Finanzareport.it | Strappo Intesa Sanpaolo Abi, a rischio contratto collettivo bancario? - Finanza Report

Ven 07 Febbraio 2025 — 00:30

Strappo Intesa Sanpaolo Abi, a rischio contratto collettivo bancario?



All’origine dissapori sulla settimana di 4 giorni. Si tratta per ricucire, diversi scenari possibili

dividendo intesa sanpaolo

Fa discutere lo strappo aperto nelle relazioni sindacali da Intesa Sanpaolo, al punto che fra i possibili scenari viene evocata oggi la fine del contratto collettivo bancario. Si tratta tuttavia per ricucire i rapporti.

Intesa Sanpaolo esce dall’Abi? La banca ha chiarito che l’adesione non è in discussione, ma il contratto bancario inteso come contratto collettivo secondo diversi osservatori viene messo a dura prova.

Ieri sono stati i vertici dell’Abi a rendere noto lo strappo, conunicato da Intesa lo scorso 27 febbraio ma emerso soli nelle ultime ore. L’istituto di credito guidato da Carlo Messina ha revocato il mandato per la rappresentanza sindacale all’Abi per gestire in autonomia la propria partecipazione alla contrattazione, ha spiegato il direttore generale dell’Abi e segretario del Comitato per gli Affari Sindacali e del lavoro (Casl), Giovanni Sabatini.

La banca di Ca’ de Sass ha confermato la notizia con un giro di parole affermando che “affiancherà Abi nel confronto con le rappresentanze sindacali nazionali a livello di settore, in una fase di particolare importanza come quella attuale” e aggiungendo che sarà mantenuta l’adesione all’associazione.

Il contratto bancario in scadenza il 28 febbraio è stato prorogato al 30 aprile, ma le previsioni sulla tempistica non sono positive.

Inoltre in assenza di motivazioni ufficiali sulle cause dello strappo, si sprecano le possibili ricostruzioni. Una di queste, citata oggi dal quotidiano Il Messaggero, fa riferimento a un’occasione di rottura giorni fa, avendo sullo sfondo, però, la proposta sulla settimana di quattro giorni che Intesa sta perseguendo con possibilità di lavoro in smart warking, una proposta che non sarebbe condivisa da tutti gli istituti. Il fronte dei contrari sarebbe guidato da Unicredit, a favore della flessibilità ma non della settimana corta perché inibisce il gioco di squadra. Il casus belli potrebbe essere scattato lo scorso 21 febbraio, quando nel corso di una riunione fra sindacati e Abi il segretario della Fabi, Lando Sileoni, avrebbe criticato il capo delle relazioni sindacali di Intesa, Alfio Filosomi (non presente), accusandolo di “omissioni” durante il congresso della Fisac-Cgil.

Il video è finito su Youtube, suscitando la reazione della banca milanese che lamenta la mancata protesta dei rappresentanti dell’associazione e della presidente del Casl, Ilaria Dalla Riva (Unicredit) contro le critiche di Sileoni.

Quanto alla più ampia disputa che coinvolge Intesa Sanpaolo, Abi e sindacati, e al futuro del contratto dei bancari, le diplomazie sarebbero al lavoro, stando alla ricostruzione del giornale romano, e si apirebbero tre scenari. Il primo prevede la ricomposizione con il rientro nei ranghi di Intesa. Il secondo: Intesa conferma la revoca e innesca il terzo scenario: anche Unicredit e probabilmente altre banche si muovono sulla scia di Intesa, aprendo a singole negoziazioni.

Così Sabatini: L’Associazione si occupa della definizione del Ccnl. Ci sono poi le prospettive e le scelte di business delle singole aziende e su queste non entriamo. Come associazione lavoriamo sul minimo comune denominatore che significa rappresentare gli interessi di tutti. È un mondo di imprese tutte in
competizione tra loro”.

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