Finanzareport.it | Uscire dal "sovraindebitamento" è possibile, cosa prevede la Legge 3 sui debiti - Finanza Report

Ven 29 Marzo 2024 — 16:53

Uscire dal “sovraindebitamento” è possibile, cosa prevede la Legge 3 sui debiti



Legge3.it affianca cittadini ed imprenditori per uscire dal tunnel dei debiti

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Ci si ritrova a volte senza nemmeno rendersene conto, perché si è data una garanzia ad un figlio, o perché si è tentata una iniziativa imprenditoriale non andata nel modo giusto. In Italia ci sono centinaia di migliaia di persone che ogni anno si ritrovano in condizioni di “sovra indebitamento”, ossia in un tunnel che sembra senza uscita, con debiti che rischiano davvero di distruggerne la vita. Non per niente nel 2012 si varò una legge apposita, la cosiddetta “Legge 3” sui debiti, per venire incontro a queste situazioni disperate. Per questo fu anche definita “Legge salva suicidi”.

Ma ancora oggi è una Legge poco nota e poco utilizzata. Abbiamo per questo incontrato Gianmario Bertollo, che ha costituito una associazione e messo online il sito www.legge3.it, con la finalità proprio di far conoscere questa opportunità e di assistere coloro che si trovano in queste condizioni di difficoltà.

Perché una associazione per la Legge 3 sui debiti? 

Perché io per primo mi sono trovato ad affrontare una situazione di grave indebitamento, dovuto alla malattia di mio figlio, per cui mi sono dovuto pagare tutte le cure. Lavorando nella consulenza mi sono imbattuto in questa legge che poteva essere la salvezza per tantissime persone. Così insieme a mia moglie abbiamo deciso di fondare una realtà che potesse dare la giusta informazione e la giusta assistenza alle famiglie che vogliono uscire dal tunnel dei troppi debiti, attraverso la legge 3 del 2012, chiamata anche la “Salva Suicidi”.

Certamente non sono pochi gli italiani che cadono nella trappola del sovraindebitamento. Secondo la sua esperienza, quali sono i motivi principali a spingerli in queste difficoltà?

Ci sono due principali categorie di sovra indebitati: la famiglia che 10 anni fa si è lasciata prendere dall’euforia tutta italiana di possedere un immobile e quindi, con la complicità delle banche hanno sottoscritto mutui che poi non sono più riusciti a sostenere. Da qui il ricorso alle finanziarie per farsi dare ancora soldi che servivano per pagare le rate del mutuo in arretrato, e così via fino a che le rate da pagare arrivano a superare le entrate. La seconda sono gli ex imprenditori che sono falliti, che hanno chiuso o che lo
stanno per fare, che negli anni della crisi, dopo che le banche hanno chiuso loro i rubinetti, si sono finanziati non pagando imposte e tasse. Si tratta di piccoli artigiani, impresari edili, o soci di società fallite che però avevano anche firmato garanzie bancarie. Una tragedia, mi creda.

Chi sono coloro che si rivolgono a voi? 

Quelli che ho citato sopra. A volte i loro famigliari perché loro hanno ancora l’orgoglio a frenarli. Privati cittadini, padri che hanno garantito per i figli, giovani che hanno tentato l’avventura imprenditoriale, appartenenti alle forze dell’ordine, ex proprietari di aziende fallite. Un mondo variegato che mai avrei pensato esistesse.

A suo avviso è anche responsabilità di una scarsa cultura finanziaria dei cittadini?

Senz’altro! La cultura finanziaria è proprio totalmente assente. Non si rendono conto che prima o poi arriverà il momento di fare i conti con la restituzione dei soldi che prendi a prestito. Per molte persone purtroppo, è più importante avere ancora finanziamenti piuttosto che eliminare quelli che già hanno in corso.

Emerge a volte qualche polemica su una eccessiva facilità con la quale alcune società spingerebbero i consumatori ad acquistare con un finanziamento. Negli Usa ed anche in molti paesi europei pare un fenomeno molto diffuso. A suo avviso è accaduto o sta accadendo anche in Italia?

E’ accaduto negli anni che vanno dal 2005 al 2008 per gli immobili. Le banche pur di erogare mutui sovrastimavano le case tanto erano convinti che il loro valore sarebbe sempre aumentato. Finanziavano il 100% e anche più quelle famiglie che desideravano acquistare l’abitazione. Da li in poi qualsiasi acquisto viene incentivato con pagamenti rateali, dall’auto al divano, dalla televisione addirittura alle vacanze. Sono stati erogati 100 milioni di € di finanziamenti per le vacanze in Italia quest’anno.

Ci può riassumere le caratteristiche della legge 3 del 2012?

La legge 3 del 2012 fu introdotta in Italia in un periodo di profonda crisi economica su sollecitazione dell’Unione Europea. Si tratta di un principio di civiltà che esiste in tutto il mondo: se per cause fortuite o eventi imprevedibili non riesci più a pagare i debiti che hai sottoscritto, è giusto che tu abbia la possibilità di pagare quello che puoi in maniera umanamente possibile e quello che non puoi ad un certo punto ti venga cancellato in modo che tu possa liberarti definitivamente di un peso che altrimenti sarebbe sulle tue spalle per tutta la vita. Ovviamente è una possibilità che ti devi meritare dimostrando di avere i giusti requisiti previsti dalla legge per evitare i furbetti. Ci sono 3 possibili vie che prevedono un accordo con i creditori, la presentazione di un piano di rientro oppure la messa a disposizione delle proprie proprietà per saldare i debiti che è possibile saldare. Gli altri vengono resi inesigibili.

Ci sono altre strumenti che possono essere utilizzati da chi è in difficoltà a pagare?

Si, molti tentano la via del Saldo & Stralcio, oppure la contestazione alle banche o alle finanziarie degli interessi usurai o anatocistici, ma solo la legge 3 del 2012 risolve definitivamente una situazione di eccessivo indebitamento, permettendo alla persona di ripartire pulito e tornare risorsa attiva per la comunità.

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