Finanzareport.it | Oro a 3.000 dollari e l'esercito europeo: le previsioni shock (cigni neri) per il 2023 - Finanza Report

Ven 19 Aprile 2024 — 23:51

Oro a 3.000 dollari e l’esercito europeo: le previsioni shock (cigni neri) per il 2023



Come ogni anno Saxo traccia gli scenari improbabili che se tuttavia si realizzassero avrebbero un duro impatto sui mercati

prezzo oro

Previsioni 2023 shock nel consueto report di Saxo Bank in cui l’istituto nordico traccia alcuni scenari improbabili ma che avrebbero un duro impatto sui mercati finanziari nell’anno nuovo. Fra questi: l’oro a 3.000 dollari l’oncia, la nascita dell’esercito europeo, ma anche le dimissioni di Macron in Francia e il primo paese del mondo che mette al bando la carne in linea con la retorica sui cambiamenti climatici.

Previsioni 2023 shock

Previsioni shock, appunto, quelle tracciate sul 2023 da Saxo e che fra i cosiddetti cigni neri comprendono un balzo della quotazione dell’oro,misure di controllo dei prezzi su scala internazionale o la formazione di una coalizione di miliardari per finanziare la ricerca di nuove fonti di energia.

Ovviamente tali previsioni 2023, economiche e geopolitiche, non costituiscono lo scenario base del gruppo di servizi finanziari per il prossimo anno, ma Saxo ricorda che “tutti i principali movimenti di mercato sono innescati da eventi shock”.

Per il 2023, spiega il chief investment officer del gruppo, Steen Jakobsen, la previsione shock “si basa sulla convinzione che un ritorno alle dinamiche disinflazionistiche pre-pandemia sia impossibile perché siamo entrati in un’economia di guerra a livello mondiale“.

Il conflitto Russia-Ucraina potrebbe quindi, secondo Saxo, spingere i Paesi Ue a dotarsi di forze armate comuni a partire dal 2028, impegnando 10.000 miliardi di euro di investimenti in 20 anni.

La persistenza dell’inflazione potrebbe anche portare alcuni Paesi, fra cui Stati Uniti e Regno Unito, a controllare prezzi e salari, spingendo il prezzo dell’oro a 3.000 dollari l’oncia, contro meno di 1.800 dollari di oggi.

Da Macron a Le Pen

Tornando alla politica, le dimissioni di Emmanuel Macron menzionate da
Saxo deriverebbero dalla sua incapacità di approvare riforme o un bilancio senza ricorrere all’articolo 49.3 della costituzione, in assenza di maggioranza. In questo scenario, “le dimissioni di Macron aprirebbero le porte dell’Eliseo” a Marine Le Pen.

Saxo evoca anche la possibilità che un Paese accetti di porre fine a tutta la produzione di carne entro il 2030, che il Regno Unito organizzi un referendum sul suo ritorno nell’Unione europea o che i paesi dell’Opec+, Cina e India uniscano le forze per uscire dal Fondo monetario internazionale e creare una nuova valuta di riserva.

Saxo ricorda che alcune delle sue passate previsioni “shock” si sono verificate: il gruppo aveva ad esempio previsto a fine 2014 che il Regno Unito sarebbe uscito dall’Unione europea, cioè la Brexit, e a fine 2016 che il valore del Bitcoin, allora vicino a 700 dollari, sarebbe triplicato in un anno.

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