Borsa italiana, mercoledì nero su timori recessione. Sprofonda Telecom
Ste. Ne.
02-10-2019 — 18:37
Una situazione preoccupante che chiama in causa un possibile intervento delle banche centrali, a partire dalla Fed
Piazza Affari termina oggi in deciso calo, appesantita nuovamente come gli altri listini internazionali dai timori sulla crescita economica mondiale, dopo che ieri l’ISM manifatturiero americano ha segnato la peggiore contrazione da 10 anni. Una situazione preoccupante che chiama in causa un tempestivo intervento delle banche centrali, a partire dalla Fed. A pesare anche la decisione del Wto che ha dato il via libera agli Usa che potranno imporre dazi ai beni europei per 7,5 miliardi di dollari, come compensazione per gli aiuti concessi al consorzio aeronautico Airbus. Su Borsa italiana il Ftse Mib segna in chiusura -2,87% a 21.298 punti, in linea con il resto d’Europa e l’andamento di Wall Street.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp/Bund a 10 anni segna 145 punti da 142 della chiusura precedente, con il rendimento del titolo italiano allo 0,90%.
Sul forex, l’euro scambia sopra quota 1,09 contro il dollaro; il petrolio torna a cedere terreno con il Brent a 57 dollari e il Wti a 52 dollari al barile.
Borsa italiana oggi: vendite diffuse
Tornando agli indici di Borsa, a Milano sul Ftse Mib le vendite sono diffuse e non risparmiano Banco Bpm -0,24% che contiene i danni grazie ancora alle aspettative del mercato per una fusione con Ubi (-1,5%).
Fra le altre banche, Unicredit -4% nel giorno del collocamento di un nuovo bond senior, Intesa Sanpaolo -2,8%, Mps -2,9%.
Le vendite si accaniscono invece in maniera diffusa su alcuni industriali come Buzzi -4,9%, ma anche Telecom, maglia nera dell’indice principale con -5,38%.
Negativa Fca -2,7%, nonostante le vendite Usa trimestrali migliori delle attese, Ferrari -3,9%.
Giù anche le utilities fra cui Enel -2,2%.
Fra i petroliferi prova a resistere ma poi cede terreno Saipem -1,4%, con Eni a -3% e Tenaris a -4,2%.