Spread, lo scudo della Cdp si sostituisce agli acquisti Bce
S.N.
31-05-2018 — 11:00
L’Eurotower compra solo nell’ambito del Qe, quindi in generale più titoli tedeschi che italiani. In base alle regole per avere il sostegno della banca centrale bisogna prima accettare la troika

La Bce è praticamente ferma di fronte alle turbolenze che hanno colpito nelle ultime settimane i Btp facendo balzare lo spread con il Bund tedesco.
Altre conferme di questa ovvia e sostanziale inattività sono arrivate nelle ultime ore, dopo che anche Finanza Report aveva scritto lo scorso 22 maggio, sentendo l’esperto Drusiani, che la Bce acquista titoli esclusivamente nel solco del suo Quantitative easing (Qe), un programma che nulla ha a che vedere con il sostegno a Paesi eventualmente in difficoltà, ma semmai serve per rilanciare l’inflazione. E soprattutto gli acquisti avvengono in proporzione alle quote detenute dai singolo Stati membri nell’Eurotower. L’Italia è terza dopo Germania e Francia.
Quindi: la Bce sta acquistando titoli italiani in misura né minore né maggiore rispetto al solito. E il programma prevede che siano acquistati più titoli tedeschi che italiani…
Diverso invece lo scopo dell’Omt, programma lanciato dalla Bce nell’estate del 2012, all’indomani del famoso discorso del presidente Mario Draghi sull’irreversibilità dell’euro, quello del “whatever it takes”. L’Omt (Outright monetary transactions) consiste nell’acquisto diretto da parte della Bce di titoli di stato a breve termine (da 1 a 3 anni) emessi da paesi in difficoltà.
Il programma però è legato a precise “condizionalità”. Ossia la situazione di difficoltà viene identificata dal fatto che il Paese ha avviato un programma di aiuto finanziario con le autorità europee e possibilmente l’Fmi. Quindi per accedervi occorre chiedere l’intervento della famigerata troika.
Ad ogni modo, secondo fonti di mercato, il mancato sostegno della Bce viene in parte compensato soprattutto dalla Cdp. La Cassa Depositi e Prestiti ha messo in campo la sua potenza di fuoco per arginare le vendite da parte di investitori esteri. La società controllata dal Tesoro sta comprando sul mercato secondario titoli con scadenze che spaziano lungo tutta la curva. dai Bot fino ai Btp a 5 e 10 anni. In particolare secondo alcune banche dealer che sono controparti della società nelle compravendite (Rbs, Goldman Sachs, Nomura, Deutsche Bank, Intesa Sanpaolo) nell’ultima settimana gli acquisti nda parte della Cdp avrebbero accelerato del 20-25%, con una giornata particolarmente intensa martedì scorso, e investimenti nell’ordine di centinaia di milioni, quando lo spread è volato sopra 300 punti per poi ritirarsi.
Inoltre anche Poste Italiane, come rivelato dall’ad Matteo Del Fante, sta operando in questi giorni sui titoli di Stato approfittando peraltro dei rendimenti più appetibili, con il rendimento del Btp a 10 anni che ha rivisto ieri in asta il 3%, un’opportunità anche per risparmiatori come non si materializzava da anni.
L’esposizione sui titoli di Stato – ha detto Del Fante – è per circa 130 miliardi, che sommati ai 50-60 miliardi stimati nel protafoglio Cdp costituiscono una discreta quota e un baluardo importante a difesa del debito italiano.
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