Avere la partita Iva a Dubai significa pagare l’Iva?
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27-01-2023 — 07:00
Il governo emiratino sta introducendo continui aggiornamenti e modifiche per rinfrescare il sistema fiscale del Paese

Gli Emirati Arabi Uniti sono un treno in corsa e il governo sta introducendo continui aggiornamenti e modifiche per rinfrescare il sistema fiscale del Paese.
Oggi, torniamo a parlare di VAT Registration, un argomento molto gettonato e che solleva sempre molte domande.
Vuoi aprire la tua società a Dubai? Che sia in Mainland o in Free Zone, prima di avviare qualsiasi procedura è importante che tu sia a conoscenza delle normative IVA a Dubai, di quali settori e società devono pagare quale aliquota e quali sono esenti.
Sapere solo che a Dubai si pagano poche tasse, non ti basterà! Negli EAU le regole non sono molte, ma devi conoscerle e saperle applicare!
L’IVA a Dubai è stata introdotta nel 2018, con due aliquote fiscali molto basse, 0% e 5%: percentuali da sogno rispetto a molti altri Paesi nel mondo!
Lavori nel campo del turismo e dell’intrattenimento, in quello degli affitti commerciali o dei servizi digitali e di consulenza? Bene, il tuo business rientrerà nell’aliquota del 5%. Questo significa che dovrai registrarti presso la FTA, la Federal Tax Authority di Dubai, provvedere alla VAT Registration, la nostra Partita IVA, e presentare, periodicamente, una dichiarazione VAT.
In realtà il discorso della partita IVA non è così semplice, bisogna vedere se le transazioni sono out of scope, exempted e poi valutare quindi la soglia per verificare se sia applicabile l’apertura della VAT e quale sia l’aliquota corretta.
Avere la partita Iva non significa inoltre doverla pagare.
Purtroppo, proprio lo 0% provoca molta confusione e viene spesso scambiato per l’esenzione IVA. Vediamo di chiarire…
Nell’aliquota dello 0%, rientrano tutte quelle forniture al di fuori dell’area fiscale emiratina, i trasporti marittimi, gli immobili residenziali di nuova costruzione e alcuni servizi educativi e sanitari.
Nelle transazioni esenti IVA troviamo, invece, servizi finanziari e di assicurazione sulla vita, il trasporto locale di passeggeri e gli edifici residenziali diversi da quelli ad aliquota 0%. Tutti questi settori vengono espressamente individuati dalle Autorità locali, definiti come esenti ai fini IVA e, quindi, non tenuti a pagare o presentare alcuna dichiarazione.
Se stai pensando di aprire la tua società in Free Zone a Dubai, bisogna fare un’ulteriore specifica: va introdotto, infatti, il concetto di “place of supply”. Cosa significa? Se il place of supply, ovvero la fornitura di beni e servizi, sono gli Emirati, la società in questione deve procedere alla VAT registration e presentare le dovute dichiarazioni. Se la società ha, invece, sede negli EAU ma il commercio dei suoi beni va dalla Cina all’Europa e non tocca, quindi, il suolo emiratino, le transazioni vengono definite come “out of scope”: in questo caso non sono richiesti né la dichiarazione IVA, né tantomeno i pagamenti IVA.
La mia società, quindi, quale aliquota deve pagare? Le informazioni sull’IVA a Dubai che trovi su internet non bastano mai e, molto spesso, non sono complete e adatte alle tue necessità di business! Si tratta di un argomento molto delicato ed è importante rivolgersi a consulenti esperti e preparati. Da oltre 5 anni, la Daniele Pescara Consultancy affianca imprenditori ed investitori che si affacciano per la prima volta al mercato emiratino e vogliono aprire qui un’attività, oppure ancora chi, in precedenza, si era rivolto alle persone sbagliate e non vuole ripetere una seconda volta gli errori commessi.
Se desideri aprire una società a Dubai, o lo hai già fatto ma non hai ottenuto i risultati che speravi, rivolgiti a chi questo mestiere lo tratta con professionalità tutti i giorni.