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Gio 25 Aprile 2024 — 09:33

Richieste di mutuo in crescita: quali sono i fattori da valutare per ottenerlo?



Secondo i dati relativi all’indagine condotta dal Crif, nel corso del 2017 si è registrato un netto aumento delle richieste soprattutto da parte dei più giovani

Secondo i dati relativi all’indagine condotta dal Crif, nel corso del 2017 si è registrato un netto aumento delle richieste di mutui, soprattutto da parte dei più giovani: i richiedenti under 30 sono infatti arrivati a coprire il 31% del totale dei richiedenti, mentre nel 2013 erano solo il 3%.
Risultano in crescita anche l’importo medio dei mutui, con la richiesta media che ha segnato un +17,5% arrivando a circa 123mila euro, e la durata dei piani di rimborso, superiore ai 15 anni nel 70% dei casi.

Tasso fisso o variabile?

Prima di effettuare una richiesta di mutuo è necessario valutare alcuni aspetti precipui, fondamentali affinché questa venga accettata dall’istituto di credito scelto.

In primo luogo bisognerà valutare il tasso di interesse più adatto alla propria situazione, e a questo proposito possono essere utili siti come Facile.it sui quali è possibile calcolare online gli interessi di un mutuo con tasso fisso o variabile, simulando così la situazione finanziaria personale.

Il tasso fisso presenta una percentuale non soggetta a variazione nel tempo, mentre quello variabile è legato all’oscillazione dell’Euribor (tasso di riferimento che indica il tasso di interesse medio delle transazioni tra le banche europee) e potrebbe quindi diventare sconveniente in alcune condizioni.

L’importanza del tipo di contratto

Il secondo aspetto da prendere in considerazione è la tipologia del contratto di lavoro e il proprio stipendio mensile, in quanto per gli istituti di credito la stabilità lavorativa è un fattore cruciale per la concessione del mutuo.

Vi è inoltre una notevole differenza tra i mutui ottenuti con contratto determinato o indeterminato: nel primo caso, infatti, le banche concedono solitamente importi inferiori del 33%, a causa della mancanza di garanzia finanziaria duratura da parte del richiedente.

Il peso della rata sullo stipendio

Bisogna poi valutare bene il rapporto rata/reddito, che non dovrebbe oltrepassare il 35% dello stipendio mensile netto. Le banche infatti decidono solitamente di concedere il mutuo richiesto se l’importo della rata mensile non è superiore a un terzo del totale dello stipendio del soggetto richiedente.

Dovrà quindi esserci una certa compatibilità tra lo stipendio e la somma richiesta, in quanto l’istituto di credito considera una soglia minima di sussistenza, così che la rata non pesi in maniera eccessiva sul budget del richiedente.

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