Borsa italiana oggi: Ferrari allunga, Jefferies taglia Enel
Ste. Ne.
01-02-2024 — 08:37
Il mercato “digerisce” le indicazioni del Fomc, focus anche sull’inflazione di gennaio nell’Eurozona

Borsa italiana oggi nervosa, ma in recupero dai minimi della prima mattinata nonostante le dure indicazioni arrivate ieri dalla Fed, secondo cui non ci sono ancora le basi per tagliare i tassi, dato che l’inflazione Usa resta al di sopra dell’obiettivo della banca centrale. Focus inoltre sugli odierni dati macro, fra cui l’inflazione di gennaio in Eurozona uscita in linea con attese a +2,8% da +2,9% e il dato core uscito a +3,3% sopra il consensus di +3,2% da 3,4% di dicembre. (Scorrere verso il basso per vedere tutti gli aggiornamenti della diretta news)
Ore 17:30 – Ftse Mib finale -0,18% a 30.689 punti
Piazza Affari chiude in rosso, in linea con il resto d’Europa, vanificando un tentativo di recupero, mentre Wall Street centra un rimbalzo all’indomani di una seduta di realizzi in scia alla Fed.
I listini americani attendono fra l’altro questa sera una nuova tornata di trimestrali tecnologiche, con i risultati a mercato chiuso di Apple, Amazon e Meta.
Tornando alla Borsa di Milano. non bastano gli acquisti su Ferrari, che svetta a +9,2% grazie ai conti, ma anche ai rumors su un possibile ingaggio del pilota Lewis Hamilton al termine di questa stagione; fanalino di coda le utilities e Mps.
Ore 15:40 – Milano positiva con Wall Street
Apertura positiva per i principali listini americani.
Bene anche Piazza Affari, con il Ftse Mib in progresso di un +0,13% a 30.785 euro, al traino soprattutto di Ferrari in rally a +9% circa dopo conti e guidance migliori delle previsioni. Bene inoltre gli industriali con Interpump, nel mirino di ricoperture e sopra il 3%, Stellantis e Iveco in rialzo di oltre un punto percentuale.
Fra le raccomandazioni dei broker, Enel (-2,5%) soffre il downgrade di Jefferies, che alla luce del recente piano aggiornato ne apprezza il business model, ma è scettico sul raggiungimento dei target oltre il 2024.
Ore 14:30 – Future WS cauti
Piazza Affari leggermente positiva e in recupero dai minimi della mattinata, con il resto d’Europa in ordine sparso, mentre i future americani trattano poco mossi, con l’eccezione del comparto tecnologico che tenta un modesto rimbalzo all’indomani di una seduta di realizzi.
Ore 13:00 – Ferrari tiene a galla il Ftse Mib
Ferrari inverte la rotta a Piazza Affari e balza in testa al Ftse Mib (piatto) con un +5% circa. La casa di Maranello ha chiuso il 2023 con un utile che per la prima volta ha superato il miliardo di euro (+34% a 1,257 miliardi) su ricavi in rialzo del 17% a 5,97 miliardi. Bene anche i risultati del quarto trimestre. Il mercato apprezza inoltre la guidance 2024 che prevede ricavi netti superiori a 6,4 miliardi di euro, Adjusted Ebitda di almeno 2,45 miliardi utile per azione adjusted di almeno 7,50 euro.
Abrdn: la Fed non ha chiuso del tutto la porta a un rapido taglio
James McCann, vicecapo economista di abrdn: “Le dichiarazioni della Fed hanno confermato che la banca centrale non sta più considerando attivamente ulteriori rialzi, confermando ciò che il mercato sapeva già da diversi mesi. Tuttavia, il Fomc non sembra avere fretta di tagliare i tassi, e avverte che prima di allentare la politica monetaria sarà necessario raggiungere un maggiore livello di fiducia nella possibilità di un ritorno dell’inflazione verso l’obiettivo. Una delusione per coloro che sul mercato scommettono su un primo taglio a marzo. Ad ogni modo, la porta non è del tutto chiusa a una rapida svolta nella politica monetaria, poiché la Fed ha segnalato che, nel caso in cui i dati economici iniziassero a deteriorarsi, si potrebbe ricorrere a un aggiustamento in tempi brevi”.
Ore 11:15 – Tim +1,4% dopo offerta per Sparkle
Bene Telecom dopo l’offerta ricevuta dal Mef per Tim Sparkle, proposta che ha validità 15 giorni e sarà esaminitata dal cda della società telefonica il prossimo 7 febbraio.
Secondo gli analisti di Equita il fatto che Tim possa mantenere pro-tempore una minoranza, come è emerso nel comunicato, “avrebbe senso e potrebbe aiutare la fase finale delle negoziazioni”. Quanto alla valutazione, “incorporiamo un valore di 750 milioni che deriva dalle indicazioni di stampa inclusive dell’earn-out. Il deal Sparkle ha un limitato impatto sul deleverage del gruppo (0.1 volte) e sul multiplo implicito del gruppo post cessione (sostanzialmente invariato)”.
Per quanto riguarda lo stop di Vodafone alla combinazione con Iliad Italia, il broker ritiene “che questo crei maggior appeal speculativo diretto su Tim (o Tim consumer) pur riducendo nel breve l’impatto di un potenziale beneficio indiretto dal market repair conseguente al consolidamento di Iliad e Vodafone in Italia, impatto che vediamo molto più limitato in caso di combinazione Fastweb-Vodafone”.
Ore 10:30 – Leonardo -0,1%, Oddo taglia rating
Leonardo in rosso (-0,09% a 16,19 euro) ma in deciso recupero dai minimi toccati in apertura. Sul titolo grava comunque un downgrade da parte di Oddo Bhf, che ha tagliato il giudizio da outperform a neutral con target price a 17,50 euro.
Ubs vede tagli Fed per 100 punti da maggio
Nel daily comment di oggi, Mark Haefele, Chief Investment Officer, UBS Global Wealth Management, segnala che i titoli azionari e i rendimenti obbligazionari sono scesi di pari passo dopo che la Fed ha deciso all’unanimità di mantenere la fascia obiettivo per il tasso dei fondi federali al 5,25%-5,5% e di attendere una “maggiore fiducia” sull’inflazione prima di tagliare i tassi.
Si ritiene inoltre che il mercato sia ancora troppo ottimista sui tempi e sul ritmo delle manovre, con circa 145 punti base di tagli ancora prezzati per il 2024 e una probabilità del 33% che i tagli inizino a marzo. A seconda dei dati, lo scenario di base rimane quindi quello di una riduzione, a partire da maggio, dei tassi da parte della Fed di 100 punti base nel 2024.
Ore 10:00 – Ftse Mib -0,17% a 30.692 punti
Piazza Affari in rimonta con Iveco, dopo l’accordo con Hyundai per un veicolo commerciale; e Stellantis, su cui Deutsche Bank ha tagliato il prezzo obiettivo da 38 a 32 euro, confermando però il buy. Entrambi i titoli dell’universo auto guadagnano 1 punto percentuale.
Sul fondo Enel dopo che Jefferies ha tagliato la raccomandazione da buy a hold e il target da 7 a 6,50 euro.
Spread a 157 punti da 155 della vigilia.
Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano
Sulla Borsa di Milano, Tim ha comunicato nella notte di aver ricevuto un’offerta per Sparkle dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) e non dal fondo Kkr che aveva l’esclusiva. Sparkle è un asset strategico in quanto co trolla una rete internazionale di collegamenti sottomarini. Nell’offerta, spiega Telecom, “si fa riferimento altresì all’eventualità di negoziare una diversa opzione, con possibili adeguamenti delle condizioni contrattuali, nel caso Tim mantenesse una quota minoritaria per un determinato arco temporale e supportasse la realizzazione del piano strategico”. L’offerta avrà efficacia per 15 giorni e verrà sottoposta all’esame del cda in programma il prossimo 7 febbraio.
Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Jefferies hanno tagliato il rating su Enel da buy a hold e il prezzo obiettivo sul titolo da 7 a 6,50 euro.
Deutsche Bank ha tagliato il target price su Stellantis da 38 a 32 euro, confermando il buy.
Possibili spunti sulle banche, e in particolare sulle big come Unicredit e Intesa Sanpaolo, dopo i conti di Deutsche Bank che hanno battuto le attese. L’utile netto del quarto trimestre è sceso a 1,26 miliardi da 1,803 miliardi un anno fa, battendo il consensus fermo a 700 milioni; utile
2023 a 4,2 miliardi. L’istituto ha anche annunciato un taglio di circa 3.500 posti di lavoro. Deutsche Bank prevede di aumentare sia i riacquisti di azioni che i dividendi di almeno il 50% su base annua nel 2024. La banca tedesca ha ricevuto l’approvazione dell’autorità di vigilanza per un ulteriore buyback da 675 milioni di euro, che intende completare nella prima metà del 2024, avendo già completato riacquisti di azioni per 450 milioni di euro nel 2023. La banca prevede di raccomandare dividendi per il 2023 di 900 milioni di euro, ovvero 0,45 euro per azione, rispetto a 0,30 euro per azione per il 2022, durante l’Assemblea generale annuale del maggio 2024. Inoltre Deutsche Bank ha pubblicato oggi la guidance aggiornata per una proposta di dividendo di 1,00 euro per azione sul 2025.
Fra le altre notizie su Borsa italiana oggi,
Iveco e Hyundai hanno firmato un accordo di fornitura per un veicolo commerciale leggero completamente elettrico a marchio Iveco destinato al mercato europeo, basato sulla “Global eLCV platform” (piattaforma globale eLCV: electric Light Commercial Vehicles) di Hyundai. Il nuovo veicolo si aggiungerà all’attuale gamma di veicoli commerciali leggeri elettrici di Iveco Group, ampliandola in questo segmento di cui fa parte l’Iveco Daily. Il contratto prevede che Hyundai produca e fornisca il veicolo cabinato a marchio Iveco per l’Europa e che Iveco Group si faccia carico della sua localizzazione e che possa distribuirlo in esclusiva attraverso la propria rete commerciale.
Da segnalare che Eni ha perfezionato l’acquisizione di Neptune Energy. L’operazione include l’intero portafoglio di Neptune ad eccezione delle attività in Norvegia (acquisite contestualmente da Var Energi società quotata alla Borsa di Oslo di cui Eni detiene il 63%) e in Germania (scorporate dal perimetro).
Da parte sua Generali ha annunciato di aver completato l’acquisizione di Liberty Seguros, compagnia assicurativa spagnola che opera in Spagna, Portogallo, Irlanda e Irlanda del Nord, da Liberty Mutual.
Il cda di Ovs ha preso atto dei numeri di pre-chiusura dell’esercizio 2023 che vedono le vendite dell’intero esercizio in crescita di circa l’1,4%. Anche la seconda parte dell’anno, contrariamente alle generali preoccupazioni sull’andamento dei consumi, cui si è aggiunta un’anomala prosecuzione delle temperature estive, ha visto una tenuta del fatturato con l’ultimo trimestre in crescita, viene spiegato. Il gruppo continua a conseguire “risultati migliori del mercato, raggiungendo una quota pari al 9,6% (era l’8,1% nel 2019)”. Grazie al recupero di redditività del quarto trimestre, l’Ebitda rettificato dell’esercizio risulterà in leggero aumento rispetto ai 180,2 milioni del 2022. Il board ha deliberato l’avvio, a partire dal cinque febbraio, di un programma di acquisto di azioni proprie per un ammontare massimo di 20 milioni, fino ad un massimo di 11 milioni di azioni.
Preapertura
L’apertura delle Borse europee è attesa oggi negativa, all’indomani di una seduta contrastata che ha visto Piazza Affari chiudere in moderato rialzo (Ftse Mib +0,40% a 30.744 punti). La Borsa italiana è stata sostenuta da uno scatto di Telecom; bene anche utilities e banche; sul fondo Pirelli. Per l’indice delle blue chip milanesi il mese di gennaio va in archivio con un +1,3%.
Wall Street, già debole nel corso della giornata per effetto di alcune trimestrali, ha accolto ieri sera negativamente le indicazioni del meeting della Fed. Se da una parte il Federal Open Market Committee ha rimosso dal comunicato le parole che indicavano la volontà di continuare ad aumentare i tassi di interesse fino a quando l’inflazione non fosse stata portata sotto controllo e si fosse avviata verso l’obiettivo di inflazione del 2%, dall’altra il Fomc ha anche affermato che non ci sono ancora piani per tagliare i tassi, dato che l’inflazione resta al di sopra dell’obiettivo della banca centrale. “Vogliamo vedere più dati positivi. Non è che stiamo cercando dati migliori, stiamo cercando una continuazione dei buoni dati che abbiamo visto”, ha spiegato durante la conferenza stampa il presidente Jerome Powell.
L’agenda macro riserva oggi fra l’altro la riunione della Bank of England, oltre ad alcuni dati importanti come i Pmi manifatturieri finali di gennaio e soprattutto l’inflazione di gennaio in Eurozona (consensus +2,8% da +2,9% e il dato core a 3,2% da 3,4%); negli Usa spicca l’Ism manifatturiero, oltre alle richieste settimanali di sussidio, mentre domani si conosceranno i numeri dell’occupazione di gennaio.
I future Usa trattano stamattina in cauto recupero.
A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un -0,76% a 36.011 punti.
Sul forex, l’euro/dollaro arretra leggermente sotto 1,0800; il petrolio è poco mosso con il Brent a 80 dollari e il Wti a 75 dollari al barile.
Wall Street aveva chiuso ieri sera in netto calo: Dow Jones -0,82% a 38.150 punti, S&P 500 -1,61% a 4.845 punti, Nasdaq -2,23% a 15.164 punti.
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