4 Cose che avrei voluto sapere prima di investire in arte
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06-11-2022 — 07:00
Ecco tutti i fattori che determinano il prezzo di un’opera e come comportarsi. Ma sono necessarie pratica e soprattutto costante ricerca, studio e analisi

La prima volta che ho iniziato ad investire in arte le cose non sono andate proprio come speravo. Avevo studiato un po’ il mercato e mi ero buttato a cercare artisti su cui investire. Dopo pochi mesi acquistai il mio primo quadro convinto che nel giro di uno o due anni avrei guadagnato rivendendolo. Ancora oggi a distanza di anni, quel mio fallimento di tanto in tanto riaffiora nella mia mente quando vedo quel quadro appeso nel mio salotto.
La verità è che avrei pagato oro per poter leggere un articolo come questo prima di iniziare ad investire. Stai per scoprire le 4 cose che avrei voluto sapere prima di investire in arte.
1. Avere un’ottica di diversificazione e un’ampia disponibilità di capitale
Agli inizi pensavo che non fosse così importante avere disponibilità. Pensavo di poter acquistare qualche opera con del potenziale a basso prezzo, magari di qualche centinaio di euro, e vedere nel tempo dei risultati. A volte succede si, ma ho imparato che investire con pochi soldi non è una mossa saggia.
Indipendentemente che tu decida di acquistare opere a bassa o alta quotazione, avere un portafoglio capiente, ti permette di “diversificare”.
Questo è proprio il primo tassello. Diversificare diventa estremamente utile per ridurre il rischio complessivo del nostro capitale. Mettendo in portafoglio contemporaneamente opere ad alto rischio ma potenziale di crescitamaggiore e viceversa a più basso rischio ma minore crescita, ci permette di difenderci dall’eventualità che uno degli autori scelti si riveli un flop.
2. Considerare questo tipo di investimento un impegno a lungo termine
Un altro errore che ho commesso è stato quello di credere di poter fare un buon profitto già dopo qualche mese al massimo ad un anno dal mio acquisto. Il mercato dell’arte è un mercato spesso lento, sarebbe quindi meglio tenere come orizzonte temporale quando investiamo i 5-10 anni. Questo è il tempo medio che dovremmo darci se vogliamo investire in arte. Qualche artista potrebbe poi esplodere in pochi mesi o in più di cinque anni, e anche per questo è importante diversificare.
3. A volte è meglio non vendere…
Non sempre vendere subito appena vediamo un orizzonte di profitto è la scelta migliore. Magari ascoltando la mia storia potresti aver pensato che sia meglio vendere subito appena l’artista su cui abbiamo investito inizia a crescere, a volte funziona ma spesso sacrifichiamo guadagni potenziali maggiori.
Se per esempio avessimo comprato un quadro per 1000€ e a distanza di un anno quel quadro valesse 1500€, potremmo essere spronati a vendere per incassare un bel profitto. Questo potrebbe essere un errore. Infatti se abbiamo scelto bene su chi investire e soprattutto abbiamo un portafoglio ben diversificato, allora probabilmente quel quadro crescerà ulteriormente di valore.
Non esiste la sfera di cristallo per sapere in anticipo quale artista esploderà, ma avere conoscenze e competenze nel settore, aiuta sicuramente a fare scelte migliori.
A proposito di questo, un consiglio se sei alle prime armi, è di affidarti ad un servizio completo come quello fornito da FineArtX, azienda che si occupa per te dell’analisi e compravendita delle opere con maggiore potenziale.
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4. Conoscere tutti i fattori che determinano il prezzo di un’opera d’arte
Ultimo elemento ma non per importanza, è la comprensione profonda del prezzo di un’opera. Qui di seguito trovi i criteri per valutare un’opera:
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L’opera è vera o è una riproduzione?
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L’artista è conosciuto in tutto il mondo o solo in qualche nazione?
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L’opera è stata pubblicata su cataloghi generali o internazionali?
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Da dove viene l’opera? ( se arriva da una collezione importante vale di più, per esempio).
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Quale curriculum espositivo ha? (dove è stata esposta in passato l’opera)
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Quando è stata creata dall’artista? Il periodo in cui l’ha fatta risulta essere uno dei migliori o dei peggiori?
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L’artista ha prodotto tante o poche opere?
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Quanto è grande l’opera?
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Quale tecnica è stata utilizzata?
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Com’è conservata l’opera? È in buono stato?
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L’opera è bella da vedere?
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Dove viene venduta?
Questi sono alcuni dei punti che concorrono alla decisione del prezzo di un’opera. Tieni conto che c’è anche l’elemento “piacere”. In questo mercato infatti non è raro che collezionisti si innamorino di un’opera o di un autore specifico e siano disposti per avere i suoi lavori, a pagare più della valutazione di mercato.
Conclusioni: come muovere i primi passi in sicurezza nel mondo degli investimenti in arte
Quelli che hai scoperto in questo articolo sono i 4 punti essenziali che devi conoscere se vuoi iniziare ad investire in arte. Ricorda però che la sola conoscenza di questi elementi non basta. Sono necessarie pratica e soprattutto costante ricerca, studio e analisi. Che tu sia alle prime armi o già un investitore, può fare un’enorme differenza affidarsi a degli esperti in questo settore. Per questo motivo FineArtX può essere la soluzione che cerchi.
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