Finanzareport.it | Borsa italiana oggi: Jefferies promuove Enel, Goldman lima Stellantis - Finanza Report

Lun 13 Gennaio 2025 — 06:59

Borsa italiana oggi: Jefferies promuove Enel, Goldman lima Stellantis



DIRETTA NEWS / Focus su nuovi dati macro e trimestrali bancarie Usa

borsa italiana oggi

Borsa italiana oggi positiva in linea con il resto d’Europa. Il merato torna a scommettere su un taglio dei tassi a settembre che dovrebbe accomunare Fed e Bce. Focus sull’agenda macro con prezzi alla produzione Usa di giugno e la fiducia Michigan di luglio; e sulle trimestrali americane con i risultati di Jp Morgan, Citigroup e Wells Fargo.

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Cliccare qui per le principali raccomandazioni dei broker di oggi 12 luglio 2024.

Ore 17:30 – Ftse Mib finale +0,77% a 34.580 punti

Europa tutta in verde, in linea anche con l’andamento positivo di Wall Street, dopo il dato dei prezzi alla produzione Usa (+0,2% a giugno, di un soffio sopra le attese) che non ha scalfito la convinzione degli investitori che, con l’inflazione ormai domata, la Fed possa decidere a breve di tagliare i tassi di interesse. E così mentre il trio formato da Citigroup, Wells Fargo e Jp Morgan è stato bersagliato dalle vendite dopo i rispettivi bilanci, i listini su entrambe le sponde dell’Atlantico hanno continuato a viaggiare in territorio positivo.

A Milano in chiusura bene Iveco (+2,4%), Moncler (+2%), la stessa Saipem (+1,6%); in controtendenza le utilities A2a (-0,8%), Hera con -0,4%.

Ore 17:00 – Eni, ottimismo di Equita su prossima trimestrale

Equita Sim conferma la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 19,5 euro su Eni (+0,73% a 14,304 euro). Secondo gli analisti i risultati del secondo trimestre possono “rappresentare un catalizzatore positivo per il titolo”. In particolare, Equita si aspetta “un rallentamento del tasso di declino dell’utile netto (-26% a/a da -46% a/a nel primo trimestre) come risultante di una performance positiva del business upstream, supportato da prezzi del greggio e volumi in crescita (grazie anche all’acquisizione di Neptune) più che compensata dal declino di redditività della divisione Ggp che risente di uno scenario meno favorevole. Ci attendiamo una performance debole nel downstream (raffinazione e chimica) mentre Enilive e Plenitude sono attese con una performance coerente con la guidance annuale”. Inoltre Eni può “confermare le guidance operative 2024 sebbene riteniamo ci siano margini di miglioramento derivanti dalla performance nell’upstream e in Ggp”. Secondo Equita la pipeline di dismissioni può continuare a ridurre il leverage nel secondo semestre 2024 e nel 2025 “e contemporaneamente dare più spazio al budget sul piano di buyback. Limiamo le stime di Eps 2024 dell’1% come risultante di uno scenario meno favorevole sul downstream (raffinazione e chimica) e ipotizzando un prezzo del Brent medio 2024 a 85 usd al barile da 80 usd/barile precedente. Buy confermato”.

Ore 16:00 – Tesla, per Ubs ora è da vendere

Tesla tenta un recupero ma resta volatile a Wall Street dopo le vendite della vigilia. Il titolo, dopo un avvio in rosso, segna in questo momento +1,58% a 245 dollari dopo il -8,4% rimediato ieri. Ubs oggi ha tagliato il rating a sell da neutral, con prezzo obiettivo alzato a 197 da 147 dollari. Nonostante alcuni sviluppi positivi a supporto del titolo, tra cui la guida automatica, le attese per gli aspetti core del comparto sono attese deteriorarsi, spiega la banca d’affari. “Tesla ha sempre avuto un premio per altre iniziative di crescita future, ma è difficile valutare adeguatamente questa opzionalità”, commentano gli analisti che aggiungono come negli ultimi tempi questo premio si sia ampliato “grazie all’entusiasmo per l’AI”. Questo premio per la crescita futura è stimato dalla banca svizzera in oltre 500 miliardi di dollari e “considerando un orizzonte temporale di 5 anni, ciò implica un valore futuro di un trilione di dollari, solo per giustificare i livelli attuali; bisognerebbe quindi vedere un’opportunità ancora più grande per giustificare un rating buy”. Sebbene Tesla stia investendo molto nell’AI e la tecnologia stia facendo progressi, gli investimenti sono costosi e il ritmo di miglioramento potrebbe rallentare, spostando le prospettive di guadagno sul lungo termine. “Se l’entusiasmo del mercato per l’AI dovesse diminuire, il multiplo di Tesla potrebbe risentirne. Data la mancanza di visibilità e il rischio che le opportunità di crescita si concretizzino su un orizzonte temporale più lungo (o non si concretizzino affatto), con il titolo che tratta a 86 volte il P/E NTM, declassiamo a sell”.

Ore 15:30 – Wall Street apre positiva

Piazza Affari procede in moderato rialzo (+0,5%) assieme al resto d’Europa, mentre i listini Usa hanno avviato le contrattazioni sopra la parità. A Wall Street le trimestrali non supportano Wells Fargo (-7%) che ha deluso le attese sul fronte del margine d’interesse, ma nemmeno Jp Morgan (.2%) e Citigroup (-1%). Ancora vendite su Tesla (-1% dopo -8,4% di ieri) su cui Ubs ha tagliato la raccomandazione a sell.

I prezzi alla produzione di giugno hanno battuto leggermente le stime di consensus, ma vengono confermate le aspettative di un taglio Fed a settembre.

Ore 13:20 – Bff Bank, risponde a Bankitalia e recupera terreno

BFF mette a segno rialzi fino alla doopia cifra dopo l’invio del riscontro a Banca d’Italia in merito ai rilievi emersi sulla classificazione crediti, sulla governance e sulle prassi aziendali in materia di remunerazione annunciati con i risultati del primo trimestre 2024. I rilievi fanno seguito a un’ispezione di Vua Nazionale che aveva portato alla sospensione temporanea della distribuzione degli utili, il blocco della parte variabile delle retribuzioni, il divieto di espandersi all’estero e un determinato tempo per rispondere ai rilievi. Da segnalare che la quotazione della banca ha accusato una flessione negli ultimi tre mesi pari a circa il 25%. La risposta di Bff, spiega la banca, è volta al raggiungimento di una pronta risoluzione dei rilievi relativi alla classificazione dei crediti, alla governance e alle prassi aziendali in materia di remunerazione. Con le misure proposte Bff “ritiene che il riscontro fornito possa rispondere alle criticità sollevate dalla Banca d’Italia mentre prosegue il dialogo costruttivo con l’Autorita’ di vigilanza”. E ancora “alla luce di quanto sopra, il cda di Bff ritiene che le prospettive economiche e finanziarie” rimangano sostanzialmente invariate e conferma i target al 2026 (che vedono un reddito netto in area 255-265 milioni di euro e dividendi cumulati superiori a 720 milioni).

Ore 11:45 – Brunello Cucinelli in calo dopo semestrale

Brunello Cucinelli -1,39% a 92,35 euro dopo una semestrale in linea con le attese, mentre sono state confermate le stime di crescita intorno al 10% nel 2024 e 2025.

Equita Sim conferma la raccomandazione hold con prezzo obiettivo a 100 euro. Il broker apprezza l’andamento delle vendite ma mette in guardia sull’andamento del rapporto capex-debito, che potrebbe essere lievemente superiore alle attese a causa degli investimenti che effettuerà la societa’, dal raddoppio della fabbrica di Solomeo (i cui lavori saranno completati nel 2026) e alle nuove fabbriche di sartoria maschile a Penne e a Gubbio. Nel dettaglio il rapporto capex-debito dovrebbe essere del 9,5% rispetto al 9-9,5% indicato in precedenza. “Un’incidenza simile è prevista ora anche per il 2025, rispetto a quella del 7-8%”, hanno commentato gli esperti di Equita, precisando che “la nostra stima di fatturato per l’intero 2024 rimane leggermente più ottimistica di quella dell’azienda, con un rialzo attorno al 13%, ipotizzando un retail in lieve accelerazione nella seconda parte dell’anno”. Quanto al wholesale, è da mettere in conto un peggioramento del giro d’affari nella seconda parte del 2024. “Le valutazioni appaiono ragionevoli, ma allo stesso tempo non particolarmente attraenti, sia in termini assoluti (il rapporto tra prezzo e utili attesi nel 2024 si attesta a 46 volte, vicino alla media storica di 50 volte del periodo 2022-2023) che relative rispetto ai concorrenti (premio del 120% contro media 113% nel 2022-23, range 80%-140%)”, hanno concluso gli analisti della sim.

Cautela anche dagli esperti di Jefferies, che hanno confermato hold con target di prezzo a 97 euro. Per la banca d’affari gli utili del primo semestre, che saranno annunciati a fine agosto, presuppongono un margine ebit in miglioramento di 50 punti base rispetto all’anno prima (ebit visto a 103 milioni). “Riteniamo che i progressi più moderati dei ricavi nel secondo semestre (del +11,5% al netto dei cambi) siano alla base di un margine stabile”, hanno aggiunto, prevedendo un ebit di fine anno a 212,6 milioni, che si basa su una crescita delle vendite a cambi costanti del 13% (rispetto al circa 10% target) e sul margine ebit di +29 punti base su base annua.

Oddo Bhf conferma la raccomandazione outperform e il prezzo obiettivo a 107 euro. G
Il broker ha aggiornato lievemente al rialzo le stime di Eps, migliorate dello 0,1% per il 2024 e il 2025 dopo i dati sul fatturato del primo semestre.

Ore 10:40 – Stellantis, le stime aggiornate di Goldman Sachs

Goldman Sachs come da noi anticipato in preapertura ha limato il prezzo obiettivo su Stellantis (+0,47% a 18,652 euro) da 26 a 24 euro, confermando la raccomandazione buy. Gli analisti della banca Usa hanno ridimensionato le stime di operating income del 6,7% per il 2024, del 6,5% per il 2025 e del 6,3% per il 2026 per tener conto di un aggiornamento sulle attese sui volumi e sull’evoluzione dei costi industriali. Le previsioni di Eps scendono del 6,7% per l’anno in corso e il successivo e del 6,6% per il 2026.

Ore 10:30 – Enel, le previsioni di Jefferies

Enel +1,19% a 6,87 euro. Come detto, il colosso elettrico di Piazza Affari beneficia dell’upgrade di Jefferies che ha alzato il giudizio da hold a buy e il target price da 6,5 a 8 euro, pari a un incremento del 23%.

Il broker, che ha aumentato le stime di Eps in media del 4% nel periodo 2024-2026, prevede conti dei primi sei mesi dell’anno “robusti”. Per gli esperti il gruppo è “fermamente sulla buona strada per essere nella parte alta della guidance di Ebitda 2024”.

Ore 10:00 – Ftse Mib +0,52% a 34.497 punti

Enel +1,3% dopo la promozione di Jefferies: il broker, come da noi anticipato in preapertura, ha alzato la raccomandazione sul titolo da hold a buy e il target di prezzo da 6,50 a 8 euro.

In evidenza tutto il comparto oil con Tenaris maglia rosa a +1,6%, Saipem +1,2%, Eni +1,1%. Proseguono le ricoperture su Inwit in rialzo di oltre 1 punto percentuale.

Nell’auto Stellantis guadagna mezzo punto percentuale nel giorno di un report di Goldman Sachs che ha fatto il punto sul settore, limando il target price sul titolo da 26 a 24 euro, seppure confermando il buy.

In fondo al listino principale giù Cucinelli (-0,6%) dopo la semestrale in linea con le aspettative.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib trattano poco sopra la parità.

Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Jefferies hanno alzato il rating su Enel da hold a buy e il target price sul titolo da 6,50 a 8 euro.

Goldman Sachs ha tagliato il prezzo obiettivo su Stellantis da 26 a 24 euro, confermando il buy.

In vista dell’apertura di Wall Street, da segnalare che Ubs ha tagliato Tesla da neutral a sell con un target alzato 147 a 197 dollari. Ieri il titolo ha ceduto oltre l’8%: Bloomberg ha scritto che la società ha deciso di rinviare la presentazione dei suoi robotaxi da agosto a ottobre.

Tornando a Piazza Affari, Brunello Cucinelli (ieri +2,3%) ha chiuso il primo semestre del 2024 con un fatturato di 620,7 milioni, in crescita del +14,1% a cambi correnti e +14,7% a cambi costanti. I ricavi del secondo trimestre raggiungono 312 milioni di euro da 309 milioni del primo trimestre. “Nella seconda metà del 2024, consideriamo attentamente le significative basi di comparazione del 2023, quando avevamo riportato il fatturato più elevato di sempre nel secondo semestre dell’anno”, precisa la nota sui conti. Confermata comunque la stima di una crescita nel 2024 “intorno al +10%”. Stessa previsione sul 2025.

L’aumento di capitale di Fincantieri è andato in porto. Alla conclusione del periodo di offerta in opzione per la ricapitalizzazione da 400 milioni, sono stati esercitati diritti di opzione per la sottoscrizione delle nuove azioni pari al 99,2% del totale delle nuove azioni, per un controvalore complessivo di 396,1 milioni. Cdp Equity, azionista di maggioranza, ha sottoscritto pro quota l’aumento di capitale per un importo di 285,8 milioni.

Unieuro ha chiuso il primo trimestre al 31 maggio con ricavi per 533,9 milioni, in calo del 7%; l’Ebit adjusted raggiunge 4,1 milioni, in miglioramento di oltre il 50% rispetto al trimestre precedente e in linea con le aspettative, contro il dato negativo per 8,5 milioni del primo trimestre di un anno fa.

Preapertura

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi poco mossa, all’indomani di una seduta positiva che ha visto Piazza Affari chiudere in frazionale rialzo (Ftse Mib +0,03% a 34.318 punti). La Borsa italiana, zavorrata in parte dalle banche, ha scontato prese di beneficio dopo aver sovraperformato nelle sedute precedenti.

A Wall Street ieri hanno prevalso i realizzi dopo la carrellata di record dei giorni scorsi, anche se la frenata dell’inflazione americana di giugno sembra aver spianato la strada a un primo taglio dei tassi Fed a settembre.

L’agenda macro prevede oggi altri dati fra cui i prezzi alla produzione Usa di giugno e la fiducia Michigan di luglio.

Inoltre entrano nel vivo le trimestrali americane con i risultati di tre big bancarie: Jp Morgan, Citigroup e Wells Fargo.

I future Usa trattano stamattina poco mossi.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un -2,45% a 41.190 punti, per effetto di prese di profitto dopo i massimi storici aggiornati più volte da inizio settimana.

Sul forex, l’euro/dollaro consolida a 1,0870 dopo i rialzi della vigilia; il petrolio è ben intonato con il Brent a 85 dollari e il Wti a 83 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso ieri sera all’insegna delle prese di profitto: Dow Jones +0,08% a 39.753 punti, S&P 500 -0,88% a 5.584 punti, Nasdaq -1,95% a 18.283 punti.

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