Obbligazioni Eni, cresce l’attesa per la nuova emissione
Redazione FR
08-11-2022 — 10:24
Prima volta dal 2011 sul mercato retail, il gruppo aspetta la finestra giusta

Cresce l’attesa per il collocamento delle nuove obbligazioni Eni che segnano il ritorno del Cane a sei zampe sul mercato retail dopo 11 anni.
Obbligazioni Eni, cresce attesa
La decisione di collocare un bond retail fino a 2 miliardi è stata presa dal cda Eni che ha approvato i risultati del terzo trimestre 2022. Decisione peraltro maturata nell’attuale contesto di tassi in crescita che fa ben sperare per il rendimento offerto ai risparmiatori che si metteranno in fila per l’emissione.
Quando sarà il collocamento delle nuove obbligazioni Eni? Il gruppo attende che si apra la finestra giusta, secondo quanto riporta oggi MF-Milano Finanza, che parla di una “duplice strategia”: la ricerca della massima flessibilità finanziaria ma anche “rafforzare e consolidare la conoscenza del brand Eni presso i risparmiatori italiani”, come si legge nel verbale del cda.
Eni, nuove obbligazioni saranno sustainability-linked
In linea con la strategia finanziaria di Eni, i nuovi prestiti obbligazionari saranno emessi nella forma di sustainability-linked bond ossia indicizzati a precisi obiettivi di riduzione delle emissioni inquinanti e altri target ambientali.
Per il pubblico retail è una prima assoluta, scrive il giornale. Per questi bond, non convertibili, non garantiti e non subordinati, è previsto un valore nominale di almeno mille euro per ciascuna obbligazione, con prezzo di emissione tra il 90% e il 110% del nominale stesso. La durata dovrà essere compresa entro i 10 anni. Il bond verrà collocato in una o più tranche, “in funzione delle opportunità offerte di volta in volta dal mercato”. Le indicazioni di Eni al momento comprendono ogni tipo di tasso, dal fisso allo strutturato fino al variabile.
Tassi attesi
Ma quando si parla di bond indicizzati a obiettivi di sostenibilità, viene ricordato, è da tenere a mente che il raggiungimento o meno dei target annunciati in sede di collocamento determina anche l’andamento, crescente o decrescente, degli interessi. In ogni caso, per fisso e strutturato il tasso di interesse non potrà superare il 7% per anno. Se variabile, invece, il limite è il 4% annuo sull’Euribor.
A oggi risultano in circolazione obbligazioni Eni per circa 24,4 miliardi di euro, compresi i circa 3,4 miliardi collocati in mercati non regolamentati.