Borsa: a Milano oggi vola Buzzi, bene Unicredit, giù Diasorin

La Borsa di Milano oggi chiude in forte rialzo dopo la cautela delle prime due sedute dell’anno. Occhi puntati sugli Usa, dove è in corso lo spoglio delle elezioni in Georgia che mettono in palio due seggi per il Senato. I Democratici potrebbero conquistare per un soffio il controllo dell’intero Congresso, andando così a rafforzare il presidente eletto Joe Biden. Infatti con una doppietta democratica il Senato vedrebbe un pareggio di 50 seggi a 50, in cui diventerebbe decisivo il voto della vice presidente eletta Kamala Harris. Gli operatori americani vedono due possibili conseguenze di un simile risultato: da una parte il superamento di qualunque impasse sugli stimoli fiscali; dall’altra il rischio di più tasse e maggiore regolamentazione, in particolare sui big tecnologici. Al momento uno dei due seggi sarebbe già stato conquistato dai Democratici, mentre l’altro è incerto. Sul fronte coronavirus, l’agenzia europea Ema ha approvato il vaccino di Moderna, che inizierà a essere distribuito la prossima settimana. Sulla Borsa italiana oggi il Ftse Mib segna in chiusura +2,40% a 22.734 punti, fra i migliori d’Europa, mentre anche Wall Street prende a correre accelerando dai minimi di seduta (più indietro il Nasdaq).

Sull’obbligazionario, lo spread Btp/Bund a 10 anni si porta sotto i 110 punti base, con il rendimento del titolo italiano a 0,56%.

Sul forex, l’euro frena sotto quota 1,23 contro il dollaro; il petrolio guadagna altro terreno dopo che l’Arabia Saudita ha promesso un taglio di 1 milione di barili giornalieri, con il Brent a 54 dollari e il Wti a 50 dollari al barile.

Borsa Milano oggi: bene Buzzi Unicem, Unicredit e petroliferi, giù Diasorin

Sulla Borsa di Milano si mettono nuovamente in luce i petroliferi, in scia al recente balzo del greggio dopo l’accordo fra Opec e suoi alleati: Eni +3,3%, Saipem +5%, Tenaris +5,3%.

Vola Buzzi Unicem +7,9%, che gli analisti vedono tra i potenziali beneficiari di piani di stimolo Usa sulle infrastrutture.

Stesso discorso per Enel +6,4%, ma grazie ai possibili progetti sulle rinnovabili della nuova amministrazione americana.

In fondo al listino principale prese di beneficio su Diasorin (-3,9%), protagonista nel 2020 ma ora alle prese con la “concorrenza” del vaccino anti-Covid.

Fiat Chrysler (Fca) -2,1% consolida mentre è in arrivo il dividendo straordinario, per ora “condizionato”, che avrà record date il 15 gennaio. Da segnalare che le vendite Usa (che pesano per il 30% circa dei volumi 2019 di Stellantis) nel quarto trimestre sono calate dell’8% annuo, portando a -17% il bilancio del 2020.

Sempre nella galassia Agnelli, rally per Cnh +6,6% in trattative preliminari con la cinese Faw per la cessione di Iveco.

Fra le banche rimbalza Unicredit (+6%) che avrebbe prospettato al Mef l’esigenza di una dote pubblica più consistente per rilevare Mps, nell’ordine di 5,5-6 miliardi; la banca senese prosegue comunque il suo rally con un +3,65%. Peraltro, secondo indiscrezioni della Reuters, Unicredit potrebbe approfittare dell’operazione per deconsolidare ben 14 miliardi di crediti deteriorati, cedendoli ad Amco, la società del Tesoro.

Intesa Sanpaolo +3,4%, Bper +5,3%, fra le altre banche.

Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Jp Morgan hanno ritoccato il target price su Generali (+4,2%) da 15 a 16 euro, confermando il giudizio neutral; e sulle azioni Poste Italiane (+3%) da 12,90 a 13 euro confermando il rating overweight.