Trump è in partenza per il Medio Oriente, dove farà tappa in Arabia Saudita, Qatar ed Emirati Arabi Uniti, per discutere di affari ma anche della situazione a Gaza. Sempre in tema di geopolitica, da seguire gli sviluppi sull’Ucraina, in vista di colloqui diretti tra Russia e Kiev che dovrebbero svolgersi giovedì 15 maggio in Turchia a Istanbul, su proposta del presidente russo Vladimir Putin. Da seguire il comparto farmaceutico dopo che il presidente americano Trump ha annunciato che oggi firmerà un ordine esecutivo per ridurre i prezzi dei farmaci da prescrizione negli Stati Uniti dal 30 all’80%, basandosi sul principio della nazione più favorita (ovvero, lo stesso prezzo del paese che paga il prezzo più basso al mondo). Fra le trimestrali Usa, spiccano Cisco (mercoledì) e Walmart (giovedì). Sul fronte macro, spicca l’inflazione di aprile negli Stati Uniti (domani).
(Scorrere verso il basso per vedere tutti gli aggiornamenti della diretta news)
Cliccare qui per le principali raccomandazioni dei broker di oggi 12 maggio 2025.
Ore 17:30 – Ftse Mib finale +1,40% a 39.921 punti
La distensione commerciale tra Usa e Cina, con Washington e Pechino che hanno concordato una sospensione di alcune tariffe per 90 giorni, rinvigorisce le Borse mondiali, e mentre Wall Street viaggia in solido rialzo (fino a +3,5% sul Nasdaq), i listini europei chiudono positivi. Il presidente Trump ha anche affermato che parlerà con il presidente cinese Xi Jinping questo fine settimana per dar seguito alle trattative che hanno segnato “un nuovo inizio”. Il Ftse Mib di Milano mette così a segno un rialzo dell’1,4%, riavvicinandosi alla soglia dei 40.000 punti toccata in giornata.
A Piazza Affari svetta Stellantis (+6,8%) che da un lato beneficia della tregua tariffaria, dall’altro della possibile chiusura in breve termine della ricerca nuovo ceo. In luce anche Iveco (+6,5%), in scia alle nuove indiscrezioni di stampa sull’offerta di Leonardo (-4,1% in coda al istino) e di Rheinmetall (-5,1% a Francoforte) nonché altri possibili pretendenti sulla sua divisione Defence. Sul valutario, si rafforza il dollaro, con l’euro che incrocia il biglietto verde a 1,111 dollari (venerdì in chiusura a 1,1264 dollari). Il petrolio continua a guadagnare terreno, con il Wti a 62,33 dollari al barile (+2,15%) e il Brent a 65,23 dollari (+2%). In rialzo il gas a 35,44 euro al MWh (+2,3%). In calo il Bitcoin a 102.840 dollari (-1,4%). Giù anche l’oro, con il contratto future che si attesta a 3.241 dollari l’oncia (-3%).
Ore 17:00 – Recordati -2% su taglio prezzi farmaci Usa
Recordati -2% è fra i titoli che m
Non partecipano oggi ai “festeggiamenti” per l’intesa Usa-Cina sui dazi. Il presidente Usa Donald Trump, ricordano gli analisti di Equita Sim, ha dichiarato che firmerà un ordine esecutivo per ridurre i prezzi dei farmaci quasi immediatamente dal 30% all’80% con il principio in base alla quale gli Stati Uniti pagheranno lo stesso prezzo della nazione che paga il prezzo più basso al mondo. “Ritenendo che l’entità del taglio minacciata sia eccessiva e quindi improbabile, segnaliamo che per ogni 5% di taglio dei prezzi di tutti i farmaci venduti negli Usa, in assenza di azioni mitiganti, stimiamo che l’Eps di Recordati possa scendere del 2-3%”, commenta il broker, che tuttavia conferma il buy con prezzo obiettivo a 65 euro.
Ore 15:35 – Wall Street in rally dopo apertura
Apertura in rally per i principali indici di Wall Street, con rialzi fino a circa +4% sul Nasdaq, con il settore tecnologico fra i maggiori beneficiari della tregua sui dazi tra gli Stati Uniti e le Cina. Il Segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent ha dichiarato lunedì che i colloqui con la Cina sono stati “molto produttivi” e che entrambi i Paesi hanno concordato di ridurre i dazi “reciproci” del 115% per 90 giorni. Questo porta i dazi statunitensi sui prodotti cinesi al 30% e quelli cinesi sulle importazioni dagli Stati Uniti al 10%. Fra i singoli titoli:
- Acquisti su alcune delle società maggiormente esposte alla Cina: Amazon +8%, Apple +4,5%.
- Nel settore dei semiconduttori bene Amd (+6,5%)Nvidia e ON Semiconductor a circa +5%.
- I farmaceutici trattano misti in vista dei tagli dei prezzi sui farmaci stabiliti dall’amministrazione Trump: fra questi Johnson & Johnson -1%, mentre Pfizer si muove in buon rialzo con oltre +2%.
Ore 13:30 – Borsa Milano maglia rosa
Piazza Affari (Ftse Mib +1,6% sopra 40.000 punti) migliore d’Europa a metà seduta, con lo Stoxx 600 del Vecchio Continente a +0,95%. La Borsa italiana, dopo la tregua Usa-Cina sui dazi, viene sostenuta da acquisti su Stellantis a circa +8%, Stm +7%, bene inoltre i finanziari con Mediobanca a +6%, che allunga ulteriormente su Mps (+0,9%), con l’offerta di Siena sempre più a sconto, Unicredit a +3,8% dopo aver archiviato un trimestre migliore delle attese e alzato la guidance per l’anno in corso. Le speranze di allentamento della guerra dei dazi aiutano poi i titoli del lusso, con Ferragamo a oltre +8% e Moncler a circa +5%. In luce Iveco (+6,3%), per la cui controllata della difesa si affacciano, secondo indiscrezioni, vari pretendenti. Tra questi scende di oltre il 4% Leonardo, che secondo la stampa avrebbe presentato un’offerta non vincolante insieme a Rheinmetall (-5%) da quasi 1,5 miliardi; peraltro il settore della difesa paga oggi la potenziale distensione in Ucraina. In rialzo di circa il 2% le azioni A e B di Mfe-MediaForEurope dopo che la ceca Ppf, secondo azionista di ProSiebenSat.1 (+20%), ha lanciato un’Opa parziale sul broadcaster tedesco a 7 euro per azione per arrivare appena sotto al 30% del capitale, proprio mentre è in corso l’Opas totalitaria di Mfe a 4,48 euro cash e 0,4 azioni Mfe A per ogni azione ProSieben.
Ore 12:30 – Mps, per Equita vale 7,60 euro
Mps +0,67% a 7,851 euro con il Ftse Mib a +1,6%, Ftse Italia Banche +2,8%. Equita ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo da 7,20 a 7,60 euro dopo i conti diffusi la scorsa settimana,
confermando la raccomandazione hold. Gli analisti della Sim hanno aggiornato le stime 2026-2027, aumentandole in media del 2% e incorporando “anche una più alta posizione di capitale”, ma il target testa inferiore agli attuali corsi azionari.
Ore 11:00 – Rally per Iveco
Iveco vola (+5,3%) sulle indiscrezioni di una guerra di offerte per la divisione Idv (Iveco Defence Vehicles), con il gruppo franco-tedesco Knds che avrebbe presentato un’offerta superiore agli 1,5 miliardi che sarebbero stati messi sul piatto nella proposta non vincolante di Leonardo-Rheinmetall, già resa nota nei giorni scorsi ma non quantificata economicamente. L’offerta congiunta di Leonardo (-4,5% a Piazza Affari) e Rheinmetall per il 100% di Idv sarebbe leggermente inferiore a 1,5 miliardi, commentano gli analisti di Equita Sim, secondo cui Leonardo è un “compratore naturale per motivi sia politici, sia industriali”, mentre Iveco potrebbe “cercare un partner industriale con cui realizzare una combinazione per risolvere i problemi strutturali (minor dimensione, minor diversificazione geografica e bassa esposizione ai veicoli pesanti che causa una bassissima redditività di questa divisione)”. Per Leonardo “si tratterebbe di un esborso superiore a quanto circolato su fonti di stampa (nei mesi scorsi si era parlato di 750 mln per il 100% senza specificare se equity o Ev) e superiore rispetto alla regola indicata nel business plan di esborsi per acquisizioni al 15-20% del fatturato (nel caso di Idv sarebbe 1,2 volte), ma a multipli ragionevoli considerando il contesto del settore e le potenziali sinergie estraibili, sostenibile finanziariamente avendo un debito su Ebitda atteso per il 2025 a circa 0,7 volte (implicito nella guidance che già include 0,5 mld di cash-out ipotizzato per piccole acquisizioni nella Cyber Security e nello Spazio)”.
Ore 10:15 – Unicredit, alza guidance e frena su M&A
Unicredit +2,51% a 55,12 euro dopo risultati del primo trimestre brillanti, mentre la banca ha migliorato la guidance e si è mostrata prudente sulle operazioni di consolidamento che la vedono impegnata, Banco Bpm (+2%) e Commerzbank (piatta a Francoforte). “Siamo posizionati per una serie di possibilità inorganiche nei nostri mercati ma perseguiremo soltanto quelle in grado di migliorare il nostro forte e resiliente caso d’investimento standalone”, il commento del ceo Orcel. Equita apprezza la guidance 2025 “rafforzata” e con possibile upside e conferma la raccomandazione buy con prezzo obiettivo a 58,50 euro. Jefferies conferma buy su Unicredit e target price a 61,50 euro.
Ore 9:30 – Ftse Mib +2,03% a 40.170 punti
Piazza Affari sugli scudi con Stm a +6,5%: il settore tecnologico beneficia delle prospettive di rappacificazione Usa Cina sui dazi. Bene inoltre Iveco (+6%) sulle indiscrezioni di una guerra di offerte per la divisione Defence Vehicles co il gruppo franco-tedesco Knds avrebbe presentato un’offerta, superiore agli 1,5 miliardi che sarebbero stati messi sul piatto nella proposta non vincolante di Leonardo-Rheinmetall. Intanto Leonardo cede circa il 4% complice il disgelo sull’Ucraina; inoltre come da noi anticipato in preapertura, Banca Akros ha tagliato la raccomandazione da accumulate a neutral con un prezzo obiettivo alzato da 50 a 52 euro. Corre Stellantis (+6,2%) che punterebbe a nominare presto il nuovo ceo, una scelta interna, il responsabile del Nord America, Antonio Filosa. Unicredit +3,8% dopo gli utili sopra attese e il rialzo della guidance.
Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano
Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib scambiano in rialzo.
Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Jefferies hanno rivisto il target price su Saipem da 3,70 a 3,30 euro, confermando il rating buy.
Banca Akros ha tagliato il giudizio su Leonardo da accumulate a neutral con un prezzo obiettivo alzato da 50 a 52 euro.
Focus su Unicredit dopo i risultati del primo trimestre 2025 chiuso con un utile netto di 2,77 miliardi contro 2,34 miliardi del consensus. Ricavi in rialzo del 2,8% a 6,5 miliardi, trainati da commissioni in rialzo del 8,2% a 2,3 miliardi, sopra attese, a compensare un calo (-2,9%) del margine di interesse a 3,5 miliardi, in linea con le previsioni. Guidance 2025 migliorata (con possibile upside): utile netto superiore a 9,3 miliardi.con un RoTE maggiore del 17%. Distribuzioni superiori a quelle a valere sul 2024 “grazie alla più elevata crescita dell’utile netto”; distribuzioni “comprensive di un dividendo pari al 50% dell’utile netto e di distribuzioni aggiuntive inclusive del capitale in eccesso rispetto ad
un Cet1 ratio del 12,5-13%”, spiega la banca.
Fra le altre trimestrali su Borsa italiana oggi, spiccano i conti di Fincantieri (conference ore 17).
Secondo varie fonti, Antonio Filosa, responsabile di Stellantis per il Nord America, sarebbe il candidato favorito per diventare il nuovo ceo del gruppo.
L’azionista ceco Ppf rafforzerà la propria partecipazione in ProSiebenSat.1 , su cui Mfe (ex Mediaset) ha presentato un’offerta, da poco meno del 15% fino al 29,99% mettendo sul piatto 7 euro per azione in contanti.
Preapertura
L’apertura delle Borse europee è attesa oggi nuovamente in rialzo, alla ripartenza dopo una seduta positiva venerdì scorso che ha visto Piazza Affari chiudere a sua volta in rialzo (Ftse Mib +1,02% a 39.369 punti). La Borsa italiana ha archiviato la settimana con un bilancio di +2,7%, portando i guadagni da inizio anno a oltre +15%; bene nell’ottava soprattutto Mediobanca (+11,9%), Amplifon (+7,3%) e Bper (+7,2%), sostenute dai risultati trimestrali, mentre i realizzi hanno preso di mira in particolare Diasorin (-3,6% nelle cinque sedute).
A tenere banco sono ancora le trattative sui dazi, in particolare tra Usa e Cina dopo un primo round di colloqui svoltosi nel fine settimana in Svizzera: il segretario al Tesoro Scott Bessent ha spiegato che sono stati “molto produttivi”, aggiungendo che i dettagli saranno resi oggi nel corso di una conferenza stampa. Intanto il presidente Trump, in partenza per il Medio Oriente, è stato “pienamente informato” sulle discussioni. Il capo della Casa Bianca farà tappa in Arabia Saudita, Qatar ed Emirati Arabi Uniti, dove si discuterà di affari ma anche della situazione a Gaza. Sempre in tema di geopolitica, da seguire gli sviluppi sull’Ucraina, in vista di colloqui diretti tra Russia e Kiev che dovrebbero svolgersi giovedì 15 maggio in Turchia a Istanbul, su proposta del presidente russo Vladimir Putin. Da seguire il comparto farmaceutico dopo che il presidente americano Trump ha annunciato che oggi firmerà un ordine esecutivo per ridurre i prezzi dei farmaci da prescrizione negli Stati Uniti dal 30 all’80%, basandosi sul principio della nazione più favorita (ovvero, lo stesso prezzo del paese che paga il prezzo più basso al mondo). Fra le trimestrali Usa, spiccano Cisco (mercoledì) e Walmart (giovedì). Sul fronte macro, spicca l’inflazione di aprile negli Stati Uniti (domani).
I future Usa trattano stamattina in netto rialzo.
A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un +0,38% a 37.644 punti; nel resto dell’Asia prevalgono gli acquisti, bene soprattutto Hong Kong.
Sul forex, l’euro/dollaro consolida a 1,1230; il petrolio recupera terreno con il Brent a 64 dollari e il Wti a 61 dollari al barile.
Wall Street aveva chiuso ieri venerdì sera poco mossa, al termine di una nuova settimana in buon recupero: Dow Jones -0,29% a 41.249 punti, S&P 500 -0,07% a 5.659 punti, Nasdaq +0,00% a 17.928 punti.
Potete seguire le nostre news con gli ultimi aggiornamenti anche sul canale Telegram Finanza Report</