La Corporate Tax di Dubai aumenta la qualità degli imprenditori residenti

Ormai da tempo, Dubai è una destinazione privilegiata per gli imprenditori di tutto il mondo grazie alle politiche di esenzione fiscale e alla stabilità economica.

Tuttavia, di recente, il governo degli Emirati Arabi Uniti ha introdotto la Corporate Tax 9%, che rappresenta la prima tassa sul reddito delle società nel Paese.

L’introduzione della tassazione delle società negli Emirati Arabi Uniti rappresenta un passo significativo verso gli obiettivi di diversificazione del Paese.

L’implementazione di questa nuova fonte di reddito consentirà di ridurre ulteriormente la dipendenza dalle entrate derivanti dal petrolio e di finanziare progetti al di là del settore energetico.

La tassazione delle società a Dubai ha sollevato preoccupazioni tra gli imprenditori, ma in realtà sta avendo solo effetti positivi.

In particolare, la nuova tassa a Dubai sta contribuendo ad una selezione naturale degli imprenditori più seri e autentici che rimangono nell’emirato. Infatti, la tassazione ha comportato un impatto notevole sui cosiddetti fuffaguru, ovvero gli imprenditori che promettono risultati straordinari senza avere le competenze o la credibilità necessarie per supportare tali affermazioni.

La Corporate Tax, quindi, ha messo in croce anche gli “imprenditori” digitali poveri, che si vendono per quello che non sono, volendo dimostrare di poter vivere una vita che non si possono permettere, solo per convincere qualche follower che quello che promettono di fargli guadagnare è reale.

Parimenti, la tassa ha dichiarato la fine di tutte quelle attività farlocche, gestite da consulenti improvvisati, che del mercato di Dubai non conoscono alcunchè, rischiando di portare al fallimento e alla miseria i malcapitati investitori che finiscono nelle loro mani.

Inoltre, con l’introduzione delle tasse, gli imprenditori devono dimostrare la loro solidità finanziaria e la loro capacità di generare profitti sostenibili per mantenere la loro attività.

Questo spinge gli imprenditori a offrire prodotti e servizi di qualità, a stabilire relazioni solide con i clienti e a investire nella loro crescita professionale.

Nonostante le preoccupazioni iniziali, quindi, la nuova tassazione a Dubai conduce ad un netto miglioramento complessivo dell’ambiente imprenditoriale.

La Corporate Tax sta aiutando a creare un mercato più regolamentato e trasparente, dove gli imprenditori possono competere in modo equo e le attività illegali non trovano più spazio.

Inoltre, la nuova tassazione delle società a Dubai non è così elevata come in molti altri Paesi del mondo, ed anzi, si assesta tra le più basse esistenti.

Il tasso del 9% è tra i più bassi al mondo e rappresenta ancora un vantaggio competitivo rispetto ad altre destinazioni per gli investitori stranieri.

Infine, è importante sottolineare che l’introduzione della Corporate Tax non significa che Dubai abbia abbandonato la sua politica di esenzione fiscale.

Infatti, il governo degli Emirati Arabi Uniti ha introdotto anche una serie di esenzioni fiscali per le società che operano in determinati settori o che soddisfano determinati requisiti.

Il nuovo sistema fiscale di Dubai ha portato alcune novità importanti anche nella normativa fiscale del Paese.

Tra queste novità, ci sono principi presi dai sistemi tributari dei Paesi occidentali o dai modelli OCSE, come l’esterovestizione, la stabile organizzazione, il centro degli interessi familiari e il centro dell’interesse del management. Questi principi creano alcune difficoltà per gli imprenditori residenti a Dubai, in particolare per coloro che gestiscono società offshore da Dubai.

Infatti, questi imprenditori potrebbero essere interpretati come titolari di società esterovestite a Dubai, con conseguenti controlli e accertamenti fiscali e sanzioni.

Per evitare questi problemi, è importante mettersi in regola con la nuova Corporate Tax e con i principi presi dal modello OCSE.

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