Tim aspetta i risultati 2022, ipotesi cordata per la rete
Ste. Ne.
14-02-2023 — 09:39
Cda riunito per approvare i conti e l’aggiornamento al piano industriale. Intanto secondo i rumors si rafforza un nuovo scenario per il futuro dell’infrastruttura

Telecom Italia (Tim) in rialzo a Piazza Affari nel giorno del cda chiamato ad approvare i risultati e l’aggiornamento al piano. Intanto prende piede l’ipotesi di una cordata per rilevare la rete.
Tim, risultati 2022 attesi deboli
Il nodo della rete Tim continua dunque a tenere banco in vista del cda del 24 febbraio, chiamato a prendere una decisione sull’infrastruttura, mentre si attendono le contromosse della Cdp dopo l’offerta del fondo americano Kkr, a cui si aggiungono ora le ipotesi di un coinvolgimento del Mef a fianco proprio di Kkr (più sotto illustriamo le ultime indiscrezioni).
Ma intanto oggi il board guidato da Pietro Labriola si riunisce per esaminare i conti e l’aggiornamento al piano industriale. Domani a partire dalle ore 11 il management svolgerà una conference call con gli analisti.
Tim, con riferimento ai risultati del quarto trimestre 2022, ha raccolto il consensus fra 15 banche d’affari, che prevede fra l’altro ricavi 2022 per 15,67 miliardi (-1%), Ebitda organico a 5,98 miliardi (-7,3%), mentre l’indebitamento adjusted è atteso a 25,486 da 22,187 miliardi a fine 2021.
Una cordata con Mef Kkr per la rete Tim
Quanto ai rumors sulla rete, prende piede uno scenario che vedrebbe il Tesoro scendere in campo in una cordata a fianco di Kkr. Obiettivo, l’acquisto della Netco, la società nella quale Tim dovrebbe conferire l’infrastruttura primaria in suo possesso e trasferire la maggioranza del 58% di Fibercop, della quale lo stesso fondo americano possiede il 37,5%.

Pietro Labriola
Questa ipotesi, scrive oggi il Messaggero, si affianca al lavoro di Cdp e fondo australiano Macquarie che continuano a studiare, con gli advisor Credit Suisse e BofA una proposta non vincolante alternativa a quella di Kkr. Il giornale peraltro ricorda che sulla testa di Cdp e Macquarie, titolari rispettivamente del 60% e 40% di Open Fiber, la società di fibra ottica, pende sempre la spada di damocle dell’Antitrust.
Palazzo Chigi
E’ probabile comunque che nei prossimi giorni Palazzo Chigi apra questo tavolo, avendo come base l’offerta di Kkr del 1 febbraio: 20 miliardi, ai quali andrebbero aggiunti earn out e incentivi che il governo dovesse varare. Il fondo Usa punta alla maggioranza del capitale e alla gestione operativa di Netco, ma sarebbe disponibile a riservare la minoranza ad altri soggetti, riconoscendo il diritto dello Stato italiano di tutelare asset strategici (dove c’è il golden power) attraverso la governance.
Il Mef potrebbe partecipare all’operazione attraverso un veicolo, esistente o di nuova costituzione.
In Borsa alle ore 9,36 le azioni Telecom Italia (Tim) in attesa dei risultati e dopo gli ultimi rumors segnano +0,98% a 0,2979 euro.