Borsa italiana oggi: 11 marzo 2025
Ste. Ne.
11-03-2025 — 08:54
Gli Usa raddoppiano i dazi su acciaio e alluminio canadesi

Borsa di Milano oggi nuovamente negativa, in linea con l’azionario internazionale, all’indomani di un violento sell-off a Wall Street, che procede oggi in ulteriore ribasso. I listini americani hanno fallito il rimbalzo dopo che il presidente Usa Donald Trump ha raddoppiato i dazi su acciaio e alluminio provenienti dal Canada dal 25% al 50%. Trump ha affermato che le nuove tariffe, in vigore da domani, sono la risposta alla decisione del governo dell’Ontario di imporre una tassa del 25% sulle esportazioni di elettricità negli Stati Uniti. Inoltre il presidente americano ha avvertito che potrebbe imporre dazi consistenti sulle auto provenienti sempre dal Canada a partire dal 2 di aprile: a Piazza Affari ne fa le spese Stellantis. La Borsa Usa era crollata ieri su timori per lo scenario macro, in particolare dopo che Trump, in un’intervista andata in onda domenica su Fox News, a una domanda sulla possibilità di una recessione, ha risposto che l’economia si trova in ”un periodo di transizione”. I mercati, già preoccupati per la debolezza di alcuni dati, e innervositi per l’incertezza sui dazi, sono divenuti così pessimisti, scontando uno scenario decisamente negativo, in cui una frenata dell’economia si accompagnerebbe a un’inflazione ancora alta, impedendo alla Fed di stimolare la ripresa attraverso ulteriori tagli dei tassi. A ciò si aggiunge la correzione sul comparto tecnologico (che oggi tuttavia limita i danni). Cresce intanto l’attesa per i numeri dell’inflazione Usa di febbraio (domani il CPI, giovedì i prezzi alla produzione).
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Ore 17:30 – Ftse Mib finale -1,38% a 37.698 punti
La sfida di Trump al Canada, con dazi raddoppiati al 50% da domani su acciaio e alluminio, manda al tappeto i mercati azionari. Piazza Affari chiude in rosso assieme al resto d’Europa, mentre Wall Street fallisce il rimbalzo.
Sulla Borsa italiana tornano le vendite su Stellantis (-5,2%) in quanto Trump ha anche minacciato di colpire il comparto auto in Canada con ulteriori aumenti delle tariffe previste per il 2 aprile. La società italo-francese è infatti fortemente presente in territorio canadese, con due impianti di assemblaggio un impianto produttivo e un centro di ricerca e sviluppo. In rosso anche le banche, con Mps (-3%) e Mediobanca (-2,4%) a guidare i ribassi. Soffre inoltre Campari (-4%).
Tra i pochi titoli in verde, resiste Leonardo (+1,7%), che da un lato beneficia ancora della prospettiva di un incremento delle spese militari europee, dall’altro viene premiata dalla guidance aggiornata sul 2025, dell’incremento della cedola (+90% a valere sul 2024) e dai nuovi target di piano. Bene Prysmian (+0,95%) dopo l’upgrade targato Ubs, sopra la parità anche A2a (+1,2%) ed Enel (+0,3%) in chiave difensiva.
Ore 17:00 – Leonardo, nuovi target al 2029
Leonardo si conferma alla guida del Ftse Mib con circa +2%. Il gruppo aggiorna il piano industriale approvato un anno fa incorporando un ritmo di crescita più consistente per ordini e ricavi: in particolare, il gruppo stima per il periodo 2025-2029 un incremento medio annuo degli ordini del 5,8% (+4% nel precedente piano 2024-28) e dei ricavi del 7% (contro +6%). Questo ritmo di crescita porterà i ricavi al 2029 a 24 miliardi di euro con ordini per 26,2 miliardi di euro. Il totale cumulato dei ricavi nel periodo del piano è pari a 106 miliardi di euro mentre gli ordini complessivi sono stimati a 118 miliardi. L’ebita nell’ultimo anno del piano è stimato a 2,83 miliardi di euro con un tasso di crescita medio annuo del 13,1% mentre il free cash flow operativo raggiungerà gli 1,53 miliardi di euro mostrando un tasso di crescita annuo del 15,2%.
Il cda di Leonardo proporrà la distribuzione di un dividendo di 0,52 euro sui risultati 2024, in aumento del 90% rispetto a un anno fa. Per quanto riguarda le diverse aree di business è previsto che la divisione Aerostrutture, in perdita anche nel 2024, raggiunga il break even del risultato operativo lordo entro la fine del 2028 e registri una crescita degli ordini e dei ricavi “rispettivamente del 15% e 16%”.
Ore 16:00 – Leonardo, nuova guidance 2025
Leonardo avanza di circa il 2% in controtendenza rispetto all’andamento negativo generale. L’ex Finmeccanica nel nuovo piano migliora le guidance 2025. In particolare, per l’esercizio in corso il gruppo stima 21 miliardi di euro di nuovi ordini (20,2 precedente), 18,6 miliardi di ricavi (17,7 miliardi), 1,66 miliardi di ebita (1,6 miliardi). Il free operating cash flow resta confermato a 870 milioni. L’indebitamento netto di gruppo a fine esercizio è previsto a circa 1,6 miliardi. Leonardo intende distribuire agli azionisti un dividendo di 0,52 euro per azione, in netto incremento da 0,28 euro.
Alzata la guidance 2025 rispetto a quanto previsto nel piano presentato un anno fa: per l’esercizio in corso il gruppo stima 21 miliardi di euro di nuovi ordini (20,2 precedente), 18,6 miliardi di ricavi (17,7 miliardi), 1,66 miliardi di ebita (1,6 miliardi). Il free operating cash flow resta confermato a 870 milioni. L’indebitamento netto di gruppo a fine esercizio è previsto a circa 1,6 miliardi.
Ore 15:30 – Borse italiana giù con Stellantis
A Piazza Affari il Ftse Mib cede a metà pomeriggio l’1,5% dopo la decisione Usa di raddoppiare le tariffe su acciaio e alluminio canadesi al 50%. In fondo al listino l’auto con Stellantis (-6%); in controtendenza Leonardo +1,2% e Prysmian a +0,7%, bene anche Enel fra i pochi titoli sopra la parità. Sul valutario, l’euro/dollaro si rafforza sopra quota 1,09. Oro sopra 2.900 dollari l’oncia, spinto anche dalla debolezza del biglietto verde.
Ore 13:30 – Poste, nuovo target price da Deutsche Bank
Deutsche Bank ha alzato il prezzo obiettivo su Poste Italiane (+0,41% a 16,105 euro) da 16,20 a 17 euro, confermando la raccomandazione buy a valle di un recente roadshow della società dei recapiti. Il broker riafferma la sua view positiva citando il modello di business “resiliente”, l’outlook finanziario “positivo” e il track record e la reputazione del management.
Ore 12:10 – Future WS positivi
Future di Wall Street in cauto rialzo, nell’ordine dello 0,3-0,4%, all’indomani del sell-off. Tuttavia Citigroup ha abbassato la sua raccomandazione per le azioni statunitensi da sovrappeso a neutrale. Il presidente degli Stati Uniti Trump incontrerà circa 100 ceo delle più grandi aziende americane, tra cui Apple, Jp Morgan Chase e Walmart, al Business Roundtable di Washington. Fra i singoli titoli, in pre-market: Delta -8,9% dopo un outlook deludente sul primo trimestre, mentre convince il report sui conti di Southwest Airlines (+2,4%), che per la prima volta addebiterà ai passeggeri il costo del check-in dei bagagli, con l’obiettivo di migliorare i ricavi; Oracle -1,4% dopo i risultati.
Ore 11:15 – Prysmian in rialzo con upgrade Ubs
Prysmian +1,97% a 53,74 euro. Ubs ha alzato la raccomandazione sul titolo da neutral a buy, con prezzo obiettivo confermato a 70 euro. Il broker evidenzia la valutazione interessante e “un favorevole rischio/rendimento” in vista del Capital Markets Day del prossimo 26 marzo.
Ore 10:20 – Buzzi,
per Jp Morgan vale 55 euro
Buzzi +1,94% a 49,28 euro. Jp Morgan ha alzato il target price sul titolo da 46 a 55 euro, confermando la raccomandazione neutral. Gli analisti della banca americana in un report hanno acceso un faro sul settore europeo dei cementieri per tener conto del piano infrastrutturale tedesco da 500 miliardi, pur ricordando che il piano dev’essere essere ancora confermato.
Ore 9:30 – Ftse Mib +0,25% a 38.319 punti
Piazza Affari in altalena dopo un avvio positivo. Svetta Leonardo (+3,7%) in attesa del piano aggiornato che sarà diffuso nelle prossime ore e illustrato in conference dal management dalle ore 17:30. Corre Prysmian (+3,5%): come da noi anticipato in preapertura, Ubs ha promosso il titolo da neutral a buy con prezzo obiettivo a 70 euro. Bene anche Buzzi (+2,7%) dopo che Jp Morgan, come anticipato, ha alzato il target da 46 a 55 euro.
Sul fondo le banche con Popolare Sondrio e Bper in calo di oltre un punto percentuale.
Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano
Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib trattano in moderato rialzo.
Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Ubs hanno alzato il rating su Prysmian da neutral a buy con target price a 70 euro.
Deutsche Bank ha alzato il prezzo obiettivo su Poste Italiane da 16,20 a 17 euro, confermando il buy.
Jp Morgan ha alzato il target su Buzzi da 46 a 55 euro, confermando la raccomandazione neutral.
Da seguire il settore auto dopo i conti di Volkswagen. Il colosso di Wolfsburg ha chiuso l’esercizio con un utile netto in calo di circa il 31% a 12,4 miliardi di euro, mentre i ricavi sono leggermente aumentati a 324,7 miliardi. Il dividendo è stato tagliato del 30% a 6,36 euro. Il gruppo punta a una crescita dei ricavi fino al 5% nel 2025.
Iveco ha firmato un accordo vincolante con Ford Trucks per la progettazione e l’ingegnerizzazione di una nuova cabina per i camion pesanti. Entrambe le aziende, che investiranno complessivamente 343 milioni di euro nel progetto, produrranno e assembleranno la cabina nei propri stabilimenti, personalizzando specifici concetti di design e vendendo i prodotti sotto i rispettivi marchi, Ford Trucks e Iveco.
Nexi ha sottoscritto un maxi finanziamento da 2,9 miliardi di euro, che comprende due term facilities per un valore totale di 1,9 miliardi, con scadenza bullet nel 2030, e una linea di credito rotativa Rcf committed da 1 miliardo, anch’essa con scadenza nel 2030.
Fra le altre notizie su Borsa italiana oggi,
Eurogroup Laminations consolida la propria presenza in Cina incrementando la partecipazione in Euro Misi High-tech Jiaxing e Euro Misi Laminations Jiaxing.
Preapertura
L’apertura delle Borse europee è attesa oggi in rialzo, all’indomani di una seduta negativa che ha visto Piazza Affari chiudere a sua volta in rosso (Ftse Mib -0,95% a 38.225 punti). La Borsa italiana è stata zavorrata da vendite sulle banche; in fondo al listino Buzzi, nel mirino di prese di profitto; in controtendenza Diasorin e alcuni titoli difensivi, ma anche Stellantis protagonista di un rimbalzo.
Panic selling a Wall Street. La Borsa americana è crollata su timori per lo scenario macro che hanno fatto da detonatore alle vendite, soprattutto dopo che il presidente Trump, in un’intervista andata in onda domenica su Fox News, a una domanda sulla possibilità di una recessione, ha risposto che l’economia si trova in ”un periodo di transizione”. I mercati, già preoccupati per la debolezza di alcuni dati, e innervositi per l’incertezza sui dazi, sono divenuti così pessimisti, scontando uno scenario decisamente negativo, in cui una frenata dell’economia si accompagnerebbe a un’inflazione ancora alta, impedendo alla Fed di stimolare la ripresa attraverso ulteriori tagli dei tassi.
A ciò si aggiunge la correzione sul comparto tecnologico, in particolare nella convinzione che gli investimenti nell’intelligenza artificiale abbiano raggiunto un picco.
Nvidia ha perso un altro 5%. Sempre fra le big tecnologiche, cali nell’ordine del 4% per Meta e Alphabet. Scivolone per Tesla, che ha lasciato sul terreno il 15% nella sua peggiore seduta dal 2020, dopo che Ubs ha tagliato le previsioni di consegne per il primo trimestre a 367.000 veicoli, rispetto alla precedente stima di 437.000 unità.
A mercato chiuso accoglienza negativa
in after hours per i risultati di Oracle (-3%) e Delta (-11%).
Cresce intanto l’attesa per i numeri dell’inflazione Usa di febbraio (domani il CPI, giovedì i prezzi alla produzione).
L’agenda macro prevede oggi alcuni dati fra cui i nuovi lavori Jolts negli Stati Uniti.
I future Usa trattano stamattina sopra la parità all’indomani del sell-off.
A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un -0,64% a 36.793 punti, peraltro in linea con la debolezza generale nel corso della sessione asiatica.
Sul forex, l’euro/dollaro si apprezza a 1,0860; il petrolio è poco mosso con il Brent a 69 dollari e il Wti a 66 dollari al barile.
Wall Street aveva chiuso ieri sera in forte calo: Dow Jones -2,08% a 41.911 punti, S&P 500 -2,69% a 5.614 punti, Nasdaq -4,00% a 17.468 punti.
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