Unicredit accelera sugli esuberi
Stefano Neri
07-09-2024 — 11:24
Il nuovo piano prevede uscite volontarie per circa 1.000 esodi incentivati e 600 riconvertiti dalle sedi centrali di Milano, Torino, Bologna, Roma, Palermo e assegnati alle filiali
Unicredit riapre il dossier esuberi con un piano che prevede fra l’altro un migliaio di esodi volontari e ricollocamenti.
Obiettivo del ceo Andrea Orcel sarebbe quello di conseguire ulteriori risparmi che vengono stimati in 160 milioni al 2027. La riorganizzazione consentirebbe di abbassare di 1 punto il cost/income, portandolo dal 37 al 36%.
Alcuni dettagli del nuovo piano di esuberi Unicredit vengono riportati oggi dal Messaggero, secondo cui dal 2013 a oggi nella banca si sono registrate 14.950 uscite, 7.035 assunzioni, per un saldo negativo di – 7.915.
Il nuovo piano, gestito da Ilaria Dalla Riva, responsabile risorse umane Italia di Unicredit, ex Mps, prevede uscite volontarie per circa 1.000 esodi incentivati e 600 riconvertiti dalle sedi centrali di Milano, Torino, Bologna, Roma, Palermo e assegnati alle filiali.
Unicredit, sempre secondo quanto viene anticipato, mira a completare l’operazione esuberi/riorganizzazione nell’arco 2025-2026.
Delle 1.000 uscite volontarie con un anticipo di cinque anni sull’età pensionabile, 320 sono già stati individuati tra le domande di esodo volontario presentate nel corso dei precedenti piani, i restanti 680 saranno effettuati entro il 2030.
Da vedere se il piano sarà funzionale a fusioni/acquisizioni: viene rispolverata l’ipotesi Unicredit-Commerzbank, poiché il 16% della banca tedesca messo in vendita dallo Stato rafforzerebbe il posizionamento in Germania. Un altro scenario sarebbe quello della trasformazione in una “banca assicurazione” sul modello Intesa Sanpaolo.
A fronte delle uscite, sono prevedibili assunzioni di 500 giovani da formare e far crescere nella direzione del rapporto di 1 a 2. Le assunzioni saranno realizzate grazie al Fondo per l’occupazione che prevede agevolazioni per i contratti agli under 35 .