Segmento ottica: come procede l’andamento del fatturato dopo il 2020

>Come procede il fatturato del segmento ottica dopo la crisi del 2020? La pandemia di Covid-19 ha inevitabilmente causato innumerevoli problemi a tanti settori. Lo stato delle aziende al momento sembra in ripresa, ma tante imprese stanno cercando di puntare sulla sostenibilità per diventare maggiormente competitive. La crisi causata dalla pandemia di Covid-19 ha apportato gravi problemi all’economia italiana, che già non versava in una situazione totalmente rosea.

Alcuni dati sono al momento negativi, soprattutto perché lo scenario che si prospetta ci porta di un clima leggermente incerto. La ripresa del business avverrà unicamente nei prossimi anni: il fatturato perso nei mesi di marzo e aprile 2020, in pieno lockdown, è difficile da recuperare. Certo, il 2021 è stato un anno leggermente più gentile, ma comunque difficile, poiché abbiamo comunque subito degli strascichi importanti.

Il settore dell’eyewear nel 2020 ha avuto un fortissimo calo. I dati di Anfao, l’associazione nazionale Fabbricanti Articoli Ottici, hanno posto l’attenzione maggiore nel 2022. Possiamo in ogni caso dire che il 2020 è stato il cosiddetto annus horribilis per tante aziende italiane e in ogni settore, dal turistico all’ottica. Quest’ultimo, però, è crollato del -32%. Il settore dell’ottica di lusso tiene botta, tuttavia, come www.zadalux.com, che cerca di rimanere sulla cresta dell’onda nonostante l’evidente calo delle vendite.

Segmento ottica, come sono cambiate le vendite

Le PMI si sono trovate a fronteggiare un forte calo delle vendite. Le persone hanno dovuto restringere il budget e scegliere di acquistare altri articoli. Non è nulla di nuovo: nei momenti di crisi, alcuni settori ne risentono maggiormente. La vendita di occhiali da sole è calata su un livello generale, non solo in Italia, ma anche nel resto del mondo. In ogni caso, però, il settore delle lenti oftalmiche e delle montature da vista non ha avuto un crollo così evidente.

In Europa e in America, invece, le percentuali di vendite sono scese del 23% e del 26%. Ad avere subito il maggior colpo, oltre l’Italia, è stata anche l’Asia, in cui si sfiora un 34% di vendite in meno. Tuttavia, i grandi gruppi di lusso non hanno avuto perdite tanto ingenti, soprattutto se si considera che una buona percentuale di affari italiani deriva proprio da loro.

A quanto la ripresa del settore ottica?

Quando avverrà la ripresa? È la domanda che tutti si stanno ponendo e che ci poniamo anche noi. Dobbiamo ovviamente guardare al segmento ottica valutando una ripresa non nell’immediato, ma sicuramente nel corso del 2022. A riguardo si è espresso anche Giovanni Vitaloni, il presidente di Mido, l’evento internazionale dedicato al settore dell’ottica.

“Certo, il settore che riunisce 860 aziende concentrate per lo più in Veneto e che a loro volta occupano stabilmente 18 mila addetti ha visto tempi migliori. Ma se la Cina, che attrae per lo più gli occhiali griffati e gli Usa continueranno a correre come ora, potremo contare su due mercati trainanti per la rinascita.” Ovviamente, alcuni fattori determinanti per la ripresa, a parte gli appelli per la campagna vaccinale, sono la digitalizzazione e il design, oltre al riattivo dei consumi interni. Lo sblocco licenziamenti ha causato numerosi danni, che devono essere contenuti.

Puntare all’avanguardia e al settore digital potrebbe essere l’idea giusta per favorire la ripresa del segmento ottica. Inoltre, c’è di più: si deve considerare l’innovazione green, tanto cara ai consumatori oggi. Con un occhio in più verso il futuro, l’impiego di materiali green e attenti verso l’ambiente potrebbe far sviluppare nei consumatori un attaccamento alla mission aziendale. Quel che è certo è che dovremo attendere i prossimi mesi per dare delle stime più precise, sperando in una percentuale positiva e in tante belle notizie.