Popolare Bari, protesta azionisti
Redazione FR
24-04-2023 — 16:16
I soci lamentano l’esclusione dell’assemblea, svoltasi in modalità virtuale, ma dove avrebbero voluto far sentire la propria voce
La sede della Banca Popolare di Bari è stata teatro oggi di una protesta da parte degli azionisti Bpb, che lamentano l’esclusione dell’assemblea, svoltasi in modalità virtuale, ma dove avrebbero voluto far sentire la propria voce.
La protesta davanti al quartier generale della Popolare Bari, secondo quanto riportano le agenzie, ha visto i soci esporre striscioni, ed è stata animata da slogan, fischietti e fumogeni rossi.
Si tratta di azionisti che in seguito al crac hanno perso gran parte dei propri risparmi.
Con loro, in strada, le associazioni Asso Bpb azionisti e Comitato indipendente azionisti della Bpb, presiedute rispettivamente da Giuseppe Carrieri e Saverio D’Addario.
D’Addario evidenzia che “in tutte le democrazie le minoranze hanno il diritto di esprimersi. Noi qui non lo abbiamo”.
“I soci sono in strada e dentro, oltre al cda, c’è solo un rappresentante di Invitalia”, spiega Carrieri. I motivi della protesta sono numerosi. “Anche quest’anno la banca espone 45 milioni di euro di perdite, lo scorso anno erano 170 milioni – prosegue -. Per i soci si tratta di un danno enorme. Inoltre è in atto un rinnovo del cda rispetto al quale 70mila azionisti non sono stati né interpellati né ascoltati. Evidenziamo anche che dopo anni di attesa non abbiamo alcuna speranza di recuperare i soldi persi, oltre al silenzio assordante della classe dirigente barese e pugliese”.
“Ricordiamo – conclude – che tantissima gente ha perso i propri risparmi perché da qualcuno sono stati investiti in modo sbagliato”.
Gli azionisti promettono di continuare la loro battaglia: “Porteremo la banca in tribunale – assicura Francesco Pellegrini -. Ci stiamo rivolgendo alla magistratura perché una sentenza del giudice rappresenta l’unico strumento per rientrare in possesso dei nostri soldi. Oggi siamo stati esclusi perché evidentemente la banca ha paura della nostra protesta”.