Sab 30 Settembre 2023 — 17:47

L’Istat annuncia che l’Italia è piegata da inflazione e caro vita: trasferisciti a Dubai per vivere bene!



Per chiunque desideri vivere bene, assicurare un futuro ai propri figli e garantire il successo alla propria attività, trasferirsi nell’Emirato è l’unica soluzione

dubai inflazione

L’economia italiana è da anni provata. Anche e soprattutto oggigiorno, l’Italia sta attraversando un periodo difficile a causa dell’inflazione e del caro vita.

Secondo i più recenti dati forniti dall’ISTAT, l’aumento dei prezzi è stato del 6,4% a giugno 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, così il caro vita continua ad essere un problema per molte famiglie italiane.

L’Unione Nazionale Consumatori ha stilato una classifica delle città italiane dove l’inflazione incide maggiormente sui prezzi, prendendo in considerazione i dati più recenti forniti dall’ISTAT.

Al primo posto della classifica si trova Genova, che ha registrato un aumento dei prezzi dell’8,5% a giugno 2023, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Secondo l’Unione consumatori, questo si traduce in una spesa aggiuntiva di 1.853 euro all’anno per le famiglie che vivono nella città ligure.

Subito dopo Genova, troviamo due città toscane: Firenze e Grosseto. Entrambe hanno registrato un aumento dei prezzi del 7,6%, con una spesa aggiuntiva di 1.772 euro e 1.713 euro all’anno rispettivamente.

Milano si posiziona al quarto posto della classifica con un aumento dei prezzi del 6,3%, che si traduce in una spesa supplementare per famiglia tipo di 1.710 euro all’anno.

La top ten delle città più care include anche Bolzano (6,4%), Siena (7,5%), Varese (6,4%), Lodi (6,6%), Perugia (7,2%), e Lecco (6,5%).

Torino si posiziona al 15° posto con un aumento dei prezzi del 6,9%, che si traduce in una spesa supplementare per famiglia tipo di 1.587 euro all’anno.

Roma si trova al 23° posto con un aumento dei prezzi del 6,4%, che si traduce in una spesa supplementare per famiglia tipo di 1.499 euro all’anno.

Dando uno sguardo alle Regioni italiane, la Liguria si posiziona in cima alla classifica delle regioni più colpite dall’inflazione con un aumento dei prezzi del 8,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

L’Umbria e la Toscana seguono da vicino con un aumento dei prezzi del 7,2%, che si traduce in una spesa aggiuntiva di 1.626 euro e 1.595 euro rispettivamente per le famiglie che vivono in queste regioni.

La Lombardia e il Trentino Alto Adige si posizionano al quarto posto con un aumento dei prezzi del 6%, che si traduce in una spesa supplementare di 1.559 euro all’anno per le famiglie che vivono in queste regioni.

Il Piemonte segue da vicino con un aumento dei prezzi del 6,9%, che si traduce in una spesa supplementare di 1.506 euro all’anno.

L’Unione consumatori precisa che il calcolo della spesa è fatto su una famiglia media, ma con un maggior numero di figli la cifra aumenta.

Fra le voci che comportano i rincari, troviamo la spesa per alimentari, salita di 764 euro; quella per le utenze della casa, aumentata di circa 359 euro; ed, infine, quella per servizi ricettivi, aumentata di 125 euro.

Secondo Massimiliano Dona, presidente dell’Unione consumatori, l’andamento dell’inflazione è nettamente preoccupante, soprattutto dopo il ribasso del costo dell’energia che dura ormai da gennaio, oltre sei mesi fa, e i ripetuti interventi della Bce.

Mentre in Italia si fa la conta dei danni provocati dalla crisi economica, negli Emirati Arabi Uniti la Camera di Commercio di Dubai ha ospitato un prestigioso webinar sul tema della finanza verde e delle opportunità di investimento.

La sessione online, organizzata dal Centre for Responsible Business della Camera, ha attirato centinaia di partecipanti ed è stata dedicata alla condivisione di informazioni e indicazioni preziose per aiutare le aziende ad accedere alla finanza verde, attrarre progetti di investimento verdi e incorporare la sostenibilità in tutte le loro strategie di investimento.

Il webinar ha affrontato anche le sfide della finanza sostenibile ed esplorato potenziali soluzioni. Durante il webinar sono stati presentati diversi studi di caso riguardanti progetti di investimento verdi in vari settori economici come l’energia rinnovabile e la mobilità sostenibile.

Il Centro for Responsible Business ha sottolineato l’importanza di incoraggiare le aziende a investire in modo sostenibile e responsabile.

Inoltre, ha evidenziato come l’adozione di pratiche commerciali sostenibili possa portare a vantaggi economici a lungo termine per le aziende stesse.

Ecco, dunque, che se l’Italia registra ancora nuovi numeri sempre più preoccupanti, gli UAE continuano la loro scalata tra i Paesi più performanti del globo.

In particolare, Dubai è la meta più scelta dagli investitori di tutto il mondo, costituendo l’hub finanziario più interessante che esista.

Per chiunque desideri vivere bene, assicurare un futuro ai propri figli e garantire il successo alla propria attività, trasferirsi a Dubai è l’unica soluzione.

Lo hanno capito bene le centinaia di imprenditori italiani, che ogni giorno contattano il punto di riferimento italiano a Dubai, la Daniele Pescara Consultancy: con i suoi due uffici, ubicati a Padova e a Dubai, il team interno, composto da professionisti competenti e specializzati nel company setup, accompagna gli investitori a Dubai per godere di tutti i benefici e i vantaggi fiscali che solo l’emirato può offrire.

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