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Ven 20 Settembre 2024 — 18:15

Borsa italiana oggi: Ferrari accelera, Tim taglia debito



DIRETTA NEWS / La Fed viene incontro al mercato: un taglio dei tassi che potrebbe essere già “sul tavolo” a settembre

Borsa italiana oggi

L’Europa non coglie la scia positiva di Wall Street, ieri spumeggiante dopo che il presidente della Fed Powell ha detto che se i dati confermeranno la fiducia e il “test” dell’inflazione “verrà superato”, un taglio dei tassi americani “potrebbe essere sul tavolo già dalla prossima riunione di settembre”. Intanto oggi la Bank of England ha annunciato un taglio dei tassi di 25 punti base al 5%, il primo da oltre 4 anni. Fra i dati macro, i Pmi manifatturieri europei di luglio, tuttora in territorio di contrazione, non hanno riservato particolari spunti mentre negli Stati Uniti le richieste settimanali di sussidio sono cresciute oltre attese.

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Ore 17:30 – Ftse Mib finale -2,68% 32.857 punti

Giornata nera per le Borse europee, che, nel pieno della stagione delle trimestrali, hanno chiuso con ribassi di oltre due punti percentuali, sotto il peso del settore bancario.
La peggiore è Milano (Ftse Mib -2,68%), che è tornata sotto quota 33.000 punti per la prima volta dai inizio giugno (dopo i cali seguite alle elezioni europee). L’unico listino a limitare i danni è stato quello di Londra (-1,08%), anche grazie alla decisione, non scontata, della Bank of England di tagliare i tassi di 25 punti base al 5%.

Le vendite come detto hanno colpito soprattutto il comparto bancario, trascinato in rosso dai risultati deludenti di Societe Generale (-8,9% a Parigi). Il settore a Piazza Affari ha visto in ultima fila Mps (-6,75%) e Unicredit (-5,7%). Sul fondo del listino hanno chiuso però Tenaris (-8,7%) e Prysmian (-8,5%), penalizzate dai realizzi dopo le trimestrali. Sul fronte opposto si salvano pochi titoli, con Ferrari (+2,5%) e Nexi (+1%) in testa, Tim a +0,9%.

Ore 16:00 – Prysmian in netto calo

Prysmian -5,44% a 60,08 euro. “Ci aspettiamo che il consenso resti invariato o scenda leggermente dopo i conti del secondo trimestre e la nuova guidance 2024”, commentano gli analisti di Goldman Sachs, che evidenziano come l’Ebitda adjusted nel trimestre sia stato di un 1% al di sotto delle attese. Rating buy, prezzo obiettivo a 70 euro.

Ore 15:15 – Future WS positivi

Future di Wall Street tutti in verde all’indomani delle indicazioni della Fed. Fra i singoli titoli, nelle contrattazioni pre-mercato, da segnalare che:

  • Meta Platforms +9% brilla dopo i conti e la guidance migliori del consensus degli analisti.
  • Moderna crolla (-16%) dopo il taglio delle stime sulle vendite nell’intero anno.
  • Giù anche Arm Holdings: il gruppo dei semiconduttori ha fornito una guidance più debole del previsto sul trimestre in corso.
  • Amazon +1,5% e Apple +1% in vista delle trimestrali che saranno diffuse stasera dopo la chiusura.

Ore 13:45 – Ferrari accelera

Ferrari accelera con un balzo di circa +5% a Piazza Affari dopo una trimestrale sopra attese e la revisione dei target societari. La casa di Maranello ha rivisto al rialzo la guidance 2024 e si aspetta ora ricavi oltre 6,55 miliardi di euro, contro la precedente stima di 6,4 miliardi. L’ebit adjusted è atteso pari o superiore a 1,82 miliardi (da 1,77 mld), con margine al 27,5% (dal 27%), quando l’ebitda adjusted è stimato a 2,5 miliardi di euro (da 2,45 mld), con margine al 38% (invariato). La società stima di raggiungere un eps (utile per azione) diluito adjusted di 7,90 euro (da 7,50 euro), con un free cash flow industriale oltre 950 milioni (da 900 milioni).

Ore 12:30 – Banche giù con Europa

Le banche italiane cedono terreno (-2,3%) e pesano sul Ftse Mib (-1,2%) muovendosi peraltro in linea con il settore europeo (-2% l’Eurostoxx di settore) su timori di un allentamento dei tassi e dopo una trimestrale debole di Société Générale, che ha tagliato le stime proprio sul margine di interesse. La banca francese perde oltre il 7% a Parigi, mentre a Milano le vendite prendono di mira in particolare Mps, Bper e Unicredit con ribassi che sfiorano il 3%.

Ore 11:00 – Tim, semestrale convince la Borsa

Tim dopo alcuni cambi di direzione imbocca la via dei rialzi e svetta sul listino principale con un +1,76% a 0,231 euro, all’indomani della prima semestrale che simula gli effetti della vendita della rete. Crescono Ebitda e ricavi, mentre l’indebitamento finanziario netto rettificato ‘after-lease’ pro-forma del gruppo è pari a 8,1 miliardi di euro, in linea con le previsioni. Tanto che Tim ha confermato tutte le guidance fornite al mercato per l’anno in corso. Gli analisti di Intermonte definiscono i numeri del secondo trimestre “migliori delle attese”, con un debito in linea e la conferma dei target, anche se “sul vecchio perimetro, la profittabilità domestica è risultata inferiore al consensus, ma assolutamente in linea con le nostre stime”. Tirando le somme, “pur non aspettandoci significativi miglioramenti nelle stime di consensus sul FY24-26 – scrive il borker – apprezziamo la qualità dei risultati e la visibilità offerta sulla raggiungibilità delle guidance sull’anno, in particolare quella relativa al debito”.

Intanto Jefferies ha confermato il buy sulle azioni Telecom, ma dopo gli eventi degli ultimi mesi ha rivisto drasticamente il prezzo obiettivo da 0,38 a 0,28 euro per azione.

Ore 10:40 – Nexi, remunerazione soci sarà strutturale

Nexi +0,35% si muove in controtendenza rispetto al Ftse Mib, che lascia sul terreno oltre -1,6% per effetto di nuovi realizzi sulle banche. Il titolo della società dei pagamenti beneficia dei risultati migliori delle previsioni e di una netta accelerazione del buyback da mezzo miliardo, che sarà completato entro l’anno.

La strategia di Nexi si focalizza su una remunerazione “strutturale” degli azionisti, ha spiegato in conference il ceo Paolo Bertoluzzo. “La forte accelerazione nella generazione di cassa ci consente sia di ridurre il debito velocemente sia di remunerare significativamente gli azionisti”. Questo avverrà con programmi di buyback o con la distribuzione di dividendi, in base alle “condizioni di mercato”. Per Nexi la riduzione del debito resta “la priorità”, ha spiegato il manager, che si è detto tranquillo in merito al raggiungimento dell’obiettivo di leva finanziaria pari a pari a 2-2,5 volte l’Ebitda nel 2026.

Ore 10:00 – Stellantis, lancia buyback ma non riparte

Stellantis -0,38% a 15,346 euro: il titolo fatica a rialzarsi dopo le vendite dei giorni scorsi. Oggi Dz Bank ha tagliato il target price sul titolo da 19 a 14 euro, confermando il rating sell.

Intanto il gruppo ha annunciato il via oggi a una terza tranche di buyback fino a 1 miliardo di euro come parte del Programma di riacquisto di azioni proprie da 3 miliardi di euro. La terza tranche del Programma terminerà non oltre il 29 novembre 2024. La società intende annullare le azioni ordinarie acquisite attraverso il Programma di riacquisto di azioni proprie da 3 miliardi ad eccezione di una porzione fino a 0,5 miliardi di euro, che saranno utilizzate per futuri piani di azionariato per i dipendenti e piani di compenso basati su azioni.

Ore 9:30 – Ftse Mib -0,97% a 33.437 punti

Piazza Affari in deciso calo dopo i primi scambi di una seduta dominata dalle indicazioni provenienti dalle trimestrali. I conti del semestre e l’accelerazione sul buyback premiano Nexi con oltre +2%; bene poi Mediobanca (+1%) che ha archiviato l’esercizio 2023/24 con risultati record, su cui verrà corrisposto un dividendo di 1,07 euro (+26%), mentre spunta un nuovo programma di acquisto di azioni proprie da 385 milioni.

Delude invece Prysmian (-2,8%) e in parte Tenaris (-0,4%), mentre Tim si mostra incerta ma guadagna ora poco meno di 1 punto percentuale, peraltro dopo che Jefferies ha apprezzato i conti, confermando il buy, ma tagliando il target price da 0,38 a 0,28 euro per azione.

In rosso le banche fra cui Unicredit a -2%, la stessa Intesa Sanpaolo che cede oltre un punto percentuale, anche se Deutsche Bank ha alzato oggi il prezzo obiettivo sul titolo da
a 4,40 euro, confermando la raccomandazione buy.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, da seguire Telecom Italia (Tim) dopo che il gruppo ha archiviato la prima semestrale senza rete, sulla base di numeri che “simulano gli effetti dell’operazione di separazione di NetCo”, avvenuta un mese fa. La cosiddetta Tim ServCo, il cui perimetro comprende Tim Consumer, Tim Enterprise, il Brasile e Sparkle, ha registrato ricavi totali per 7,1 miliardi, in crescita del 3,5% anno su anno, di cui +1,6% nel domestico a 4,9 miliardi. Ebitda +9,4% a 2,1 miliardi. Al 30 giugno il debito viene tagliato a 8,1 miliardi, mentre viene confermata la guidance che prevede un’ulteriore sforbiciata di 600 milioni. Da vedere ora la reazione del mercato, sempre attento al potenziale impatto dell’operazione NetCo in termini di indebitamento.

Mediobanca ha chiuso l’esercizio 2023-2024 con un utile netto record di 1,27 miliardi, in crescita del 24,1% rispetto all’anno precedente e superiore agli 1,25 miliardi previsti dal consensus pubblicato dall’istituto. Record anche per i ricavi, saliti del 9,2% a 3,6 miliardi, con margine di interesse a 1,98 miliardi (+10%), commissioni a 940 milioni (+11%). In salita del 9,1% a 1,5 miliardi i costi di struttura, per un rapporto cost/income stabile al 43%. Il dividendo unitario è di 1,07 euro (+26% annuo), di cui 0,51 di acconto pagato a maggio e 0,56 di saldo da pagare a novembre. Il cda propone un nuovo piano di buyback da 385 milioni da eseguire nell’esercizio 2024-2025.

Nexi ha chiuso il semestre con ricavi per 1,66 miliardi, in crescita del 5,9% e leggermente superiori al onsensus pari a 1,65 miliardi, mentre l’utile netto di pertinenza normalizzato è migliorato a 300,6 milioni (+3,4%). Confermata la guidance. I risultati consentono inoltre una “decisa accelerazione” del buyback da mezzo miliardo la cui chiusura viene anticipata a fine 2024. Lanciato a maggio 2024, il programma prevedeva una durata di 18 mesi.

Tenaris ha chiuso il secondo trimestre con un utile netto di 348 milioni di dollari, 0,29 dollari per azione, il 69% in meno rispetto ai 1,136 miliardi, 0,95 dollari per azione, dello stesso periodo dell’anno scorso (-54% rispetto ai tre mesi precedenti) e sotto i 535 milioni attesi dal consensus.

Prysmian ha chiuso il primo semestre del 2024 con un utile netto di 402 milioni di euro, in calo dello 0,7% su base annua. I ricavi nel periodo sono stati pari a 7,8 miliardi (-3%). L’adjusted Ebitda ha raggiunto gli 869 milioni, lievemente oltre il consensus pari a 864 milioni. In forte calo l’indebitamento finanziario netto che è sceso a 1,321 miliardi da 2,06 miliardi un anno fa “grazie alla eccellente generazione di cassa e alla conversione parziale del Prestito Obbligazionario Convertibile” completata nel mese di luglio. Alla luce dei risultati, e per tenere conto dell’acquisizione di Encore Wire, finalizzata a inizio luglio, Prysmian ha alzato l’outlook per l’anno e ora si attende un ebitda adjusted compreso fra 1,9 e 1,95 miliardi e un free cash flow previsto nell’intervallo 840-920 milioni. La società inoltre è stata selezionata per un progetto di trasmissione di energia dalla spagnola Red Elétrica. Il progetto, che collegherà l’isola di Maiorca con la terraferma spagnola, ha un valore di oltre 500 milioni di euro.

Fra le raccomandazioni di Borsa, Dz Bank ha tagliato il target price su Stellantis da 19 a 14 euro, confermando il rating sell.

Deutsche Bank ha alzato il prezzo obiettivo su Intesa Sanpaolo da
a 4,40 euro, confermando il buy.

Barclays ha limato il prezzo obiettivo su Snam da 5,60 a 5,30 euro, confermando il giudizio overweight.

Preapertura

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi poco mossa, all’indomani di una seduta contrastata che ha visto Piazza Affari chiudere in calo (Ftse Mib -0,43% a 33.763 punti). La Borsa italiana è stata zavorrata in particolare da prese di profitto sulle banche, in una giornata che ha visto invece il recupero di alcuni titoli come Recordati, Amplifon.

In serata sono arrivati gli annunci della Fed, che al termine del meeting del Fomc ha lanciato l’attesissimo segnale di un probabile taglio dei tassi che potrebbe essere già “sul tavolo” a settembre. “L’impressione generale del Comitato è che l’economia si sta avvicinando al punto in cui sarebbe opportuno ridurre il nostro tasso di riferimento”, ha affermato il presidente Powell. Se i dati confermeranno la fiducia e il “test” dell’inflazione “verrà superato”, un taglio “del nostro tasso di riferimento potrebbe essere sul tavolo già dalla prossima riunione di settembre”. Wall Street ha festeggiato.

L’agenda macro prevede oggi fra l’altro il meeting della Bank of England, che secondo il consensus potrebbe decidere a maggioranza un taglio di tassi di 25 punti base al 5%.

Sono previsti anche i Pmi manifatturieri europei di luglio e l’Ism manifatturiero negli Stati Uniti, oltre alle richieste settimanali di sussidio. Domani usciranno i dati sull’occupazione americana di luglio.

Fra le trimestrali, Meta +7% negli scambi after hours dopo i conti migliori delle previsioni. Questa sera toccherà ad Apple e Amazon.

I future Usa trattano stamattina nuovamente in rialzo.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un -2,49% a 38.126 punti, alle prese con il rafforzamento dello yen.

Sul forex, l’euro/dollaro consolida a 1,0820; il petrolio avanza con il Brent a 80 dollari e il Wti a 78 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso ieri sera in gran spolvero: Dow Jones +0,24% a 40.842 punti, S&P 500 +1,58% a 5.522 punti, Nasdaq +2,64% a 17.599 punti.

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