Finanzareport.it | Borsa italiana oggi: 10 aprile 2025 - Finanza Report

Mer 23 Aprile 2025 — 10:38

Borsa italiana oggi: 10 aprile 2025



Tregua sui dazi, focus anche su inflazione Usa

Borsa italiana oggi

Borse europee oggi in forte rialzo dopo la parziale marcia indietro del presidente Usa Donald Trump sui dazi. Piazza Affari recupera terreno a sua volta. Ieri a mercati europei chiusi era andato in scena il più grande rally di Wall Street degli ultimi 5 anni (Nasdaq +12%, S&P 500 quasi +10%), dopo la decisione di Trump di sospendere i dazi reciproci per 90 giorni, sostituendoli con “una tariffa universale del 10%”. In questo periodo si svolgeranno negoziati Paese per Paese. La tregua si applica a tutti i partner commerciali degli Stati Uniti fuorché la Cina, che vedrà invece i dazi Usa sui suoi prodotti aumentare fino al 125%. Si apre ora una fase di trattative, che potrebbe riservare incertezza, mentre il fronte caldo Usa-Cina rimane aperto. I mercati vedono comunque allontanarsi lo scenario peggiore della guerra commerciale, ovvero una profonda recessione data quasi per scontata prima dell’annuncio di ieri. La Fed intanto ha confermato ieri nelle minute che intende monitorare l’impatto delle politiche commerciali su crescita e inflazione. Fra i dati macro, i prezzi al consumo Usa di marzo sono usciti oggi più deboli delle previsioni a +2,4% con l’inflazione core a +2,8% (consensus +2,5% da 2,8%; prezzi core +3% da +3,1%); le richieste settimanali di sussidio hanno centrato le attese a quota 223.000.

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Ore 17:30 – Ftse Mib finale +4,73% a 34.277 punti

Piazza Affari oggi chiude in netto rialzo, maglia rosa fra i principali listini del Vecchio Continente, seppure al di sotto dei massimi di seduta. Wall Street invece procede negativa, con ribassi del 3-4% sui principali indici, zavorrata dai titoli tecnologici, che hanno visto ieri la migliore giornata dal 2001, ma pagano oggi prese di profitto.

A Milano, dopo la tregua sui dazi annunciata dalla Casa Bianca, le ricoperture premiano le banche, guidate in particolare da Unicredit (+8,4%) e Banco Bpm (+7,6%). Fra i migliori anche Tim (+8,3%), complice l’upgrade targato Exane, la stessa Prysmian (+7,5%) che viene promossa da Banca Akros. Più indietro Stellantis (+2,6%) e i petroliferi con Eni a +2,9%, fa meglio Saipem con +4,9%. Nessun titolo in territorio negativo. Sul mercato valutario, il dollaro è scivolato ai minimi da fine settembre dopo la frenata dell’inflazione americana a marzo: l’euro si rafforza così a 1,1183 contro il biglietto verde da 1,1061 ieri in chiusura. Petrolio nuovamente in calo: il future di maggio sul Wti cede il 4,07% a 59,81 dollari al barile, mentre la consegna a giugno sul Brent cede il 3,7% a 63,06 dollari.

Ore 16:00 – Enel, Barclays vede utile primo trimestre a 1,9 miliardi

Enel +3,59% a 7,035 euro. Barclays in una nota conferma il rating overweight sul titolo del colosso elettrico, con prezzo obiettivo a 8,50 euro. In vista dei risultati del primo trimestre 2025 (8 maggio, dopo la chiusura dei mercati) il broker prevede fra l’altro un utile netto ordinario di 1.897 milioni di euro, in calo del 2% su base annua, “trainato da un Ebitda stimato invariato, nonostante l’impatto negativo del deconsolidamento delle attività peruviane (contributo di 187 milioni di euro all’Ebitda nel primo trimestre 2024). Prevediamo un Ebitda per il primo trimestre 2025 di 5.890 milioni di euro”. Barclays vede invece l’Ebit a 3.955 milioni, in calo dell’1% su base annua; e un indebitamento netto stabile a 55 miliardi.

Ore 15:35 – Wall Street consolida

Wall Street in netto calo poco dopo l’apertura, con ribassi nell’ordine del 2% sui principali listini, all’indomani di un maxi recupero con rialzi fino al 12% sul Nasdaq. Fra i singoli titoli:

  • Torna la cautela su big tecnologiche come Nvidia -4% (ieri +18,7%) e Tesla -5% (dopo un +22,7%),
  • US Steel -9% dopo che il presidente Trump ha fatto intendere di non gradire una fusione con la giapponese Nippon Steel.
  • Nell’auto Stellantis scivola di circa il 9% dopo essere salita di oltre il 18% nella sessione precedente.
  • Giù anche Ford Motor (-3%) dopo che Goldman Sachs ha tagliato il rating da buy a neutral citando dinamiche cicliche più difficili, tra cui la concorrenza internazionale, una domanda dei consumatori più debole e l’impatto dei dazi; da parte sua Ubs ha declassato General Motors (-3,5%) a neutral.

Ore 13:45 – Future WS in calo

Future di Wall Street in rosso, con cali intorno a 1 punto percentuale sui principali listini, all’indomani di un rally che non si vedeva da 5 anni. La Borsa americana pertanto consolida, peraltro zavorrata da alcuni titoli esposti alla Cina, che resta nel mirino delle maxi tariffe Usa: in pre-market, Apple segna -2,8%, Tesla -3,2%. L’Europa coglie invece oggi il rimbalzo con Milano maglia rosa a +6,3%, Stoxx 600 europeo a +5,3%. L’obbligazionario, motivo di preoccupazione per l’amministrazione Usa che avrebbe convinto il presidente Trump a sospendere i dazi, vede i rendimenti sui Treasury in calo; lo spread Btp Bund migliora in area 120 punti perché gli investitori si allontanano oggi dal rifugio rappresentato dal titolo tedesco. Sul valutario, l’euro torna a rafforzarsi a 1,1070 contro il dollaro. Fra le criptovalute, Bitcoin debole sotto quota 82.000 dollari.

Ore 12:00 – Tim +9% con upgrade Exane

Telecom (Tim) +9,14% a 0,3003 euro con il Ftse Mib a +6%. Cone da noi segnalato in preapertura, Exane Bnp Paribas ha promosso il titolo da neutral a outperform con un prezzo obiettivo alzato da 0,28 a 0,35 euro. Il broker, che ha aumentato le stime di Eps del 23% sul 2025 e del 28% sul 2026, cita anche le opportunità di consolidamento sul mercato italiano e il possibile supplemento di prezzo (earn-out) sulla vendita della rete (siglata lo scorso luglio) se andrà in porto la fusione tra Fibercop e Open Fiber.

Ore 11:10 – Fineco, per Bofa è da acquistare

FinecoBank +9,55% a 16,695 euro mentre il Ftse Mib prosegue il suo rimbalzo con +6%. Il titolo del risparmio gestito beneficia anche di un report di Bofa che ha avviato la copertura con buy un prezzo obiettivo di 21,10 euro. Secondo gli analisti della banca Usa, dopo il recente sell-off il titolo scambia a 15 volte gli utili stimati a 1 anno, ovvero il 24% in meno rispetto alla sua media a 10 anni. Il broker prevede che la performance di Fineco trarrà beneficio dal crescente interesse per i servizi di investigatori e brokerage, che dovrebbe proseguire nell’attuale contesto di mercato. BofA prevede che il re-rating di FinecoBank sarà influenzato da diversi fattori chiave, come aumento delle vendite nette e dei margini commissionali, un’accelerazione delle attività di brokerage grazie all’espansione della base di investitori e all’aumento dei volumi di trading, mentre la crescita della clientela dovrebbe essere sostenuta da fattori strutturali come il passaggio alle piattaforme digitali, l’aumento della ricchezza e la domanda di trasparenza.

Ore 10:15 – Tregua sui dazi: i titoli su cui puntare secondo Equita

La Borsa di Milano prosegue il netto rimbalzo (Ftse Mib +6,39%) assieme al resto d’Europa (Stoxx 600 +5,44%). La tregua annunciata sui dazi “riduce le probabilità di recessione e si inserisce in un contesto geopolitico che sembra avviarsi verso una progressiva separazione tra Cina e Stati Uniti. L’Unione Europea, a nostro avviso, punterà alla negoziazione con gli Usa, mentre la Cina potrebbe intensificare le misure di stimolo interno per contrastare gli effetti economici negativi”, commentano oggi gli analisti di Equita Sim. “Riteniamo che lo scenario attuale favorisca un aumento degli investimenti legati al ritorno della produzione nei Paesi occidentali. Restano invece maggiori incertezze per le aziende europee più esposte alla Cina, poiché la rilocalizzazione delle supply chain richiede tempo e i nuovi dazi Usa-Cina rischiano di accentuare le difficoltà. Da un punto di vista operativo, nel breve i finanziari e i titoli ciclici beneficeranno maggiormente al margine di una riduzione delle probabilità di recessione (tra i nostri preferiti e maggiormente penalizzate nella recente correzione segnaliamo FinecoBank, Bper). Guardando invece ai titoli che potrebbero beneficiare in modo più strutturale dei trend in atto, segnaliamo tra le industriali Buzzi, Webuild, Danieli, Prysmian, Interpump. Restiamo invece più cauti sul settore auto, ancora penalizzato dai dazi del 25% su tutte le auto importate, incluse anche quelle prodotte in Canada e Messico, e che a partire dal 3 maggio – in assenza di modifiche – colpiranno anche i componentisti. Restiamo quindi indirettamente cauti anche sui semiconduttori. Nel segmento consumer, segnaliamo Campari e Technogym, con fondamentali solidi e una bassa esposizione al mercato cinese. Tra le mid-small, tra i titoli eccessivamente penalizzati segnaliamo Reply e Ariston. Vediamo un maggiore rischio per i titoli con supply chain cinese, come EssilorLuxottica e Safilo“.

Ore 9:30 – Ftse Mib +7,19% a 35.083 punti

Borsa italiana in rally con forti acquisti diffusi che prendono di mira in particolare Stellantis, Stm, Prysmian, tutti a circa +12%. Fra le banche si impongono le big Intesa e Unicredit con +10%, nel risparmio gestito svetta FinecoBank a +11%.

Tim +7,5%: come da noi anticipato in preapertura, gli analisti di Exane hanno promosso il titolo a outperform, con prezzo obiettivo alzato da 0,28 a 0,35 euro.

Nel lusso Moncler a +6%: Bernstein ha tagliato il target price da 65 a 55 euro, comunque sopra gku attuali corsi azionari, confermando la raccomandazione market perform.

Italgas consolida sotto la parità.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib scambiano in forte rialzo.

Fra le raccomandazioni di Borsa, Bnp Paribas Exane ha promosso Telecom Italia (Tim) da neutral a outperform, con target alzato da 0,28 a 0,35 euro.

Gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno alzato il rating su Diasorin da reduce a hold e il target price sul titolo da 80 a 96 euro.

Barclays ha alzato il prezzo obiettivo su Generali da 24 a 25 euro, confermando il giudizio underweight.

Bernstein ha tagliato il target su Moncler da 65 a 55 euro, confermando la raccomandazione market perform.

A Piazza Affari dopo il rally di Wall Street occhi puntati su Stm, ma anche le banche, Stellantis.

Preapertura

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi in netto rialzo, all’indomani di una seduta di vendite che ha visto Piazza Affari chiudere a sua volta in forte calo (Ftse Mib -2,75% a 32.730 punti). La Borsa italiana è stata zavorrata da realizzi diffusi che hanno preso di mira soprattutto il comparto petrolifero e i farmaceutici con Recordati.

A mercati europei chiusi è arrivata poi la svolta che ha innescato il più grande rally di Wall Street degli ultimi 5 anni (Nasdaq +12%, S&P 500 quasi +10%), dopo la decisione del presidente Usa Donald Trump di sospendere i dazi reciproci per 90 giorni, sostituendoli con “una tariffa universale del 10%”. In questo periodo si svolgeranno negoziati Paese per Paese. La tregua si applica a tutti i partner commerciali degli Stati Uniti fuorché la Cina, che vedrà invece i dazi Usa sui suoi prodotti aumentare fino al 125%. Fra i singoli titoli Tesla +22,7%, Nvidia +18,7%, la stessa Apple +15,3%; festeggiamenti anche per Stellantis con +18,6%. Fra i motivi che hanno spinto Trump alla marcia indietro, lo stesso presidente ha citato il mercato obbligazionario divenuto “molto delicato”, che è “tornato splendido” dopo i suoi annunci. I bond americani infatti nelle ultime ore erano crollati, nonostante il clima di avversione al rischio che solitamente spinge gli investitori verso i Treasury, considerati un porto sicuro.

Si apre ora una fase di trattative, che potrebbe riservare incertezza, mentre il fronte caldo Usa-Cina rimane aperto. I mercati vedono comunque allontanarsi lo scenario peggiore della guerra commerciale, ovvero una profonda recessione data quasi per scontata prima dell’annuncio di ieri. La Fed intanto ha confermato ieri nelle minute che intende monitorare l’impatto delle politiche commerciali su crescita e inflazione.

Da seguire oggi anche l’agenda macro con i dati sull’inflazione Usa di marzo (consensus +2,5% da 2,8%; prezzi core 3% da +3,1%); saranno inoltre diffuse le richieste settimanali di sussidio. Intanto in Cina l’indice dei prezzi al consumo di marzo è uscito a -0,1% contro attese per un dato invariato.

I future Usa trattano stamattina sotto la parità.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un +9,13% a 34.609 punti; acquisti anche nel resto dell’Asia, Cina compresa.

Sul forex, l’euro/dollaro consolida a 1,0970; il petrolio torna debole dopo il rimbalzo della vigilia con il Brent a 64 dollari e il Wti a 61 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso ieri sera euforica: Dow Jones +7,87 a 40.608 punti, S&P 500 +9,52% a 5.456 punti, Nasdaq +12,16% a 17.124 punti.

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