Borsa italiana oggi: 11 febbraio 2025
Ste. Ne.
11-02-2025 — 08:45
Focus sulla testimonianza del presidente della Fed Powell al Congresso

Le Borse europee chiudono nuovamente in rialzo dopo un avvio di settimana positivo. Wall Street consolida. A Piazza Affari il focus è soprattutto sulle trimestrali bancarie (Unicredit, Mediobanca, mentre in serata usciranno risultati e piano aggiornato di Banco Bpm). Sul fronte macro, occhi puntati oggi sulla testimonianza del presidente della Fed Powell al Congresso, mentre domani si conosceranno i dati sull’inflazione americana di gennaio.
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Ore 17:30 – Ftse Mib finale +0,91% a 37.582 punti
L’azionario europeo archivia sui massimi di giornata una seduta volatile, con il Ftse Mib di Milano che mette a segno la performance migliore del Vecchio Continente. Se da una parte continuano a tenere banco le tensioni commerciali, con le nuove tariffe del 25% imposte dagli Usa su tutte le importazioni di acciaio e alluminio, gli investitori guardano alle parole del presidente della Fed Jerome Powell che, in audizione al Senato, ha ribadito come non ci sia fretta di tagliare ancora i tassi d’interesse. Il discorso del numero uno della banca centrale americana non ha stupito il mercato, che si aspettava cautela dal momento che, come ribadito dallo stesso Powell, “l’economia Usa è forte nel complesso” e “l’inflazione si sta dirigendo verso l’obiettivo del 2%, ma è ancora elevata”.
A Piazza Affari bene Ferrari (+3,4%) e Prysmian (+3,3%). In evidenza anche Mediobanca (+2,6%) che beneficia dei conti sopra le attese diffusi ieri. Unicredit, pur riducendo le perdite iniziali, chiude a -0,7%: nonostante i conti positivi del 2024 diffusi in mattinata, il titolo sconta le indiscrezioni – poi smentite da fonti vicine alla vicenda — su un’uscita dal capitale da parte di Delfin. Nel frattempo, il ceo della banca Andrea Orcel ha annunciato in una conference call con gli analisti di possedere oltre il 5% di Generali (+0,7%), pur ribadendo che la posizione di Unicredit “rimane finanziaria e non implica alcun interesse ad acquisire la compagnia o cose del genere”. In coda Terna e Tenaris (entrambe a -1,1%).
Ore 16:05 – Borse europee positive dopo discorso Powell
La deposizione di Powell al Congresso per ora non muove i mercati, con i listini europei per lo più in verde (Milano in testa a +0,6%) e Wall Street appena sotto la parità. Il presidente della Federal Reserve ha ribadito l’impegno della banca centrale a ridurre l’inflazione e che non c’è fretta di abbassare i tassi di interesse. In un discorso pronunciato davanti alla Commissione bancaria del Senato, Powell ha definito l’economia “forte nel complesso”, con un mercato del lavoro “solido” e un’inflazione in calo, ma ancora al di sopra dell’obiettivo del 2% della Fed. In queste condizioni, ha affermato che la Fed non ha bisogno di agire rapidamente per allentare la politica monetaria. “Con la nostra posizione politica ora significativamente meno restrittiva di quanto non fosse in passato e l’economia che rimane forte, non dobbiamo avere fretta di modificare la nostra postura di politica monetaria”, ha affermato Powell. Nessuna sorpresa quindi, nel bene nel male, dal numero uno della Fed, che ora dovrà rispondere alle domande dei parlamentari. L’euro/dollaro intanto recupera leggermente a 1,0330 contro il dollaro. Sull’obbligazionario, i rendimenti dei Treasuries accelerano ma senza strappi.
Ore 13:30 – Future WS deboli
Future di Wall Street in leggero calo all’indomani di una seduta positiva per gli indici americani. Si attende la testimonianza del presidente della Fed Jerome Powell al comitato bancario del Senato americano (ore 16). Non mancheranno domande sul potenziale impatto delle politiche commerciali in termini di inflazione e su quale potrebbe essere la reazione della banca centrale.
Fra i singoli titoli, in premarket:
- Coca-Cola +3,2% dopo conti ampiamente migliori delle previsioni;
- delude invece Shopify, che lascia sul terrenoun -7,7%;
- Super Micro Computer -4% in attesa dei risultati che sarà diffusi dopo la chiusura;
- First Solar +2,5% dopo che Mizuho ha promosso il titolo a outperform.
Ore 11:50 – Generali, Unicredit supera il 5%
A proposito della quota di Unicredit in Generali, il ceo Andrea Orcel ha spiegato in conference: “Per trasparenza, stiamo per annunciare che la nostra partecipazione complessiva in Generali, includendo posizioni che deteniamo per conto dei nostri clienti, ha superato la soglia del 5%. Questo non cambia la nostra posizione sulla quota, che rimane finanziaria e non implica alcun interesse ad acquisire la compagnia o cose del genere”. Generali a fine mattinata +0,73%, Unicredit -3,25%.
Ore 11:00 – Unicredit crolla
Unicredit -2,75% a 45,925 euro. Il titolo come detto sconta una combinazione di fattori fra cui risultati in gran parte attesi, prese di profitto dopo il rally (+57,5% a 52 settimane), e la notizia secondo cui un socio storico come Delfin si appresterebbe a vendere la propria quota del 2,7% nella banca: secondo il Corriere un accelerated bookbuilding potrebbe scattare tra mercoledì e giovedì.
Il dividendo 2025 a valere sul 2024 di 2,4 euro per azione è inferiore al consensus per 2,41 euro, anche se la distribuzione complessiva pari a 9 miliardi è superiore alle attese di Equita Sim per 8,6 miliardi.
I numeri del quarto trimestre 2024 sono “leggermente migliori delle attese” secondo Equita, che vede “sorprese positive su capitale, remunerazione (9 miliardi contro gli 8,6 stimati) e guidance 2025”. Per Intermonte i risultati sono “in linea” a livello operativo, mentre l’ultima riga di bilancio è superiore alle previsioni “per minor carico fiscale”.
Ore 10:20 – Banca Generali, nuovi target price
Equita Sim ha alzato il prezzo obiettivo su Banca Generali (+1,08% a 51,65 euro) da 47 a 49 euro, confermando il rating hold, dopo “risultati del quarto trimestre 2024 solidi e sopra le attese”, spiegano gli analisti. Il broker rirocca le stime di Eps 2025 del 3% e dell’1% sul 2026. “I risultati e l’outlook confermano la resilienza e la forza del modello di business – commentano gli analisti -. L’outlook 2025 è solido, con target considerati un floor e ulteriori margini da elementi company specific. Hold confermato in ottica relativa e dopo la forte performance del titolo (+21/+35% negli ultimi 3/6 mesi)”,
Risultati apprezzati anche da Banca Akros che ha alzato il prezzo obiettivo da 44,10 a 52 euro, confermando la raccomandazione neutral.
Ore 9:50 – Illimity, utili e dividendo azzerati
Illimity Bank -2,31% a 3,714 euro dopo i conti relativi all’esercizio 2024 chiuso con un utile netto di 0,4 milioni da 104,4 milioni un anno prima, su cui pesano poste straordinarie. “Risultati preliminari 2024 sotto le attese per maggiori svalutazioni e cost of risk superiore alle attese”, commentano gli analisti di Equita Sim (rating hold, prezzo obiettivo a 3,30 euro). “Il cda non proporrà all’assemblea la distribuzione di un dividendo sui risultati 2024 (nostra stima a circa 0,14 euro per azione, che si basava su un payout del 20% sugli utili reported)”.
Ore 9:30 – Ftse Mib -0,25% a 37.148 punti
Borsa italiana oggi zavorrata da Unicredit (-3,7%) che paga una combinazione di fattori fra cui risultati che hanno in parte deluso le aspettative, prese di profitto dopo il rally, e la notizia secondo cui un socio storico come Delfin si appresterebbe a vendere la propria quota del 2,7% nella banca.
In un comparto bancario contrastato, Mediobanca è poco mossa, Banco Bpm cede oltre un punto percentuale in attesa di conti e piano, Popolare Sondrio svetta sul listino con +1,4%
Bene Diasorin +1,1% su cui Deutsche Bank ha avviato la copertura con raccomandazione buy e un target di 121 euro.
In rialzo di oltre un punto percentuale anche Moncler, in scia a Kering (+4% a Parigi dopo i conti) e Ferrari su cui Ubs conferma il giudizio buy.
Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano
Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib trattano poco mossi.
Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Berenberg hanno alzato il target price su Unipol da 12,80 a 14,50 euro, confermando il rating buy.
Hsbc ha alzato il prezzo obiettivo su Banca Mediolanum da 12,80 a 15,10 euro, confermando il buy.
Deutsche Bank ha avviato la copertura su Diasorin con buy e un target price di 121 euro.
Unicredit ha chiuso il 2024 con un utile netto contabile di 9,72 miliardi (9,38 il consenso degli analisti raccolto dalla banca) su ricavi per 24,84 miliardi (consensus 24,73 miliardi), di cui margine di interesse netto a 14,36 miliardi (14,15 atteso) e commissioni a 8,14 miliardi (attese per 8,15 miliardi); il dividendo di 2,4 euro per azione si confronta con attese per 2,41 euro. Cet 1 al 15,9%, invariato rispetto allo scorso anno. Intanto secondo voci riportate dal Corriere la Delfin della famiglia Del Vecchio starebbe valutando la cessione della sua quota del 2,7% in Unicredit.
Mediobanca ha archiviato il primo semestre dell’anno fiscale 2024/25 con un utile netto di 660 milioni (+7,9%), superando il consenso degli analisti per 635 milioni. Sul fronte dei ricavi le commissioni nette salgono a 546,7 milioni (+29,5%), segnando un “nuovo record trimestrale” di 315,5 milioni. L’istituto di Piazzetta Cuccia ha alzato i target di piano e prevede ora un utile netto di oltre 1,4 miliardi nel 2025/26, un fatturato di circa 4 miliardi, in aumento rispetto ai 3,8 miliardi precedenti, nonché una distribuzione agli azionisti per oltre 4 miliardi nei tre esercizi fiscali fino al 2026, dai 3,7 miliardi stimati nel piano. Il ceo Alberto Nagel ha affermato di non temere un eventuale rilancio nell’offerta di scambio lanciata da Mps su Mediobanca. Quanto a Generali, il manager si è detto interessato a presentare una lista di maggioranza in vista del rinnovo del cda.
Fra le altre notizie su Borsa italiana oggi, Saipem ha sottoscritto con un pool di quattordici primarie istituzioni finanziare nazionali e internazionali una nuova “Revolving Credit Facility” dell’importo di 600 milioni di euro, con durata di 3 anni, estendibile per ulteriori uno o due anni a discrezione degli istituti finanziatori. La nuova linea di credito sostituisce la “Revolving Credit Facility” di 473 milioni di euro stipulata nel febbraio 2023, incrementandone l’importo.
Poste Italiane si è impegnata con una lettera ad aderire all’opa di Banco Bpm Vita su Anima Holding, ponendo tuttavia fra le condizioni un rilancio e in particolare che il corrispettivo dell’offerta venga aumentato per adeguarlo all’andamento degli attuali prezzi di mercato. Banco Bpm, ricordiamo, è attualmente sotto ops di Unicredit.
Tornando alle trimestrali, Bff Bank ha chiuso l’esercizio con un utile netto rettificato di 143 milioni, in calo del 22%. Il cda ha inoltre rivisto alcuni obiettivi, fra cui un utile netto rettificato 2026 a 240 milioni (rispetto al precedente 255-265 milioni) e dividendi cumulati 2023-2026 superiori a 560 milioni (rispetto ai precedenti superiori a 720 milioni).
Preapertura
L’apertura delle Borse europee è attesa oggi poco mossa, all’indomani di una seduta positiva che ha visto Piazza Affari chiudere a sua volta in rialzo (Ftse Mib +0,50% a 37.242 punti). La Borsa italiana è stata trainata da acquisti su Buzzi, Interpump, Ferrari e Iveco.
Wall Street ha chiuso in discreto rialzo, in sostanza snobbando le news sui nuovi dazi del 25% decisi dal presidente Trump sulle importazioni di acciaio e alluminio, mentre i titoli tecnologici hanno beneficiato di nuove ricoperture, proseguendo il recupero dopo le vendite legate ai timori per la concorrenza cinese nell’intelligenza artificiale.
A mercato chiuso è arrivata poi la notizia che una cordata di investitori guidata da Elon Musk ha messo sul piatto 97,4 miliardi di dollari per assumere il controllo di OpenAI, la casa madre di ChatGpt. ″È tempo che OpenAI torni a essere la forza open source e incentrata sulla sicurezza che era un tempo”, ha scritto l’avvocato di Musk, Marc Toberoff, che ha presentato l’offerta. Musk è stato tra i co-fondatori di OpenAI nel 2015 ed è in causa con il ceo Altman, che ha respinto al mittente l’offerta.
Sul fronte macro, occhi puntati oggi sulla testimonianza del presidente della Fed Powell al Congresso, mentre domani si conosceranno i dati sull’inflazione americana di gennaio.
I future Usa trattano stamattina sotto la parità.
A Tokyo intanto il Nikkei è rimasto chiuso oggi per festività; per lo più debole il resto dell’Asia.
Sul forex, l’euro/dollaro è stabile a 1,0300; il petrolio recupera con il Brent a 76 dollari e il Wti a 72 dollari al barile.
Wall Street aveva chiuso ieri sera in rialzo: Dow Jones +0,38% a 44.470 punti, S&P 500 +0,67% a 6.066 punti, Nasdaq +0,98% a 19.714 punti.
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