Ven 31 Marzo 2023 — 15:35

Salvataggio Eurovita, raddoppia il conto da pagare



L’aumento di capitale necessario potrebbe raddoppiare fino a 400 milioni, primi sondaggi fra le big del settore per un possibile intervento di sistema

Sale il conto da pagare in un potenziale salvataggio di Eurovita, la compagnia finita nel mirino dell’Ivass e attualmente commissariata in attesa di un compratore.

L’autorità di vigilanza ha congelato i riscatti delle polizze, gettando nell’incertezza i clienti e mettendo alla prova la fiducia in un settore considerato un porto sicuro dai risparmiatori.

Salvataggio Eurovita, raddoppia aumento di capitale

Il salvataggio di Eurovita si è reso necessario dopo lo stop alle trattative per la vendita della compagnia di assicurazioni da Cinven a Jc Flowers. L’Ivass è intervenuto a gamba tesa per scongiurare un ulteriore peggioramento della situazione patrimoniale che da mesi aveva portato l’autorità a chiedere una ricapitalizzazione nell’ordine di 200 milioni.

Tuttavia il fardello sarebbe aumentato: l’aumento di capitale necessario a Eurovita sarebbe infatti raddoppiato fino a 400 milioni, Lo scrive oggi il Sole 24 Ore, parlando di un “buco” di 350-400 milioni.

I motivi del peggioramento sarebbero fondamentalmente due, secondo la ricostruzione: l’impatto dei titoli governativi esteri in portafoglio e il mancato intervento di un riassicuratore per arginare gli effetti dei possibili riscatti nelle gestioni separate.

Il risultato è uno sforzo maggiore che sarà necessario per il salvataggio Eurovita ovvero per riportare a un livello accettabile la Solvency, e cioè l’indicatore di solidità, della compagnia assicurativa attualmente affidata al commissario Alessandro Santoliquido.

Eurovita, cosa succede ora?

Sempre stando alle indiscrezioni, sarebbero partiti i primi sondaggi fra le big del settore per un possibile intervento di sistema con l’obiettivo di mettere al sicuro anche la fiducia nel settore.

Al momento non si registrerebbero progressi ma nemmeno chiusure vista l’importanza del dossier scaturito dalla mancata acquisizione di Eurovita.

Un piano d’azione dovrebbe essere delineato entro la prima settimana di marzo. I sondaggi dovrebbero riguardare i principali operatori assicurativi del Paese, fra cui Intesa Sanpaolo Vita, Generali e Unipol, ma anche player minori.

Il salvataggio inoltre è nell’interesse di banche e intermediari che hanno venduto i prodotti Eurovita, in quanto i sottoscrittori delle polizze potrebbero avviare azioni legali, contestando la violazione di obblighi con l’obiettivo di ottenere la restituzione del capitale investito.

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