Piano Banca Popolare di Sondrio: dividendi per oltre 550 milioni
Stefano Neri
29-06-2022 — 09:36
Le nuove strategie 2022-2025 puntano su risparmio gestito e bancassicurazione, utile netto di 323 milioni a fine piano

Il nuovo piano della Banca Popolare di Sondrio punta su risparmio gestito e bancassicurazione e promette di remunerare i soci con oltre 550 milioni nel periodo 2022-2025.
Piano Banca Popolare di Sondrio
In particolare la Banca Popolare di Sondrio ha diffuso i target del piano industriale 2022-2025 che puntano a un Roe in aumento al 9,2% nel 2025 e su valori mai inferiori all’8% in tutto l’orizzonte di piano; utile netto di 323 milioni al 2025, in crescita del 20% rispetto al 2021, con tappa intermedia a 263 nel 2023.
Il piano “Next Step” della Bps vede il margine di interesse in crescita a 667 milioni (da 529 nel 2021) e le commissioni nette a 443 milioni (da 358), mentre i costi operativi dovrebbero raggiungere 619 milioni (da 558). Nella gestione del risparmio per la clientela ad alto potenziale è prevista una crescita media annua dal 12% dei volumi, mentre per la bancassicurazione l’istituto vede un aumento dei premi di oltre il 50%.
Sul fronte della raccolta diretta, viene indicata “un’importante crescita dei prestiti obbligazionari (+13,6% medio annuo), a fronte di depositi sostanzialmente stabilì, mentre i crediti netti alla clientela sono attesi in aumento a 35,9 miliardi nel 2025 da 31,1 (circa +4% medio annuo)”.
L’obiettivo, ha spiegato l’ad Mario Alberto Pedranzini è “crescere assieme ai nostri clienti, con i nostri dipendenti, oltre i confini di una tradizionale banca del territorio”, con “rigore, disponibilità verso i clienti, vicinanza alle comunità delle aree servite, preservando la nostra identità ma continuando a innovare”.
Dividendi 2022-2025
Come detto il piano industriale 2022-2025 della Banca Popolare di Sondrio, che ha visto recentemente la trasformazione in Spa ed è tuttora guidata dal ticket Pedranzini-Venosta, punta anche sulla remunerazione degli azionisti. Previsti dividendi per oltre 550 milioni in quattro anni e payout ratio al 50% ogni anno.
Sul fronte patrimoniale, Cet1 previsto al 15,6% nel 2025, con “350 milioni di capitale Cet 1 ‘libero’ rispetto alla soglia del 14%, da impiegare in arco piano per accelerare la realizzazione delle iniziative di sviluppo individuate, pure tramite operazioni inorganiche, o per far fronte a eventuali inasprimenti repentini dello scenario macroeconomico”.
All’importante capitolo della qualità del credito, l’istituto punta a una riduzione dello stock di Npl (-7% medio annuo) “grazie sia al rafforzamento della macchina operativa interna sia a ulteriori cessioni di crediti deteriorati per un ammontare pari a circa 580 milioni complessivi in arco piano”, con un’incidenza dei crediti deteriorati lordi inferiore al 4% dal 2024 e al 3,8% nel 2025 rispetto al 5,8% del 2021. Il costo del rischio è visto a 47 punti base nel 2025 da 43 nel 2021 (anno record per qualità degli attivi).
Analisti
Fra i commenti “a caldo” dei broker, secondo gli analisti di Equita i target del piano sono superiori alle attese “grazie a una maggiore generazione di ricavi”. Il dividendo cumulato per 550 milioni supera di gran lunga i 360 milioni previsti da Equita, quello sui ricavi a 1,08-1,19 mld si confronta con attese per 1,04-1,107 mld e l’utile operativo a 496-577 mln con stime di 459-528 mln.
“La sorpresa positiva rispetto alle nostre attese è pressochè interamente attribuibile alla generazione di ricavi, sia sul fronte del margine di interesse (sostenuto anche da una marcata crescita nell’attività di finanziamento, +16% in arco piano contro +7% atteso) che sul fronte delle commissioni”, secondo Equita che conferma raccomandazione hold e target price a 4,5 euro.
“Il piano si basa su assunzioni conservative sul fronte tassi, con una progressione dell’Euribor inferiore rispetto alle stime di mercato”. Il Cet1 è previsto oltre il 15% in arco piano, al 15,6% al 2025: “Definito un livello di target di Cet1 del 14%, con buffer di 350 mln da poter impiegare in arco piano per accelerare le iniziative di sviluppo individuate (anche attraverso crescita inorganica) o per affrontare inasprimenti sul fronte macro”.
In Borsa alle ore 9,34 le azioni Bp Sondrio segnano +3,13% a 3,43 euro, in decisa controtendenza rispetto all’andamento negativo generale.