Minibond: guida completa ai vantaggi e al funzionamento
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26-11-2024 — 07:00
Questi strumenti rappresentano una soluzione strategica che va oltre il semplice reperimento di capitali
Nel panorama della finanza d’impresa, i minibond si sono affermati come uno strumento chiave per le piccole e medie imprese italiane che cercano alternative al tradizionale credito bancario. Introdotti per favorire l’accesso delle PMI al mercato dei capitali, i minibond rappresentano un’opportunità strategica per finanziare progetti di crescita, espansione internazionale o operazioni straordinarie, riducendo al contempo la dipendenza dalle banche.
Ma i minibond cosa sono, come funzionano e quali vantaggi offrono sia alle imprese emittenti che agli investitori?
Cosa sono i minibond?
I minibond sono strumenti finanziari di debito a medio-lungo termine emessi da piccole e medie imprese (PMI) per raccogliere capitali sui mercati finanziari, rappresentando un’alternativa concreta al tradizionale credito bancario. Questi titoli obbligazionari permettono alle imprese di finanziare progetti di crescita, operazioni straordinarie, espansione internazionale o investimenti in innovazione, aprendo nuove opportunità di sviluppo e diversificando le fonti di finanziamento.
Come ogni obbligazione, i minibond prevedono il pagamento di un tasso d’interesse sotto forma di cedola periodica e il rimborso del capitale al momento della scadenza. La loro struttura offre flessibilità alle imprese emittenti: non esistono vincoli stringenti sulla durata, sul tasso di interesse o sulle modalità di rimborso del capitale, consentendo di adattare l’emissione alle specifiche esigenze finanziarie dell’azienda.
Tipicamente, si definiscono minibond le obbligazioni emesse da PMI con un valore nominale complessivo inferiore a 50 milioni di euro. Questo li distingue dalle emissioni di maggiori dimensioni che caratterizzano le grandi aziende, rendendoli più accessibili e meglio calibrati per realtà imprenditoriali di medie dimensioni.
Come funzionano i Minibond?
I minibond sono emessi da imprese non quotate su mercati regolamentati e collocati presso una platea di investitori qualificati, come fondi di investimento, assicurazioni e family office, interessati a diversificare i loro portafogli con strumenti a rendimento potenzialmente interessante. Questi strumenti non solo consentono alle imprese di accedere a risorse finanziarie aggiuntive, ma rafforzano anche la loro credibilità sul mercato, migliorandone il posizionamento nei confronti di partner e clienti.
L’emissione di un minibond richiede una pianificazione strategica e il supporto di advisor finanziari e legali che aiutano l’impresa a strutturare il titolo, a definire le condizioni di emissione e a gestire le relazioni con gli investitori. Inoltre, molte emissioni avvengono tramite mercati dedicati, come il segmento ExtraMOT PRO di Borsa Italiana, che garantisce visibilità e trasparenza agli strumenti emessi.
Vantaggi dei Minibond per le PMI
Per le PMI, i minibond rappresentano una soluzione strategica che va oltre il semplice reperimento di capitali. In primo luogo, offrono l’opportunità di ridurre la dipendenza dal credito bancario, particolarmente utile in contesti di restrizioni creditizie. Inoltre, consentono di allungare la durata media dell’indebitamento, riducendo la pressione della restituzione del capitale nel breve termine.
Un altro aspetto cruciale è il miglioramento della governance aziendale: per accedere ai mercati dei minibond, le imprese devono adottare una gestione finanziaria trasparente e professionale, con vantaggi che si riflettono sulla reputazione e sulla capacità di attrarre ulteriori investimenti in futuro.
Infine, per gli investitori, i minibond offrono un’interessante opportunità di diversificazione, combinando rendimenti superiori a quelli dei titoli di Stato con un livello di rischio contenuto grazie alla struttura obbligazionaria.
Chi può emettere i minibond?
I minibond sono strumenti finanziari pensati per sostenere la crescita e l’espansione di piccole e medie imprese italiane, ma non tutte le aziende possono accedere a questa forma di finanziamento. La possibilità di emettere minibond è regolamentata da criteri specifici che riguardano sia la struttura dell’impresa che le sue caratteristiche qualitative.
Innanzitutto, gli emittenti di minibond sono tipicamente Srl o SpA non quotate su mercati regolamentati, escludendo quindi le grandi aziende già presenti sui mercati finanziari tradizionali. Questa definizione mira a rendere il mercato dei minibond accessibile alle imprese di dimensioni medio-piccole, che rappresentano una parte cruciale del tessuto economico italiano.
Possono emettere minibond le società italiane non quotate che soddisfano i seguenti requisiti:
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Dimensioni aziendali, devono essere aziende diverse dalle banche e dalle microimprese, con un fatturato annuo superiore a 2 milioni di euro e almeno 10 dipendenti.
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Forma giuridica, l’impresa deve avere una struttura societaria che consenta l’emissione di titoli di debito, come una Srl o una SpA.
Oltre ai requisiti dimensionali e giuridici, è fondamentale che le aziende rispettino determinati standard qualitativi. I minibond non sono semplicemente un’opzione di finanziamento, ma uno strumento per sostenere imprese con solide basi finanziarie e piani di sviluppo ambiziosi.
Per essere considerate idonee, le imprese devono presentare:
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Bilanci solidi, una situazione patrimoniale e finanziaria stabile, che dimostri la capacità dell’azienda di onorare il pagamento delle cedole e il rimborso del capitale alla scadenza.
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Business plan chiaro e dettagliato, un piano di investimenti che giustifichi l’emissione del minibond e dimostri come i fondi raccolti saranno utilizzati per supportare la crescita dell’impresa.
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Management qualificato, una leadership esperta e competente, in grado di guidare l’azienda attraverso le sfide della crescita e di comunicare efficacemente con gli investitori.
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Prospettive di sviluppo, un mercato di riferimento con opportunità concrete e piani strategici per sfruttarle, rafforzando il posizionamento competitivo dell’impresa.
Questi requisiti fanno sì che i minibond siano percepiti dagli investitori come strumenti affidabili e di valore, riducendo il rischio associato a tali operazioni. Inoltre, per accedere a mercati come l’ExtraMOT PRO di Borsa Italiana, dedicato ai minibond, l’emittente deve garantire trasparenza nella rendicontazione finanziaria e nell’esecuzione dei piani di investimento, migliorando ulteriormente la sua credibilità