Unicredit, i risultati del terzo trimestre 2024 ai raggi X

Unicredit positiva stamattina in Borsa (+1% a un’ora dall’avvio delle contrattazioni, con il Ftse Mib a +1,3%) dopo i risultati del terzo trimestre 2024 chiuso con un utile netto di 2,5 miliardi (+8,2%) su ricavi per 6,1 miliardi in crescita del 2,9%.

Unicredit, terzo trimestre 2024

L aumento dei ricavi (che invece calano trimestre su trimestre) è stato reso possibile grazie a un aumento delle commissioni (+8,5% a 1,9 miliardi) che ha compensato il leggero calo del margine di interesse (-1% a 3,6 miliardi).

I numeri si collocano sopra attese del consensus raccolto dalla banca, che prevedeva fra l’altro un utile di 2,3 miliardi su ricavi per 5,9 miliardi.

Il margine d’interesse era visto 3,49 miliardi e le commissioni a 1,94 miliardi. Gli accantonamenti sui crediti, seppure in rialzo del 19% su anno a 165 milioni, si sono mantenuti inferiori a 200 milioni.

Il Cet1 è risultato sostanzialmente stabile a 16,1% contro previsioni degli analisti per 15,9%.

Guidance aggiornate

Unicredit a fronte dei risultati del terzo trimestre 2024 afferma che l’utile dovrebbe raggiungere quest’anno 10 miliardi a livello adjusted mentre la guidance di oltre 9 miliardi, in effetti già resa nota a settembre dal ceo Andrea Orcel, è stata estesa anche al 2025 e 2026.

La banca di Piazza Gae Aulenti ha rivisto al rialzo le previsioni di fatturato per l’intero anno, a 24 miliardi di euro, rispetto ai 23 miliardi precedenti.

Sul fronte dividendi, la distribuzione relativa al 2024 è confermata in linea con il 2023. Unicredit cita poi l’ambizione per un utile netto annuo superiore a 9 miliardi nel 2025-2026, come detto, e per una distribuzione annua a valere sugli utili superiore a quella relativa al ’24. L’accantonamento del dividendo sarà incrementato dal 40% al 50% dell’utile netto a partire dai risultati del 2025.

Dividendo Unicredit

Il cda di Unicredit ha deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo 2025 (a valere cioè sul 2024) da 1,44 miliardi, pari a 0,9261 euro per azione. L’interim dividend sarà pagato il 20 novembre. Nei primi nove mesi dell’anno, inoltre, l’istituto ha accantonato per la distribuzione ai soci il 100% dell’utile netto, pari a 7,7 miliardi.

Unicredit e la campagna tedesca

A margine della presentazione dei risultati, per quanto riguarda la potenziale fusione Unicredit Commerzbank, Orcel ha affermato in un’intervista che la strada da percorrere sarà lunga e non si vedrà una conclusione a brevissimo.

In merito all’acquisizione della quota del 9%, Orcel ha sottolineato: “non saremmo qui se non fossimo stati invitati”. Unicredit ha inoltre acquistato derivati per salire fino al 21% del capitale della banca tedesca ed è in attesa della via libera Bce per portarsi a ridosso della soglia d’opa del 30%.

Le slide mostrate agli analisti sulla strategia in Germania hanno evidenziato “l’elevata complementarietà geografica” con Commerzbank, che vede le due basi clienti “rafforzarsi a vicenda in tutti i segmenti e regioni chiave con sovrapposizioni minime”. Confermato sia lo scenario di una “combinazione completa” sia l’eventuale vendita della partecipazione “auspicabilmente con una plusvalenza significativa”.

I conti di Commerzbank

Proprio oggi la stessa Commerzbank ha diffuso i risultati del periodo che hanno visto un utile netto in calo a 642 milioni (-6,1%), ma sopra attese e con le commissioni in crescita. La ceo Bettina Orlopp ai microfoni di Bloomberg Tv ha detto che l’approccio di Unicredit a Commerzbank “non è quello che ci si aspetterebbe di solito se si volesse davvero farlo in modo amichevole”. La numero uno di Commerz ha spiegato che “si concentrerà sulla nostra strategia, che ha molto successo”, in attesa che Unicredit decida se lanciare un’offerta pubblica di acquisto.