Finanzareport.it | Ops Intesa-Ubi, la Consob valuta richiesta sospensione - Finanza Report

Gio 18 Aprile 2024 — 19:48

Ops Intesa-Ubi, la Consob valuta richiesta sospensione



Ubi Banca ritiene che l’offerta sia ormai inefficace. Intanto emergono i primi dettagli sull’istruttoria preliminare avviata dall’antitrust

intesa sanpaolo ubi

(Articolo aggiornato alle ore 16,45) – L’ops di Intesa Sanpaolo su Ubi Banca è approdata sul tavolo della Consob, chiamata a valutare le richieste avanzate dalle due parti. Fra queste spicca la possibile sospensione dell’operazione, fin qui portata avanti con determinazione dal ceo di Intesa, Carlo Messina, mentre sulla sponda Ubi è emersa principalmente riluttanza. E uno dei nodi da sciogliere per l’authority di mercato è sulla natura dell’opa, se amichevole o ostile.

Ops Intesa-Ubi, Consob in campo

L’offerta su Ubi, che ha ricevuto il via libera dell’assemblea di Intesa Sanpaolo, dovrebbe concretizzarsi a luglio, ma intanto si intensifica il flusso di notizie, diverse delle quali sembrano indicare come l’operazione in questo momento sia in salita.

Nei giorni scorsi innanzitutto l’antitrust ha avviato un’istruttoria sulla possibile combinazione fra la prima e la quarta banca italiana (di cui sono emersi i primi particolari, trattati più sotto nell’articolo). Ora toccherà alla Consob dirimere diversi aspetti dell’ops Intesa-Ubi.

Il collegio della Consob, secondo quanto scrive il Sole 24 Ore, ha avviato ieri l’esame del dossier. Il punto di partenza sono i pareri legali consegnati da entrambe le banche per difendere le proprie posizioni.

Ubi chiede la sospensione

Come già emerso nei giorni scorsi, Ubi chiede di sospendere l’offerta di acquisto perché alcune condizioni ostative poste da Intesa Sanpaolo si sono verificate. In particolare, gli avvocati dell’istituto secondo il giornale avrebbero evidenziato che gli effetti del Covid-19 hanno contribuito a deteriorare il profilo finanziario e creditizio di Ubi, che appariva appunto tra le condizioni ostative dell’opa.

Su questo c’è però da registrare una precisazione della stessa Ubi, arrivata nel pomeriggio. “Si precisa – spiega la nota – che Ubi Banca non ha mai affermato che l’avveramento della c.d. condizione MAC è conseguente all’asserito deterioramento del proprio profilo finanziario e creditizio”. Infatti “i dati relativi al primo trimestre 2020, recentemente pubblicati, hanno confermato la solidità dei risultati economici e patrimoniali di Ubi Banca nonché la qualità degli attivi”.

Le ragioni di Ubi

“Ubi Banca ha, invece, ritenuto doveroso sottoporre all’attenzione della Consob alcuni profili, con particolare riguardo all’intervenuto avveramento della c.d. condizione MAC in relazione della pandemia da Covid-19 nonché in merito alla natura irrevocabile dell’Ops“, prosegue il testo della precisazione dell’istituto guidato da Victor Massiah.

Ubi Banca, si spiega ancora “ha evidenziato le ragioni per le quali ritiene che, verificatasi la c.d. condizione MAC, l’Ops è divenuta inefficace e l’Offerente si sarebbe dovuto esprimere tempestivamente sulla rinuncia a tale condizione, non potendo invece Intesa Sanpaolo riservarsi, come ha fatto fin qui, di confermare se l’offerta è valida oppure no al termine del processo, perché l’offerta è e deve essere irrevocabile e l’ordinamento non tollera che l’autonomia gestionale di Ubi Banca, l’andamento del mercato e le scelte degli investitori siano indebitamente ridotte o distorte da una offerta che non ha quelle caratteristiche di irrevocabilità richieste dalla legge”.

Opa amichevole o ostile

Tra le questioni sollevate, aggiunge il Sole, c’è il quesito se un’opa vada considerata amichevole solo perché chi la promuove la definisce tale. Se la banca che la subisce la percepisce come ostile la questione è tutta da valutare. E, di conseguenza, va capito se e come l’istituto che la subisce possa mettere in atto contromisure per difendersi, quali ad esempio emissioni obbligazionarie per finanziarsi.

Da parte sua, ricordiamo, Intesa Sanpaolo è andata all’attacco su alcune operazioni condotte dalla Fondazione Cr Cuneo, che intanto ha confermato la propria quota in Ubi.

Per la Consob, in ogni caso, un aspetto sul quale verranno fatti ulteriori approfondimenti, è l’impatto reale che il lockdown ha avuto e può avere sulle banche: l’eventualità è che la portata possa risultare superiore rispetto a quanto emerso finora.

Ops, le indagini dell’antitrust

Intanto emergono alcuni particolari dell’istruttoria preliminare avviata dall’antitrust. In particolare, il bollettino dell’authority spiega che l’operazione è suscettibile di “determinare, ai sensi dell’articolo 6 della legge n. 287/90, la creazione o il rafforzamento di una posizione dominante in alcuni mercati provinciali della raccolta, degli impieghi alle famiglie consumatrici e degli impieghi alle famiglie produttrici-piccole imprese, nei mercati degli impieghi alle imprese medio-grandi e degli impieghi agli enti pubblici, nei mercati nel settore del risparmio gestito, nel mercato del risparmio amministrato, nonché in alcuni «mercati assicurativi, tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza sui medesimi mercati”.

In Borsa alle ore 16,45 le azioni Intesa Sanpaolo cedono il 3,5% a 1,4522 euro; Ubi Banca -5,72% a 2,39 euro.

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