Stellantis, Tavares attacca il “dogma” Ue dell’auto elettrica per tutti dal 2035
Ste. Ne.
18-10-2022 — 09:37
Il manager mette in guardia su un “impatto sociale ingestibile”. Intanto le vendite europee di settembre registrano un leggero calo in controtendenza rispetto al mercato

Stellantis punta sull’auto elettrica, ma il suo amministratore delegato Carlos Tavares non le manda a dire all’Europa, criticando il “dogma” Ue dell’auto elettrica per tutti dal 2035; e avvertendo che il pensionamento forzato dei motori tradizionali potrebbe avere un costo sociale “ingestibile”.
Stellantis, Tavares bacchetta Ue e il “dogma” auto elettrica 2035
“La decisione dogmatica che è stata presa (dall’Unione europea, ndr.) di vendere solo elettrico nel 2035 ha conseguenze sociali ingestibili”: lo ha detto il ceo di Stellantis, Carlos Tavares, parlando alla stampa francese a margine del Salone dell’Auto di Parigi.
“Questo strato di dogmatismo va ora completato con uno strato di pragmatismo”, ha proseguito Tavares, chiedendo all’Europa di agire contro la riduzione del mercato europeo, a cominciare dalla necessità di incentivi all’acquisto di auto ibride nel Vecchio Continente.
Anche se il gruppo automobilistico si è impegnato per ampliare la sua gamma di veicoli elettrici, per Tavares è improbabile riuscire a proporre auto elettriche a meno di 20mila euro (esclusi gli incentivi) nei prossimi 3-5 anni, “e in caso non saranno certamente prodotte in Francia”, ha detto il manager. Per garantire alla classe media di continuare a comprare auto, per Tavares, “bisogna offrire delle soluzioni di transizione”, per fare in modo che si continui a svecchiare il parco auto con auto ibride, meno inquinanti ma non ancora 100% elettriche. Se i prezzi delle auto elettriche non scenderanno, magari con incentivi e aiuti pubblici, “la vera concorrenza arriverà dalla Cina”, ha continuato Tavares, sottolineando che “le tasse di importazioni delle auto provenienti dalla Cina dovrebbero essere simmetriche rispetto a quelle che sono applicate in Cina ai veicoli occidentali”.
Immatricolazioni auto settembre
Intanto, secondo i dati forniti stamattina dall’Acea, Stellantis ha immatricolato a settembre in Europa Occidentale (Ue, Efta e Uk) 174.635 auto, il 2,6% in meno dello stesso mese del 2021. Il dato è in controtendenza rispetto all’andamento del mercato, che ha registrato un +7,9%. La quota di Stellantis è pari al 16,6% a fronte del 18,4%. Nei nove mesi le immatricolazioni del gruppo sono in calo del 16,3% (-9,7% il mercato), con la quota che scende dal 20,3% al 18,9%.
In Italia, ricordiamo, le immatricolazioni auto di settembre hanno visto Stellantis mettere a segno un +6,5% a 35.527 unità contro +5,4% del mercato. La quota è passata dal 31,7% al 32%. Nei nove mesi le immatricolazioni italiane del gruppo sono in tutto 353.360, in calo del 20,8% rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso, con la quota che scende dal 38,3% al 36,2%. Il mercato italiano nei nove mesi registra un calo del 16,27%.
Quanto alla trimestrale, Stellantis diffonderà i numeri relativi a consegne e ricavi del terzo trimestre 2022 il prossimo 3 novembre in preapertura.
In Borsa alle ore 9 35 le azioni Stellantis segnano +1,42% a 12,996 euro, con il Ftse Mib a +1,35%.