Come fare coding con Bee Bot
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13-04-2025 — 08:00
Uno strumento didattico sempre più diffuso anche nella scuola dell’infanzia e primaria

Negli ultimi anni, il coding è diventato uno strumento didattico sempre più diffuso anche nella scuola dell’infanzia e primaria. Si può insegnare ai bambini a pensare in modo logico, risolvere problemi e sperimentare con la tecnologia molto presto, grazie a strumenti progettati proprio per i più piccoli. Uno dei dispositivi più apprezzati in questo ambito è Bee Bot, un robot educativo pensato per avvicinare i bambini alla programmazione in modo semplice e divertente. Se ti stai chiedendo come fare coding con Bee Bot, sei nel posto giusto. In questo articolo esploreremo l’uso di questo strumento attraverso attività pratiche e consigli didattici, focalizzandoci sull’approccio Bee Bot coding infanzia.
Cos’è Bee Bot e perché usarlo per il coding
Bee Bot è un piccolo robot a forma di ape, progettato per insegnare le basi della programmazione ai bambini dai 3 agli 8 anni. Il suo funzionamento si basa su semplici comandi che possono essere inseriti premendo i pulsanti posti sul dorso del robot. I comandi principali sono: avanti, indietro, gira a destra, gira a sinistra, avvia, cancella.
La semplicità di utilizzo lo rende perfetto per i bambini più piccoli, che possono imparare attraverso l’azione, il gioco e la sperimentazione diretta. Usare Bee Bot permette di:
- sviluppare il pensiero computazionale;
- stimolare la logica sequenziale;
- promuovere la collaborazionetra pari;
- favorire l’apprendimento attivoe l’approccio learning-by-doing.
Inoltre, Bee Bot non richiede l’uso di schermi o dispositivi digitali, per questo è ideale anche per ambienti educativi che vogliono limitare l’esposizione dei bambini alla tecnologia passiva.
Come introdurre Bee Bot nella scuola dell’infanzia e primaria
L’introduzione di Bee Bot nella didattica quotidiana può avvenire in modo graduale e integrato alle attività già svolte in classe.
- Giochi di esplorazione libera: nella fase iniziale, è utile lasciare che i bambini esplorino liberamente il robot, imparando a conoscere i pulsanti e le reazioni del dispositivo. Questo stimola la curiositàe facilita l’apprendimento spontaneo.
- Attività strutturate su tappeti tematici: esistono tappeti con griglie (di solito 15×15 cm per casella) su cui far muovere Bee Bot seguendo istruzioni precise. I tappeti possono rappresentare città, ambienti naturali, numeri, lettere o storie da esplorare.
- Narrazione e storytelling: unire Bee Bot al racconto di storie è un ottimo modo per coinvolgere i bambini: il robot può diventare il personaggio protagonista che si muove nello spazio narrativo seguendo le istruzioni dei bambini.
- Sfide di gruppo: dividere la classe in piccoli gruppi e proporre sfide (es. “porta Bee Bot dal punto A al punto B evitando gli ostacoli”) incoraggia la cooperazione.
Materiali e risorse utili per attività con Bee Bot
Per sfruttare al meglio Bee Bot è utile disporre di alcuni materiali aggiuntivi che ne amplificano le potenzialità educative.
- Tappeti programmabili: disponibili in commercio o realizzabili con carta adesiva e cartoncini.
- Carte comando: raffiguranti le azioni di Bee Bot (avanti, gira, ecc.), utili per pianificare la sequenza prima della programmazione fisica.
- Schede attività: scaricabili online o create dagli insegnanti, con obiettivi specifici (es. trovare oggetti, seguire percorsi).
- Elementi 3D: come ostacoli, segnali stradali, animali o case, che rendono l’ambiente di apprendimento più stimolante.
- App di supporto: anche se Bee Bot non necessita di tablet, alcune app possono aiutare a progettare le attività o ispirare nuove idee.
5 esercizi pratici di coding con Bee Bot per bambini
Ecco cinque idee semplici e coinvolgenti per fare Bee Bot Coding infanzia in modo concreto.
1. Il percorso del tesoro
Posiziona immagini di “tesori” su un tappeto a griglia. I bambini devono programmare Bee Bot affinché li raggiunga seguendo il percorso corretto. Ogni tesoro trovato può corrispondere a un indizio o a un premio.
2. Gira la ruota dei comandi
Costruisci una ruota con i comandi di Bee Bot. A turno, i bambini la girano e devono programmare il robot usando i comandi usciti. È utile per esercitarsi in modo giocoso.
3. La spesa intelligente
Ricrea un piccolo supermercato sul tappeto. I bambini devono portare Bee Bot da uno scaffale all’altro per “acquistare” i prodotti richiesti, seguendo una lista della spesa.
4. Indovina dove vai
Un bambino scrive una sequenza segreta di comandi su un foglio. Gli altri devono prevedere dove finirà Bee Bot seguendo quella sequenza. Un’attività che allena il problem solving.
5. La caccia all’errore
L’insegnante fornisce una sequenza errata e i bambini devono individuare e correggere l’errore. Questo esercizio sviluppa attenzione e capacità di debugging.
Alternative a Bee Bot: quali altri robot educativi esistono
Anche se Bee Bot è tra i più popolari, esistono altre alternative valide per introdurre il coding nella scuola dell’infanzia:
- Blue Bot: simile a Bee Bot, ma con la possibilità di programmazione tramite app.
- Cubetto: un robot in legno che si programma con blocchi fisici, adatto ai più piccoli.
- Code-a-Pillar: un bruco interattivo con moduli che rappresentano comandi, ideale per i bambini in età prescolare.
- Botley: robot educativo che offre attività più complesse, adatto alla primaria.
- Ozobot: robot che segue linee colorate e permette di esplorare il concetto di programmazione attraverso il colore.
Tutti questi strumenti condividono l’obiettivo di rendere il coding accessibile e divertente, ma Bee Bot resta una delle opzioni più intuitive per iniziare.
Perché Bee Bot è perfetto per l’apprendimento del coding
Bee Bot rappresenta una porta d’ingresso ideale al mondo della programmazione per bambini in età prescolare e nei primi anni della scuola primaria. Il suo approccio tangibile, interattivo e non digitale consente ai bambini di apprendere senza il filtro di uno schermo, sperimentando con il proprio corpo e sviluppando competenze cognitive e sociali. Integrare Bee Bot Coding infanzia nelle attività didattiche quotidiane significa offrire ai bambini l’opportunità di imparare divertendosi, allenando la mente attraverso la scoperta e la cooperazione.