Finanzareport.it | Unicredit Bpm: Ops al via con incognita Anima - Finanza Report

Mer 23 Aprile 2025 — 10:33

Unicredit Bpm: Ops al via con incognita Anima



Intanto Crédit Agricole ha ricevuto il via libera Bce a salire fino al 19,9% di Piazza Meda

Operazione Unicredit Banco Bpm ai nastri di partenza. La banca di Piazza Gae Aulenti ha ricevuto il via libera della Consob alla pubblicazione del documento di offerta relativo all’Ops. Fra i soci di Piazza Meda intanto guadagna peso il francese Crédit Agricole, che ha ottenuto luce verde della BCE a salire fino al 19,9% di Bpm.

Ops Unicredit Bpm al via

L’Ops di Unicredit su Banco Bpm avrà data di partenza il 28 aprile per concludersi il 23 giugno. Lo stacco del dividendo da parte sia di Unicredit che di Banco Bpm porterà alla modifica del rapporto di concambio dell’Ops, che sarà pari a 0,166 azioni rispetto alle 0,175 previste prima delle cedole.

La modifica sarà efficace solo se entrambi i dividendi saranno distribuiti prima della data di pagamento dell’Ops, fissata il primo luglio. Il documento di offerta prevede anche la possibilità che prima di quel termine venga staccata solo la cedola Unicredit: in quel caso il rapporto di concambio diventerebbe 0,182 azioni.

Unicredit Bpm, il nodo Anima

La decisione di Banco Bpm di rilanciare il prezzo per Anima e di proseguire nell’operazione anche senza Danish Compromise (lo “sconto” sull’assorbimento di capitale negato da Eba e Bce) consentirebbe tuttavia a Unicredit di far decadere l’Ops, a causa del mancato avveramento di una condizione di efficacia. “Ogni decisione al riguardo – spiega il prospetto – potrà essere comunicata, in conformità al documento d’offerta, entro le ore 7:29 del giorno di Borsa aperta antecedente la data di pagamento, sulla base della situazione esistente in tale momento”, vale a dire entro le 7:29 del 30 giugno.

Il documento precisa che “in questo contesto di incertezza, in particolare circa lo sviluppo della vicenda relativa alla effettiva applicabilità del cosiddetto Danish Compromise” all’Opa di Banco Bpm su Anima, Unicredit “si riserva di assumere ogni decisione”, considerando tra le altre cose “l’impatto economico-finanziario e/o patrimoniale derivante dalla mancata applicazione” dell’incentivo sul capitale, il rilancio su Anima e “la valutazione degli effetti, della natura e delle conseguenze delle azioni di mitigazione intraprese da Bpm”. E’ quanto si legge nel documento di offerta pubblicato da Piazza Gae Aulenti dopo il via libera della Consob. Unicredit peraltro ricorda che di recente Bpm ha chiesto alla Bce di chiarire le motivazioni del suo “no” all’utilizzo del “compromesso danese”.

Crédit Agricole, ok a quota fino al 19,9% di Bpm

Intanto Crédit Agricole si rafforza in Banco Bpm. Il socio ha ricevuto l’autorizzazione della Bce a salire fino al 19,9%. Il colosso francese precisa di aver sottoscritto nel quarto trimestre del 2024 e nel primo trimestre del 2025 altri strumenti finanziari che hanno portato la sua posizione nel capitale di Piazza Meda tramite derivati al 9,9%. Dato che l’Agricole “intende esercitare i diritti per la consegna fisica di tutti i titoli Banco Bpm sottostanti”, avrà quindi il 19,8% del capitale di Banco Bpm. La “banque verte” ribadisce che l’aumento della quota “è coerente con la sua strategia di investitore a lungo termine e partner di Banco Bpm” e che non intende “lanciare un’offerta pubblica” su Piazza Meda. D’altronde Agricole ha avviato da tempo trattative con Unicredit in merito all’offerta di quest’ultima su Bpm.

L’aumento della posizione in derivati avrà “un impatto limitato” sul Cet 1 dell’Agricole nel primo trimestre, mentre nel secondo trimestre l’incremento della quota e il superamento della soglia di esenzione per la deduzione degli investimenti equity nel settore finanziario porteranno a un impatto negativo di circa 20 punti base sul Cet 1.

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