Finanzareport.it | Unicredit: primo trimestre 2021 supera attese, Orcel apre a fusioni - Finanza Report

Gio 25 Aprile 2024 — 09:06

Unicredit: primo trimestre 2021 supera attese, Orcel apre a fusioni



Per il nuovo ceo l’M&A “è un acceleratore e un potenziale miglioratore del nostro risultato strategico, quando è nel migliore interesse dei nostri azionisti e abbiamo piena fiducia nella nostra capacità di eseguirlo”

unicredit italia

Unicredit ben intonata oggi in Borsa dopo conti del primo trimestre 2021 superiori alle attese degli analisti. In conference non sono mancate le attese riflessioni del ceo Andrea Orcel in materia di fusioni e acquisizioni.

Unicredit, primo trimestre 2021

Unicredit ha archiviato il primo trimestre con un utile netto di 887 milioni che si confronta con la perdita di 2,7 miliardi dello stesso periodo del 2020 (quando a pesare furono anche le prime rettifiche per il Covid). Le rettifiche su crediti sono crollate di quasi il 90% a 167 milioni.

I ricavi si attestano a 4,687 miliardi (+7,1%), di cui commissioni a 1.689 milioni (+4 3%) e margine d’interesse a 2.180 milioni (-12,6%). Più che triplicato il risultato netto dell’attività di negoziazione, pari a 639 milioni.

Il consensus degli analisti raccolto dalla stessa Unicredit indicava fra l’altro un utile netto di 413 milioni su ricavi per 4,28 miliardi, con margine d’interesse a 2,167 miliardi e commissioni a 1,55 miliardi.

Da segnalare costi operativi in calo del 3,1% a 2,4 miliardi e cost/income al 51,5%. Sul fronte patrimoniale il Cet1 fully loaded è al 15,92%. Per quanto riguarda la qualità del credito, il rapporto tra crediti deteriorate lordi e totale crediti lordi è pari al 4,8% (+0,3 punti da fine 2020).

Unicredit, dividendi confermati

Guardando ai risultati delle singole divisioni, la banca commerciale in Italia ha registrato un utile di 385 milioni (da una perdita di 719 milioni nel primo trimestre 2020), la Germania 68 milioni (da 16), l’Austria 89 milioni (da -58), il Centro est Europa (Cee) 213 milioni (+90,4%) e il corporate & investment banking 408 milioni (da -23), mentre il corporate center di gruppo ha registrato un perdita di 255 milioni (da -2 miliardi).

Per il 2021 le previsioni Unicredit indicano “un utile netto sottostante sostanzialmente in linea con la precedente guidance” quindi superiore ai 3 miliardi, con
“ricavi sostanzialmente in linea con le stime del consensus” (17,2 miliardi). Costi confermati sui livelli del 2019; confermato il completo azzeramento del portafoglio Non Core entro il 2021.

Confermata la politica di distribuzione ordinaria de 50% dell’utile netto sottostante, con il 30% tramite dividendo in contanti.

Sul 2020 la distribuzione di 268 milioni in dividendi è stata pagata il 21 aprile 2021, mentre la distribuzione tramite riacquisto di azioni proprie di 179 milioni dovrebbe essere completata entro la fine del terzo trimestre. La distribuzione straordinaria da eseguirsi non prima del primo ottobre 2021 per un importo di 652 milioni, interamente sotto forma di riacquisto di azioni proprie, è soggetta ad approvazione della Bce. La complessiva distribuzioni per un totale di 1,1 miliardi sarebbe pari a un rendimento totale di circa il 6%.

Unicredit, Orcel apre a fusioni

Quanto al nuovo piano, “si prevede che la review strategica avviata successivamente all’insediamento” del nuovo ceo Andrea Orcel sarà portata a termine nel secondo semestre 2021 e verrà comunicata ai mercati in un Capital Markets Day.

Per quanto riguarda l’M&A, “non è uno scopo in sé, ma lo vedo come un acceleratore e un potenziale miglioratore del nostro risultato strategico, quando è nel migliore interesse dei nostri azionisti e abbiamo piena fiducia nella nostra capacità di eseguirlo”, ha detto Orcel in conference con gli analisti sui risultatidel primo trimestre.

Nei giorni scorsi è tornata la speculazione su una potenziale acquisizione di Mps, soluzione che avrebbe incontrato finora le perplessità di alcuni importanti soci come Del Vecchio e le Fondazioni.

Unicredit è stata inoltre accostata a Banco Bpm, Mediobanca, la stessa Carige.

Andrea Orcel fusione unicredit mediobanca

Andrea Orcel

“La mia ambizione, attraverso il piano, è di portare Unicredit decisamente lontano da una fase di significative ristrutturazioni e riduzioni, per passare a una che fornisca rendimenti sostenibili al di sopra del costo del capitale per tutto il ciclo”, ha detto fra l’altro il successore di Mustier.

Unicredit, analisti confermano raccomandazioni

Fra i broker, Barclays (rating equal-weight e target price di 9 euro) evidenzia i risultati al di sopra delle aspettative, fra cui “il continuo rafforzamento dei requisiti di capitale” da leggere “ovviamente alla luce del prossimo aggiornamento della strategia e al potenziale M&A”.

Gli analisti di Ubs confermano la raccomandazione buy osservando che “la combinazione di risultati più forti delle previsioni, in quello che consideravamo il trimestre più impegnativo dell’anno, con la conferma della guidance sugli utili da parte del management, dovrebbe rappresentare un catalyst positivo per il titolo dopo la recente debolezza”.

Jefferies conferma il rating hold e il prezzo obiettivo di 9,3 euro su Unicredit e parla di una trimestrale “molto forte sul capitale” e “sulle commissioni”.

Equita Sim resta hold con target di 9,9 euro dopo conti Unicredit del primo trimestre “nettamente superiori alle attese grazie a commissioni,trading e minore costo del rischio”.

Intesa Sanpaolo (raccomandazione add e target price di 10,1 euro) individua le principali sorprese nel trading e commissioni oltre che da un basso costo del rischio a soli 15 bps” per effetto anche della stagionalità.

In Borsa alle ore 11,32 le azioni Unicredit segnano +4,1% a 9,209 euro, con il Ftse Mib poco mosso.