Borsa italiana oggi: 12 febbraio 2025
Ste. Ne.
12-02-2025 — 08:45
Dati macro sotto i riflettori con l’inflazione Usa di gennaio

Piazza Affari oggi chiude in frazionale calo una giornata nervosa sui mercati internazionali. Il focus è sui numeri dell’inflazione americana di gennaio, uscita a +0,5% su mese (+0,3% atteso) e in rialzo del 3% su anno (consensus 2,9% come a dicembre), mentre il CPI core ha fatto registrare un +3,3% superiore alle previsioni per +3,1% dopo +3,2% a dicembre. A Milano spunti anche da trimestrali e risiko bancario.
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Ore 17:30 – Ftse Mib finale -0,14% a 37.531 punti
Il rialzo a sorpresa dell’inflazione americana agita anche i listini europei, che dopo lo scossone a ridosso della pubblicazione del dato, risalgono dai minimi e chiudono la seduta in area positiva, con l’unica eccezione del Ftse Mib, poco sotto la parità. Wall Street procede in moderato calo con ribassi nell’ordine di mezzo punto percentuale.
A Milano in coda al listino le utilities con A2a (-1,5%) Hera (-1,95%) Terna (-1%) Enel (-0,9%) e Snam (-0,6%). Toniche al contrario le banche che, tra l’altro, fanno i conti con il risiko del settore. Tra le migliori Popolare di Sondrio (+2,1%), Mediolanum (+1,2%), Bper (+0,4%). Regina del listino Nexi (+3,8%) spinta dalle speculazioni sui possibili movimenti nel capitale.
Ore 16:05 – Ovs in verde dopo conti preliminari
Azioni Ovs +2,27% a 3,598 euro dopo i risultati preliminari del 2024 diffusi a mercato chiuso. Mediobanca Research conferma la raccomandazione outperform e il prezzo obiettivo a 4,10 euro, citando “ricavi 2024 e generazione di cassa un po’ sopra le attese”. I numeri sono migliori anche delle previsioni di Stifel, i quali segnalano come le vendite preliminari in crescita del +6% si confrontino con le stime del broker per un +5%: confermato il buy con target a 4 euro.
Ore 15:00 – Future WS in calo
I future di Wall Street trattano in deciso calo, con ribassi nell’ordine di 1 punto percentuale sui principali listini, dopo i numeri sull’inflazione di gennaio che hanno evidenziato un’accelerazione a sorpresa dei prezzi al consumo. In controtendenza Super Micro Computer intorno a +10% in pre-market dopo i risultati.
L’andamento di Wall Street non sembra pesare sui listini europei, con Milano che dopo un’escursione in territorio negativo torna a scambiare leggermente sopra la parità, mentre il resto del Vecchio Continente tratta in ordine sparso. Sul mercato valutario nuovo rafforzamento del dollaro, con l’euro che arretra a 1,0340 (-0,15%) contro il biglietto verde.
Ore 13:00 – Nexi corre
Nexi con un rialzo dì +5,60 si conferma saldamente alla guida del Ftse Mib (+0,18%). Il mercato apprezza la possibile cessione dell’attuale quota del 3.78% della società dei pagamenti da Poste a Cdp, che girerebbe da parte sua la partecipazione del 9,8% in Tim (+0,7%) a Poste. La quota di Cdp in Nexi passerebbe dall’attuale 14,46% al 18,24%. L’eventuale scambio di quote Poste/Cdp, secondo Equita Sim, eviterebbe un eventuale piazzamento della quota Nexi di Poste direttamente sul mercato, evitando così ulteriori pressioni sul titolo. Intermonte, che su Nexi ha un rating outperform con target price a 8,10 euro, ritiene che un’operazione simile “permetterebbe di facilitare l’esecuzione di alcuni dossier caldi per Nexi, come la cessione della rete interbancaria alla stessa Cdp o la possibile combinazione con la francese Worldline”.
Ore 12:30 – Unicredit, nuovi target price
Unicredit oggi volatile; il titolo dopo alcuni cambi di direzione segna a fine mattinata un -0,18% a 46,795 euro. Equita Sim ha alzato il prezzo obiettivo sulla banca all’i domani dei conti da 47,20 a 54 euro, confermando la raccomandazione buy. Gli analisti citano i “messaggi solidi sulla capacità di mantenere un’elevata profittabilità e una ricca remunerazione nei prossimi anni, con accelerazione da M&A”. Unicredit per il broker rappresenta “una delle migliori opportunità sul settore, trattando a valutazioni compresse, con una generosa remunerazione e su cui vediamo ulteriore upside dall’M&A e dall’impiego dell’excess capital (in particolare con riferimento all’operazione Banco Bpm)”.
Barclays ha alzato il target da 46,80 a 50 euro, confermando overweight, alla luce delle guidance aggiornate. Stesso discorso per Jp Morgan che ha alzato il prezzo obiettivo su Unicredit e da 49 a 53 euro, confermando la raccomandazione overweight.
Ore 10:40 – Bper, upgrade di Deutsche Bank
Deutsche Bank, come da noi anticipato in preapertura, ha alzato il rating su Bper (+0,75% a 6,476 euro) da hold a buy con prezzo obiettivo che passa da 6,40 a 7,60 euro. Il mercato, evidenziano gli analisti, ha reagito negativamente all’annuncio dell’Ops su Popolare Sondrio “riflettendo il rischio di esecuzione, le incertezze sul contributo di Pop. Sondrio agli utili e la bassa visibilità sulle sinergie di ricavo. Crediamo che questi elementi si trasformeranno in driver di valore nei prossimi mesi, consentendo a Bper di avere un’allocazione di capitale più efficace e un aumento di oltre 1 punto percentuale nel Rote (oltre il 13%) rispetto alla situazione stand-alone”. Per il broker “una definizione più precisa degli utili di Vanca Popolare Sondrio nel medio termine – dopo la presentazione del nuovo piano industriale il 26 febbraio – e possibili aggiustamenti alla governance del deal potrebbero contribuire a tenere basso il rischio di esecuzione, favorendo un progressivo re-rating dei multipli di Bper”.
Ore 10:15 – Ftse Mib +0,32% a 37.701 punti
Sulla Borsa italiana bene Nexi al centro di ricoperture con +4,3%: il titolo è sotto i riflettori anche per la possibile cessione dell’attuale quota del 3.78% di Poste (+0,5%) a Cdp, che girerebbe da parte sua la partecipazione del 9,8% in Tim (+0,7%) al gruppo dei recapiti.
Sul fondo Leonardo (-1,4%) sconta prese di profitto alla luce anche di progressi verso colloqui di pace sull’Ucraina.
Banco Bpm +0,7% dopo risultati, piano e rilancio su Anima, che cede però un -0,9%.
Bper +0,6% dopo che Deutsche Bank ha alzato la raccomandazione da hold a buy e il target da 6,40 a 7,60 euro. Intanto Popolare Sondrio (+1,7%) ha respinto al mittente l’offerta della banca modenese.
Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano
Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib trattano poco mossi.
Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Stifel hanno promosso Diasorin da hold a buy con un target price alzato da 82 a 115 euro.
Deutsche Bank ha promosso Bper da hold a buy con target alzato da 6,40 a 7,60 euro.
Barclays ha alzato il prezzo obiettivo su Unicredit da 46,80 a 50 euro, confermando il rating overweight; Jp Morgan ha alzato il target da 49 a 53 euro, confermando overweight.
Goldman Sachs ha aumentato il prezzo obiettivo su Ferrari da 459 a 499 euro, confermando il giudizio neutral.
Banco Bpm ha diffuso i conti e il piano aggiornato; inoltre ha alzato il prezzo dell’opa lanciata su Anima Holding, portandolo a 7 euro per azione (da 6,2 euro). Ieri il titolo Anima aveva chiuso a 6,98 euro. Poste Italiane e FSI hanno aderito all’offerta. Il cda della banca ha convocato l’assemblea ordinaria il 28 febbraio per approvare il rilancio.
Banco Bpm, ricordiamo, è attualmente sotto ops di Unicredit (che si è detta non interessata ad Anima).
Banco Bpm ha chiuso il 2024 con un utile netto di 1,9 miliardi (+51,9%); l’utile adjusted a 1,7 miliardi è “superiore del 24% rispetto alla guidance 2024 e del 13% rispetto al target 2026”. Previsto un dividendo di 1,5 miliardi sul 2024, con un incremento di 650 milioni rispetto al 2023. La cedola per azione è pari a 1 euro, con un rendimento dell’11,2% e un payout all’80% (dal 67% del 2023).
Banco Bpm ha poi aggiornato il piano strategico “a fronte dell’overperformance del 2024, in aggiunta all’acquisizione e integrazione di Anima”. Nel 2027 l’istituto prevede ora un utile netto di 2,15 miliardi, “grazie al combinato della crescita “stand alone” di Banco Bpm (1,95 miliardi) e dell’integrazione di Anima (200 milioni)”. La remunerazione dei soci cumulata 2024-2027 sarà superiore ai 7 miliardi e superiore ai 6 miliardi “indipendentemente dal trattamento regolamentare relativo all’acquisizione di Anima”, vale a dire se la Bce non riconoscerà l’utilizzo del Danish Compromise. Nel 2025 Banco Bpm si aspetta un utile netto “superiore all’utile netto adjusted 2024”, pari a 1,7 miliardi.
Il cda di Banca Popolare Sondrio ha esaminato l’offerta di scambio di Bper, ribadendo che l’Ops “non è stata in alcun modo sollecitata, né preventivamente discussa o concordata”. L’offerta per Sondrio non riflette il percorso di creazione di valore della banca su base stand alone. Pertanto Bps rimane concentrata sull’esecuzione del percorso di crescita, compresa la presentazione del nuovo piano, oltre all’analisi delle opzioni strategiche.
Fra le altre notizie su Borsa italiana oggi, Ovs ha diffuso risultati preliminari dell’esercizio 2024 che vedono una crescita delle vendite di circa il 6%. Il forte aumento delle vendite del terzo trimestre (+12,8%), afferma il gruppo in una nota, è stato seguito da una crescita di circa il 4% nel quarto trimestre. L’esercizio, viene spiegato, chiuderà con un Ebitda in significativo incremento.
Preapertura
L’apertura delle Borse europee è attesa oggi poco mossa, all’indomani di una seduta positiva che ha visto Piazza Affari chiudere a sua volta in buon rialzo (Ftse Mib +0,91% a 37.582 punti). La Borsa italiana è stata trainata da nuovi acquisti su Ferrari, bene anche Mediobanca dopo i conti, debole Unicredit.
Seduta di consolidamento a Wall Street, poco mossa anche dopo le indicazioni del presidente della Fed Powell nel corso della sua audizione al Senato americano. Il numero uno della banca centrale Usa ha sostanzialmente confermato che la Federal Reserve non ha “fretta” di tagliare ulteriormente i tassi, mentre rispondendo alle domande dei parlamentari si è mostrato generalmente cauto sulle politiche attese dalla nuova amministrazione Trump, compresi i dazi, che restano comunque osservati speciali.
Il focus oggi è sui numeri dell’inflazione americana di gennaio (consensus 2,9% come a dicembre, con il dato core a +3,1% da 3,2%).
I future Usa trattano stamattina poco mossi.
A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un +0,42% a 38.963 punti.
Sul forex, l’euro/dollaro consolida a 1,0360; il petrolio è poco mosso con il Brent a 76 dollari e il Wti a 73 dollari al barile.
Wall Street aveva chiuso ieri sera contrastata: Dow Jones +0,28% a 44.593 punti, S&P 500 +0,03% a 6.068 punti, Nasdaq -0,36% a 19.643 punti.
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