Finanzareport.it | Opa Crédit Agricole sul Creval, shopping francese da 737 milioni - Finanza Report

Ven 29 Marzo 2024 — 07:50

Opa Crédit Agricole sul Creval, shopping francese da 737 milioni



Operazione punta al delisting e fusione per incorporazione. Sul piatto 10,5 euro per azione, anche i sindacati approvano

creval fusione

Fusioni e acquisizioni bancarie in Italia non si fermano: è stata annunciata oggi un’opa di Crédit Agricole Italia sul Creval, mossa che segna l’ulteriore rafforzamento del’istituto francese nel nostro Paese.

Opa Crédit Agricole su Creval a 10,5 euro

Il prezzo dell’operazione,
che punta al delisting del Creval, è di 10,5 euro per azione e il titolo del Credito Valtellinese vola in Borsa questa mattina del +23% a 10,70 euro, oltre il prezzo dell’offerta: fra l’altro non si possono escludere eventuali rilanci, dal momento che l’istituto guidato da Luigi Lovaglio negli ultimi tempi era diventato una preda ambita.

D’altra parte però l’ipotesi di una fusione Creval-Agricole aveva preso corpo da alcuni mesi, dopo le aperture di Lovaglio al tema del risiko, ed essendo la banca francese già azionista e partner del Credito Valtellinese. Inoltre Crédit Agricole si è assicurato l’appoggio di un altro socio, Algebris, all’operazione, che avrebbe anche l’approvazione dei sindacati.

L’opa viene lanciata mentre montano le aspettative per una fusione BperBanco Bpm, dopo le dichiarazioni del ceo di Unipol, Carlo Cimbri.

La pista più accreditata fino a qualche settimana fa era invece un matrimonio fra lo stesso Agricole e Banco Bpm.

Crédit Agricole sesta banca in Italia

L’opa Crédit Agricole Creval segna la prima importante operazione di M&A bancario dopo l’opas di Intesa Sanpaolo su Ubi, e conferma l’attivismo della banca francese in Italia.

Il gruppo guidato in Italia da Giampiero Maioli consoliderà la posizione del gruppo come banca commerciale numero 6 in Italia, “impegnata a servire al meglio i suoi 3 milioni di clienti, facendo leva su una cultura condivisa di continuo supporto alle comunità localì”, spiega una nota.

crédit agricole giampiero maioli

Giampiero Maioli

In particolare, Credit Agricole Italia consoliderebbe il sesto posto nel mercato nazionale per masse gestite e amministrate e diventerebbe la settima per totale attivi e numero di clienti raggiungendo una quota di mercato del 5% circa a livello nazionale in base al numero di filiali.

Per l’ex Cariparma viene segnalato il “significativo rafforzamento” nel Nord Italia con il raddoppio della quota di mercato in Lombardia (dal 3% a più del 6%), nonché un aumento dimensionale in Piemonte, nelle Marche e nel Lazio e accesso a nuove Regioni, incluse “le aree metropolitane più dinamiche della Sicilia, oltre che la Valle d’Aosta e il Trentino”.

L’Italia contribuisce al 15% dell’utile netto totale di Crédit Agricole, rendendola il secondo mercato domestico per il Gruppo Crédit Agricole.

Opa Crédit Agricole Creval, i dettagli

Crédit Agricole e Credito Valtellinese godono già oggi di una forte collaborazione. Crédit Agricole Vita, la controllata italiana del gruppo operante nel business assicurativo vita, è il partner esclusivo di Credito Valtellinese nel business assicurativo vita mentre la sua controllante, Crédit Agricole Assurance, è uno dei principali azionisti di Creval, con una quota del 9.8%.

Tornando ai dettagli dell’operazione, l’offerta pubblica di acquisto con corrispettivo in denaro pari a 10,50 euro per azione. Tale prezzo equivale ad un investimento totale di 737 milioni da parte di Crédit Agricole Italia per arrivare a detenere il 100% delle azioni di Credito Valtellinese.

creval luigi lovaglio

Luigi Lovaglio

Il corrispettivo incorpora un premio del 53,9% rispetto al prezzo medio ponderato degli ultimi 6 mesi e un premio del 21,4% rispetto al più recente prezzo ufficiale di Credito Valtellinese a venerdì 20 novembre.

Crédit Agricole Italia ha già ricevuto un impegno a vendere da parte di Algebris, per la sua partecipazione in Credito Valtellinese pari a circa il 5,4% del capitale sociale. Nel contesto dell’offerta, Crédit Agricole Assurances, controllata di Crédit Agricole, venderà alla promotrice dell’offerta la partecipazione detenuta in Creval del 9,8%.

L’offerta sarà condizionata al raggiungimento da parte di Crédit Agricole Italia di una partecipazione pari almeno al 66,7% del capitale con diritto di voto di Creval, con la possibilità di rinunciare a tale condizione purché abbia acquisito almeno il 50% più un’azione del capitale sociale con diritto di voto di Credito Valtellinese. Il documento di offerta verrà pubblicato dopo l’approvazione dello stesso da parte di Consob, attesa per marzo-aprile 2021. L’offerta dovrebbe in ogni caso concludersi entro maggio.

Per Creval delisting e fusione per incorporazione

Nell’ipotesi in cui, all’esito dell’offerta, Credit Agricole Italia venisse a detenere una partecipazione complessiva superiore al 90% del capitale sociale di Credito Valtellinese, Credit Agricole Italia non intende porre in essere misure finalizzate a ripristinare le condizioni minime di flottante per un regolare andamento delle negoziazioni delle azioni di Credito Valtellinese, e ciò comporterà la revoca delle azioni del Creval dalla quotazione.

In ogni caso, a seguito dell’offerta, ricorrendone i presupposti Credit Agricole Italia intraprenderà le attività necessarie per procedere alla fusione per incorporazione di Credito Valtellinese, attraverso la quale realizzare la piena integrazione e, quindi, massimizzare la creazione di valore in coerenza con la strategia implementata da Crédit Agricole Italia nelle ultime operazioni significative. Come le fusioni in Credit Agricole Italia di Cassa di Risparmio di Rimini, Cassa di Risparmio di Cesena e Cassa di Risparmio di San Miniato nel 2018 e di Cassa di Risparmio della Spezia nel 2019.

Credit Agricole-Creval, esuberi con uscite volontarie

Crédit Agricole si aspetta che l’operazione produca un incremento dell’utile per azione al 2022 e che generi un Return on Investment maggiore del 10% in 3 anni, basato solo su sinergie di costo e di funding.

Sul fronte degli Npl, l’incidenza dei crediti deteriorati lordi dell’entità aggregata è vista al 6.6% con una copertura dei crediti deteriorati al 54% ai 9 mesi 2020, e l’intenzione da parte di Crédit Agricole Italia di perseguire attivamente nel de-risking dell’entità aggregata.

Quanto all’importante capitolo esuberi, le uscite saranno “esclusivamente su base volontaria, seguendo un approccio collaborativo ed inclusivo al processo di integrazione, facendo leva sulle recenti esperienze, e seguendo una definita struttura di governance e monitoraggio, con una particolare attenzione all’inclusione dei collaboratori di Credito Valtellinese”.

Maioli: nessun tavolo con altre banche

L’operazione sul Creval è “amichevole” e il Credito Valtellinese “entrerà in un grande gruppo internazionale”, ha commentato in conference il Chief Executive Officer di Credit Agricole Italia e Head of Crédit Agricole Group per l’Italia Giampiero Maioli.

A supporto dell’operazione ci sarà un aumento di capitale per Credit Agricole Italia “per consentire di rispettare i ratio”, ha aggiunto. “Abbiamo intenzione di fare investimenti ulteriori in tecnologie, formazione”, ha sottolineato ancora Maioli che stima dall’integrazione 150 milioni di sinergie.

A proposito dei recenti rumors, il manager ha detto che l’istituto “non ha mai aperto tavoli negoziali con altre banche e non ha avuto pressioni dai regolatori su nessun dossier in Italia”.

Con Banco Bpm, ha poi spiegato, “abbiamo un rapporto di partnership molto importante. Siamo soci in Agos e abbiamo acquistato l’anno scorso Pro Family. Parliamo di una produzione annua che supera gli 800 milioni. Siamo convinti che questa operazione Creval non andrà in alcun modo a incrinare questo rapporto e, anzi, intendo inserire Agos nella partnership con Creval e di questo beneficerà anche Banco Bpm”.

“Ma questo vale anche per la partnership con Unicredit“, nata dall’acquisizione di Pioneer da parte di Amundi, ha aggiunto Maioli.

Nella definizione dell’operazione Crédit Agricole Italia è stata assistita da Jp Morgan Securities e Credit Agricole Corporate & Investment Bank come consulenti finanziari, nonchè da Bonelli Erede come advisor legale.

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