Finanzareport.it | Borsa italiana oggi: 11 aprile 2025 - Finanza Report

Mer 23 Aprile 2025 — 09:21

Borsa italiana oggi: 11 aprile 2025



Ultima seduta di una settimana ad alta tensione

Borsa italiana oggi

Borsa italiana oggi nuovamente sulle montagne russe, in linea con i mercati internazionali, e zavorrata in gran parte da auto e banche. Si attendono sviluppi sul fronte dei dazi, dopo la “tregua” di 90 giorni lanciata dal presidente Usa Donald Trump, in un tentativo di minimizzare l’impatto economico e rassicurare così i mercati.
I rischi di volatilità sono invece legati alla natura incerta delle trattative, e al braccio di ferro tuttora in corso tra Washington e Pechino, che proprio oggi ha alzato a sua volta l’imposizione sugli Stati Uniti a 125%. La misura di ritorsione cinese, peraltro in linea con le analoghe mosse dei giorni scorsi, entrerà in vigore domani. Riassumendo, i dazi Usa attualmente in vigore sono: tariffe totali del 145% su tutte le merci provenienti dalla Cina (125% più il 20% applicato a suo tempo e riconfermato ieri dalla Casa Bianca); dazio del 25% su alluminio, automobili e beni provenienti da Canada e Messico non inclusi nell’accordo Stati Uniti-Messico-Canada (Usmca); tariffa universale del 10% su tutte le altre importazioni. Potrebbero inoltre scattare tariffe su prodotti come farmaci e semiconduttori. Intanto oggi entrano nel vivo le trimestrali Usa con i conti di alcune grandi banche: Jp Morgan, Wells Fargo, Morgan Stanley. Fra i dati, i prezzi alla produzione americani di marzo sono usciti a sorpresa negativi (-0,4% contro attese per +0,2%) all’indomani di una frenata dell’inflazione più marcata del previsto; la fiducia Michigan preliminare di aprile è scesa oltre le aspettative.

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Ore 17:30 – Ftse Mib finale -0,73% a 34.027 punti

Piazza Affari oggi chiude negativa una seduta sostanzialmente interlocutoria ma volatile, mentre il resto d’Europa termina in ordine sparso (Londra positiva). Wall Street procede in altalena, fra continui cambi di direzione, mentre la reazione alle prime trimestrali bancarie è contrastata: si mette in evidenza Jp Morgan, mentre Morgan Stanley e Wells Fargo trattano in calo. A tenere banco però è anche la discesa del dollaro, zavorrato dalla questione dazi e dai dati macro più deboli delle attese. L’euro si rafforza così sopra 1,13 contro il biglietto verde, sui massimi da tre anni, mentre il franco svizzero raggiunge un picco da 10 anni . Ne approfitta fra l’altro l’oro, che segna un nuovo record sopra quota 3.200 dollari l’oncia. Anche il petrolio tenta un rimbalzo con il Brent a 63 dollari e il Wti a 60 dollari al barile. Fra le criptovalute, il Bitcoin con un rialzo di oltre il 3% supera gli 82.000 dollari.

Tornando all’azionario, sulla Borsa di Milano le vendite si accaniscono su Stellantis (,3,8%) dopo i numeri sulle consegne del primo trimestre peggiori delle attese. Bene Stm (+3,9%) grazie alla conferma del piano di taglio dei costi. Ricoperture inoltre su Diasorin (+3,2%), titolo considerato sufficientemente al riparo dalla potenziale minaccia dei dazi in quanto presente in forze negli Usa.

Ore 15:30 – Wall Street apre in rosso

Wall Street apre in moderato calo, dopo alcuni cambi di direzione nel corso della mattinata sui contratti future. Fra i singoli titoli:

  • Banche contrastate dopo trimestrali in gran parte migliori delle aspettative: Jp Morgan +1%, Morgan Stanley -1,5%, Wells Fargo -2,8%.
  • In rosso Blackrock (-1,3%) dopo i conti.
  • La nuova rappresaglia cinese ai dazi di Trump ha un impatto misto sui titoli più esposti al mercato di Pechino: Apple -1%, Tesla +0,5%, Nvidia segna +0,8%.
  • Verizon +1,8%: Evercore Isi alza il rating da in Line a outperform e il prezzo obiettivo da 44 a 48 dollari, citando la relativa sottovalutazione del titolo e la resilienza della crescita dei suoi ricavi nel settore wireless.

Ore 13:30 – Stellantis delude

Stellantis -4,32% a 7,627 euro dopo consegne del primo trimestre più deboli del previsto con un -9% globale, secondo quanto ha riferito il gruppo, e -20% solo in Nord America. “Una partenza debole dell’anno, anche prima della possibile tempesta dazi”, commentano gli analisti di Oddo Bhf (rating neutral, prezzo obiettivo a 12 euro). Per Equita Sim (raccomandazione hold e prezzo obiettivo a 13,90 euro) il dato sulle consegne nel primo trimestre “è inferiore alla nostra stima 2025 che si aspetta un recupero in corso d’anno grazie al lancio dei nuovi modelli, ma alla luce dell’attuale contesto macro/geopolitico il dato del primo trimestre è comunque poco indicativo. In assenza di un ammorbidimento dei dazi Usa riteniamo che Stellantis resti tra i carmaker più penalizzati”.

Ore 11:45 – Campari, per Barclays vale 7,50 euro

Campari cede circa mezzo punto percentuale a 5,464 euro contro 1,46% del Ftse Mib. In un focus sugli alcolici europei, alla luce degli ultimi sviluppi sui dazi, con la tregua concessa da Trump e tariffe sui partner commerciali al 10%, gli analisti di Barclays hanno alzato il prezzo obiettivo sul titolo da 7,20 a 7,50 euro, confermando la raccomandazione equal-weight. Il broker ha migliorato le stime di Eps 2026 del 4%.

Ore 11:00 – Borsa Milano giù con Stellantis e banche

Piazza Affari fanalino di coda in Europa con il Ftse Mib a -1,5% contro -1,1% dello Stoxx 600 europeo. Intanto anche i future di Wall Street girano in rosso dopo i contro-dazi cinesi nei confronti degli Stati Uniti, peraltro attesi. La Borsa di Milano sconta in particolare il peso delle banche, ieri in rally e oggi nel mirino di realizzi, con Banco Bpm e Unicredit a circa -3%, mentre Intesa Sanpaolo limita i danni a -1,5% dopo la promozione di Kepler a buy. Sul fondo Stellantis (-4,5%) che ha riportato consegne consolidate in diminuzione del 9% e del 20% in Nord America.

Ore 10:30 – Prada compra Versace, per Equita è buy

Il mercato approva l’operazione di acquisizione di Versace da parte di Prada. Il titolo della casa di moda sale infatti del 2,4% alla Borsa di Hong Kong, attestandosi a 49 dollari di Hong Kong. L’operazione, annunciata ieri, sarà realizzata su una base di enterprise value di 1,25 miliardi di euro. Il venditore, Capri Holdings, ha ceduto ieri sera a Wall Street oltre il 10%. Equita Sim conferma la raccomandazione buy su Prada con prezzo obiettivo ridotto da 77 a 73,50 hdk. “In attesa di maggiori indicazioni dalla società sul piano di rilancio, prevediamo un impatto negativo a media singola cifra” percentuale “sugli utili 2026-2027 e tagliamo il target di conseguenza”, spiegano gli analisti della Sim. “I messaggi sulla strategia e i dati pro-forma del gruppo sono coerenti con quanto avevamo anticipato sulla base delle informazioni pubblicamente disponibili su Versace. A nostro avviso il principale elemento aggiuntivo della call di ieri è stata l’enfasi del management nel parlare di orizzonte di lungo periodo e di un lavoro paziente, visto il forte impegno nel gettare le basi del brand per costruire una crescita sostenibile”.

Ore 10:00 – Stm: 2.800 uscite volontarie

Stm +1,81% a 17,218 euro, in cima al Ftse Mib che ha cambiato nel frattempo direzione (-0,68%). Equita Sim conferma oggi la raccomandazione hold con prezzo obiettivo a 23 euro dopo che il gruppo ieri “ha fornito alcuni elementi di dettaglio addizionali rispetto al piano di efficientamento che era già stato comunicato al mercato. In particolare, si ribadisce che non ci saranno chiusure di impianti (né in Italia né altrove) e che le riduzioni di personale prevedono uscite volontarie per 2.800 persone, oltre al turnover naturale. La posizione espressa dal governo italiano rimane comunque critica sulla strategia implementata dal management e sulla mancata nomina al consiglio di sorveglianza di Marcello Sala. Le tensioni nella governance rimangono quindi un elemento di incertezza ulteriore sul titolo in una fase già complessa per l’industria in generale”.

Ore 9:30 – Ftse Mib +0,18% a 34.340 punti

Piazza Affari ben intonata con acquisti che fanno capolino su una pattuglia di titoli fra cui Campari (+2,5%), Stm (+1,75%),Diasorin ( e Nexi sopra 1 punto percentuale.

Prese di beneficio su Unipol (-1,2%). Stellantis -1,1% paga le consegne del primo trimestre più deboli del previsto con un -9% secondo quanto ha riferito il gruppo, e -20% in Nord America; inoltre Hsbc, come da noi anticipato in preapertura, ha tagliato il target price da 13 a 9 euro, confermando il rating hold. Fra le utilities Snam -0,5% dopo che Citi ha tagliato la raccomandazione da neutral a sell, con prezzo obiettivo a 4,30 euro. Fra le banche, Intesa a +0,7% dopo l’upgrade di Kepler Cheuvreux a buy.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib scambiano in buon rialzo.

Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Citi hanno tagliato il rating su Snam da neutral a sell, con target price a 4,30 euro.

Kepler Cheuvreux ha promosso Intesa Sanpaolo da hold a buy.

Hsbc ha tagliato il prezzo obiettivo su Stellantis da 13 a 9 euro, confermando la raccomandazione hold.

Da segnalare che Stellantis ha riportato consegne consolidate per il primo trimestre 2025 stimate in 1,2 milioni di unità, con un calo del 9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, principalmente per la minor produzione in Nord America (-20% le consegne) in conseguenza dei prolungati periodi di vacanze a gennaio, e in Europa Allargata per l’impatto della transizione verso i nuovi modelli e per minori volumi di veicoli commerciali leggeri.

Preapertura

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi positiva, all’indomani di una seduta di ricoperture che ha visto Piazza Affari chiudere a sua volta in forte rialzo (Ftse Mib +4,73% a 34.277 punti). La Borsa italiana è stata trainata dai bancari; bene anche Tim, Prysmian.

A Wall Street sono invece scattate prese di beneficio all’indomani di uno storico rally (per il Nasdaq si è trattato della migliore seduta dal 2001 e la seconda migliore di sempre, per l ‘S&P 500 la terza migliore dal Dopoguerra). Si attendono ora sviluppi sul fronte dei dazi, dopo la “tregua” di 90 giorni lanciata dal presidente Usa Donald Trump, in un tentativo di minimizzare l’impatto economico e rassicurare così i mercati.
I rischi di volatilità sono invece legati alla natura incerta delle trattative, e al braccio di ferro tuttora in corso tra Washington e Pechino. Riassumendo, i dazi Usa attualmente in vigore sono: tariffe totali del 145% su tutte le merci provenienti dalla Cina (125% più il 20% applicato a suo tempo e riconfermato dalla Casa Bianca); dazio del 25% su alluminio, automobili e beni provenienti da Canada e Messico non inclusi nell’accordo Stati Uniti-Messico-Canada (Usmca); tariffa universale del 10% su tutte le altre importazioni. Potrebbero inoltre scattare tariffe su prodotti come farmaci e semiconduttori.

Intanto oggi entrano el vivo le trimestrali Usa con i conti di alcune grandi banche: Jp Morgan, Wells Fargo, Morgan Stanley.

Sul fronte macro, spiccano i prezzi alla produzione americani di marzo, all’indomani di una frenata dell’inflazione più marcata del previsto, e la fiducia Michigan preliminare di aprile. In programma anche la partecipazione della presidente Bce Christine Lagarde all’Eurogruppo. Intanto stamattina il Pil del Regno Unito di febbraio è uscito sopra attese.

I future Usa trattano stamattina in discreto rialzo.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un -2,96% a 33.585 punti (ieri +9%); in ordine sparso il resto dell’Asia, bene le Borse cinesi che vengono anche sostenute dagli acquisti delle istituzioni finanziarie vicine allo Stato.

Sul forex, l’euro/dollaro guadagna altro terreno a 1,1250; il petrolio tenta un recupero con il Brent a circa 64 dollari e il Wti a 60 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso ieri sera in netto calo: Dow Jones -2,50% a 39.593 punti, S&P 500 -3,46% a 5.268 punti, Nasdaq -4,31% a 16.387 punti.

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