Borsa italiana: chiusura negativa, ma settimana sugli scudi. In luce Cnh, giù Atlantia e Banco Bpm
Ste. Ne.
30-08-2019 — 18:02
Anche il Btp frena la sua corsa. L’euro scende sotto quota 1,10 contro il dollaro, realizzi sul petrolio
Piazza Affari consolida dopo i rialzi delle ultime sedute, anche se il bilancio della settimana è decisamente positivo. Sulla Borsa italiana oggi il Ftse Mib segna in chiusura -0,35% a 21.322 punti, in controtendenza però rispetto al resto d’Europa e con Wall Street contrastata a metà seduta. I listini milanesi hanno cambiato direzione nel pomeriggio dopo che il leader del M5s Di Maio, incontrando il premier incaricato Conte, ha avvertito i neo alleati del Pd che se i punti proposti dal suo partito non saranno presi alla lettera, allora sarà meglio tornare alle urne “il prima possibile”.
Il bilancio della settimana comunque è un rimbalzo del 4,1%, mentre un turbolento mese di agosto va in archivio con un -0,35%. Da inizio anno si registra un progresso di oltre il 16%.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp/Bund a 10 anni segna oggi 171 punti da 167 di ieri, con il rendimento del decennale italiano all’1%.
Sul forex, l’euro cede altro terreno e perde la soglia di 1,10 contro il dollaro; il petrolio consolida con il Brent a 60 dollari e il Wti a 54 dollari al barile.
Borsa italiana oggi: bene Prysmian, Cnh, Unicredit, Telecom
Tornando agli indici di Borsa, sul Ftse Mib si mette in luce Cnh +5%, beneficiando sia delle attese di uno spin-off di Iveco, che potrebbe essere annunciato al Capital Markets Day martedì prossimo, sia della tregua nella guerra commerciale Usa-Cina.
I realizzi prendono invece di mira le banche con Banco Bpm -3,35%, Ubi -2,8%, Unicredit -1,1%, Intesa Sanpaolo -1%, fra le altre, fuori dal Ftse Mib Banca Mps -4,9% in una giornata volatile che ha anche visto il titolo sospeso per eccesso di rialzo, dopo il +13% di ieri.
Prosegue inoltre la debolezza di Atlantia -2,2% in scia all’incertezza sulla revoca della concessione ad Autostrade.
Spunti sull’auto con Fca e Pirelli a +0,8%.
Acquisti su Buzzi +1,1%, Amplifon +1,6%.
Consolidano le utilities con la big Enel a -0,57% finale, un po’ meglio Italgas -0,1%.
Telecom (Tim) termina sulla parità sopra i 48 centesimi.
Petroliferi in ordine sparso: Eni +0,5%, Saipem -0,5%, Tenaris -0,6%.