Consumatori italiani ai tempi dell’e-commerce: pochi investimenti, tanto risparmio
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20-02-2023 — 07:00
I nostri connazionali scelgono di salvaguardare il portafogli spendendo, grazie a offerte e promozioni, soprattutto online

Crisi e inflazione mettono al centro il tema del risparmio: gli italiani scelgono di salvaguardare il portafogli spendendo, grazie a offerte e promozioni, soprattutto via e-commerce. Gli investimenti sono in perdita, e si punta su spese mirate e oculate, non solo di prima necessità.
La questione del risparmio è oggi generalizzata, e non rappresenta più un tabù. Secondo Gimme5, app di salvadanaio digitale, gli italiani in più del 60 per cento dei casi affrontano la tematica “spese” anche fuori dalle pareti domestiche, e giudicano il risparmio, inteso come accumulo di denaro nel breve periodo, una pratica importante: è così per il 79 per cento del campione. Tuttavia, i soldi vengono subito ri-utilizzati per le spese, e per far fronte alle utenze, almeno nell’arco di un anno.
E gli investimenti? Coloro che scelgono di far fruttare i propri risparmi sono prevalentemente quelli compresi nella fascia d’età tra i 45 e i 54 anni, con un’occupazione stabile e con una certa disponibilità di soldi per poter minimizzare i rischi. Tra le forme di investimento preferite ci sono i fondi comuni e i titoli azionari, ma hanno iniziato a prendere piede anche criptovalute e Nft, con una percentuale di preferenza del 30 per cento.
Secondo un’indagine di Ipsos, su commissione di Acri (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio), a fronte anche di un aumento del costo della vita e dei beni di prima necessità – ma non solo – gli investimenti non sono più una soluzione, soprattutto perché c’è diffidenza verso gli enti e le istituzioni preposti alla gestione del risparmio. Chi sceglie di investire, oltre che su titoli e azioni, preferisce in larga parte il settore immobiliare: parliamo di un terzo del campione.
In linea generale, il risparmio è una tendenza messa in atto dal 42 per cento del campione, mentre scendono al 6 per cento gli italiani che ricorrono a mutui o prestiti e, allo stesso tempo, sale la liquidità (63 per cento), così come le attivazioni di carte e conti correnti (+16 per cento).
Gli italiani, dunque, preferiscono risparmiare per spendere.
Il risparmio nelle spese: le promozioni
Allo stesso modo, i consumatori del Belpaese, oltre che risparmiare per spendere, risparmiano proprio spendendo. Se si guarda la sopra citata indagine di Ipsos, oltre ai beni e servizi di prima necessità, le spese dei cittadini italiani riguardano anche la telefonia, la cura di sé, lo svago.
Oltre alle spese classiche (alimentare, farmacia, utenze di luce e gas, spese scolastiche, abbigliamento, spese mediche), per le quali peraltro, come si vedrà, esistono forme promozionali che incentivano il risparmio, gli italiani si concedono anche qualche extra, sempre risparmiando. Ne è un primo esempio l’ambito “entertainment”, per il quale l’Italia è quarta al mondo in termini di penetrazione dei servizi. Il 42,5 per cento sono abbonati alle tv streaming on demand e utilizzano prove gratuite dei servizi e pacchetti in promo “personalizzati”.
In campo ludico non si arresta il settore del gioco legale a distanza, che a metà del 2022 ha raccolto 67,5 miliardi di euro, complici anche promozioni come possono essere i migliori bonus benvenuto dei casinò ADM, incluso quello senza deposito (valido in pratica come prova gratuita della piattaforma, senza aperture di conti.) Nel campo dei videogiochi – sono più di 15 milioni di gamers italiani – vanno forte le prove demo dei titoli, ma anche offerte su console e hardware, in collaborazione con i principali store di elettronica, fisici e online. Bene anche piattaforme come Spotify, improntate sul modello “freemium”, ovvero gratuite nella versione basica, e invece a pagamento per il servizio esteso e senza limiti.
Un approfondimento a parte meritano i comparti viaggi, ristorazione, servizi estetici per la persona, che hanno ottenuto un forte rilancio dopo la pandemia, anche grazie a siti di couponing/voucher settoriali, come TripAdvisor, Trivago, AirBnb, oppure ad app come The Fork, o ancora a gruppi d’acquisto telematici come Groupon, con tanto di coupon spendibili presso le aziende convenzionate del territorio. Da menzionare è anche la crescente attenzione verso i comparatori di prezzo, prima di acquistare un prodotto o servizio, che consentono di scegliere il meglio, risparmiando: ne fa uso, in modo abituale, almeno un italiano su tre.
Per quanto riguarda le spese di prodotto, offerte lampo, coupon, codici sconto su piattaforme dedicate come Codicesconto o su e-commerce generalisti come Amazon, queste sono ormai all’ordine del giorno.
Si apprezzano però anche i campioni gratuiti (il cosiddetto “sampling”) valido come test del prodotto, e le spese di spedizione senza costi, che sono in grado di salvare gran parte dei carrelli dalla pratica dell’abbandono.
Una forma di risparmio in voga nell’ultimo periodo, che somiglia di più all’investimento, è il cashback. Il rimborso in percentuale offerto dalle aziende, anche partner in affiliazione di servizi dedicati come Beruby e Bestshopping.com, permette di spendere e accumulare credito, che sarà poi erogato come buono o accreditato sulla carta collegata, al raggiungimento di una certa soglia di spesa. Un meccanismo di fidelizzazione per le aziende, ma anche un’opportunità di risparmio, particolarmente apprezzata quando applicata a spese sicure, come quelle per i generi alimentari o per la farmacia.