Tim, per la rete Cdp-Macquarie pronte ad alzare l’offerta

Sarebbe in arrivo nel fine settimana il rilancio di Cdp e fondo infrastrutturale australiano Macquarie per la rete Tim. L’offerta di Cdp e Macquarie per la rete Tim scorporata in Netco sarebbe più alta di quella presentata da Kkr, secondo indiscrezioni di stampa.

Domenica pomeriggio, conferma il Messaggero, dovrebbe riunirsi il cda straordinario di Cassa depositi e prestiti per formalizzare la proposta da presentare a Tim, che ha convocato un cda venerdì 24 per esprimersi sull’offerta di Kkr, e adesso anche su quella di Cdp-Macquarie.

Per il giornale romano la proposta quasi certamente sarà più alta (circa 23 miliardi rispetto a 20 miliardi) e prevede il conferimento di Open Fiber di cui la spa pubblica ha il 60% e Macquarie il 40%: l’offerta dovrebbe perciò comprendere una tranche per cassa e l’altra in un asset preciso. Atteso che la valutazione di Open Fiber si aggira sui 5 miliardi, la parte cash sarebbe di circa 18 miliardi, di cui circa 10 miliardi a leva forniti dalle grandi banche italiane.

Il miglioramento dell’offerta potrebbe tuttavia non bastare, perché il gruppo Vivendi, primo azionista di Tim con il 23,7%, punterebbe ancora a una cifra ben più alta dopo che nei mesi scorsi aveva ipotizzato una valutazione della rete Tim di 31 miliardi.

Visto poi il conferimento di Open Fiber, l’offerta di Cdp e del fondo australiano sarebbe subordinata al via libera dell’antitrust.

In Borsa alle ore 11,22 le azioni Telecom Italia (Tim) si mettono in luce con un +2,19% a 0,3125 euro, con il Ftse Mib in calo di mezzo punto percentuale.